21 Novembre 2022

Serial Moments 553 – Dal 13 al 19 novembre 2022 di Diego Castelli

Vecchi simpatici, scelte sbagliate e citazionismo orgoglioso

ATTENZIONE! SPOILER SBAGLIATI DI NEEW AMSTERDAM, TULSA KING, LET THE RIGHT ONE IN, ANDOR, THE WHITE LOTUS

5.New Amsterdam 5×08 – No.
A me New Amsterdam piace molto, anche se poi trovo sempre poco spazio per inserirla nei serial moments. Stavolta invece la citiamo, un po’ perché è una settimana scarica, e un po’ perché c’è una scena più meta di quello che sembra.
Dopo l’uscita di scena di Freema Agyeman, interprete di Helen, che ha lasciato la serie di sua volontà, gli autori si sono trovati nella necessità di trovare un nuovo interesse amoroso per il protagonista Max, perché in una serie generalista come New Amsterdam non si può fare che un uomo come lui non abbia sempre almeno una sottotrama romantica in cui essere immerso. Cioè, sono le basi proprio.
Si è quindi deciso di farlo pendere verso la dottoressa Wilder, impersonata da Sandra Mae Frank, che c’era già anche al tempo di Helen ma che adesso diventa abbastanza velocemente il nuovo interesse amoroso di Max, anche se forse lui nemmeno se ne accorge, almeno nei primi momenti.
Sembra tutto predisposto per permettere al protagonista di superare l’addio di Helen e per concedere a noi spettatori lo stesso sollievo, una specie di chiodo scaccia chiodo che vale per tutti.
Solo che, ovviamente, proprio il desiderio di vedere Max accasato di nuovo, per di più con una donna meritevole come la Wilder, fa sì che, finché non succederà, noi sicuramente staremo qui a guardare. E quindi la prima volta in cui Max, senza grande pianificazione, le propone