Serial Moments 567 – Dal 19 al 25 febbraio 2023 di Diego Castelli
Resterà per sempre la puntata del mesto addio a Meredith Grey
ATTENZIONE! SPOILER FATTONI DI YOUR HONOR, POKER FACE, GREY’S ANATOMY, 1923, THE LAST OF US, SHRINKING
6.Your Honor 2×06 – Che viscidume indecente
In soli sei episodi della seconda stagione, Your Honor è passata dall’essere un thriller drammatico pieno di angosce esistenziali, a una specie di giallo investigativo in cui Michael e la suocera vanno in giro a indagare sulle circostanze della morte della moglie di Michael, che solo quest’anno abbiamo saputo essere stata uccisa.
Un filino a caso, a devo dire, ed è per questo che nella puntata di questa settimana scelgo un serial moment più piccolino, ma che mi ha fatto stringere lo stomaco: a un certo punto, Carlo si trova di fronte al giovane Eugene, che avrebbe la possibilità di sparargli in faccia e vendicarsi di tutto il dolore che la famiglia Baxter gli ha causato, ma sceglie di lasciar cadere la pistola. Poco dopo, Carlo descrive la scena ai genitori, e dice candidamente che Eugene l’ha minacciato con la pistola.
Ma te mi fai schifo, ti disprezzo come essere umano, e non posso non sperare per te un futuro da red wedding, o qualcosa del genere.
5.Poker Face 1×08 – Buon vecchio Nick
L’ottavo episodio di Poker Face è stato probabilmente il più bello finora, quello più immaginifico, più capace di costruire continue sorprese con il gioco dei piani temporali e dei punti di vista, quello più consapevole del debito di tutta la serie verso un certo tipo di cinema e di atmosfere, che qui diventano vero e proprio setting della storia, che ha per (co)protagonista un vecchio artigiano degli effetti speciali, uno di quelli capaci di fare magie con silicone, colla e capelli finti.
Se poi ci aggiungiamo che questo vecchio leone del grande schermo è interpretato da un effettivo vecchio leone del grande schermo come Nick Nolte, ecco che abbiamo assicurata una bella oretta di carisma e suspense.
L’episodio, fra l’altro, è diretto dalla stessa Natasha Lyonne, che ancora una volta (era già capitato in Russian Doll), si dimostra abile ed entusiasta anche dietro la macchina da presa.
4.Grey’s Anatomy 19×07 – Addio a Meredith. Forse.
Prima o poi doveva succedere, ed è successo. Semmai, la sorpresa riguarda il fatto che non ha coinciso con la fine della serie. Parliamo naturalmente dell’uscita di Meredith Grey dal Grey-Sloane Memorial, che di fatto segna l’addio formale di Ellen Pompeo alla serie che l’ha lanciata, coccolata, e infine ridotta a una specie di versione anziana e glaciale di se stessa.
Erano anni ormai che l’attrice diceva e mostrava di essere stanca, e che il suo impegno attoriale si era affievolito fino al punto di vederla quasi sempre con la stessa faccia, ben lontana dalle montagne russe emotive a cui il suo personaggio era sottoposto nelle prime stagioni.
Sicuramente Meredith si vedrà ancora, lo dice perfino nell’episodio, e salterà fuori ora qui, ora là, presentandosi anche nel finale della serie, quando arriverà. Perché poi diciamolo, Ellen Pompeo non sembra avere né la voglia né la capacità di lanciarsi in chissà quale altra carriera: si godrà i suoi soldi, farà un po’ l’influencer, e ogni tanto rispunterà fuori nell’ospedale che l’ha resa famosa.
Certamente, comunque, si tratta della fine di un’epoca, che forse avrebbe meritato un primo posto in classifica, se non fosse che… è stato un episodio veramente fiacco. La serie ci ha abituato, negli anni, a uscite di scena talmente epiche da essere quasi ridicole, ma almeno consapevoli della loro importanza. In questo caso no, qualche ultimo accenno di drama romantico di cui frega niente a nessuno, manco un monologo come Dio comanda, e tutto finisce così, in un generico grigiore. Malgrado tutto, Meredith si meritava un po’ di più.
3.1923 1×07 – Malvagi e famiglie
Una delle cose che mi piacciono di Taylor Sheridan è che non ha paura di prendere a piene mani dalle regole di genere, sapendo che magari il suo racconto perderà qualche sfumatura o risulterà più classico, guadagnando però una forza drammatica che sembra emergere direttamente dai classici del cinema.
In questo episodio, per esempio, vediamo come i suoi cattivi tendano a essere cattivissimi e a dare segnali evidenti, concreti, smaccati di quella malvagità: Donald Whitfield, interpretato da Timothy Dalton, è uno che quando può rimanere da solo con delle prostitute, fa in modo che si frustino violentemente fra di loro mentre lui sta a guardare; i preti cristiani, dal canto loro, sono niente altro che dei bastardi fondamentalisti che, credendo di avere la Verità dalla loro, non fanno altro che bullizzare, menare e uccidere chi non segue pedissequamente i loro ordini. La loro morte violenta è dunque una ciliegina deliziosa.
E se poi volete un serial moment meno sanguinolento e più soapposo, nessun problema: nell’ultima scena, Spencer e Alex sono appena arrivati in Italia dopo le molte peripezie del viaggio dall’Africa, e chi ti trovano? L’ex di Alex con tanto di famiglia, tutti pronti a farle pesare di essere scappata.
2.The Last of Us 1×06 – Pensavi che andasse meglio, eh?
Non ci sono grossi dubbi sul fatto che il serial moment più rilevante di questa puntata sia l’ultima scena in cui Joel, ferito, sviene e cade da cavallo, lasciando Ellie nella necessità di assisterlo da sola.
Una scena che, di per sé, sarebbe tutt’altro che sorprendente, ma che ai nostri occhi diventa molto potente ed emozionante in virtù di quanto accaduto nel resto dell’episodio (e della serie finora). Questa è la puntata in cui Joel, preso atto di non essere la persona migliore per proteggere Ellie (e spaventato che la sua eventuale dipartita lo colpisca con la stessa violenza della morte della figlia), sceglie di affidarla al fratello Tommy.
Quando poi decide che è comunque meglio lasciare la scelta alla ragazza, lei subito decide di andare con lui, perché per Ellie, più che la sopravvivenza nuda e cruda, conta la costruzione di rapporti umani che esistano e sopravvivano più di 5 giorni. Questo passaggio è probabilmente un po’ troppo svelto, ma ci lascia un cambiamento importante nel rapporto fra i due: ora Ellie non è più merce, è una compagna di viaggio, e non a caso Joel decide che è il momento di insegnarle a usare il fucile.
Per questo quel finale è così forte, perché arriva nel momento in cui non c’è più solo un rapporto di convenienza, ma di affetto e amicizia. Un momento in cui Ellie rimane da sola proprio quando era riuscita a trovarsi un amico, e quando il suo addestramento era sì iniziato, ma non certo finito. Concettualmente, come prendersi il Covid la prima volta che ti togli la mascherina dopo un lockdown.
1.Shrinking 1×06 – Sorprese, delusioni e fattoni
C’è voluta metà stagione, ma poi è arrivata una puntata di Shrinking che mi ha convinto in pieno, senza se e senza ma. Una puntata con alcuni risvolti prevedibili ma molto attesi/temuti (Alice che ci prova con Sean e lui che la respinge perché è una ragazzina); con altre sorprese più inaspettate (Jimmy e Gabi che si saltano addosso); con approfondimenti di un passato meno scontato del previsto (gli screzi fra Jimmy e la ex moglie morta).
E poi, tipo ciliegina sulla torta, Harrison Ford strafatto. Perché intendiamoci, la gag del personaggio fuori come un balcone per via di una canna di troppo o di un brownie alla marijuana è vecchia come il mondo, però se a metterla in scena c’è Harrison Ford, beh, tutto un altro livello.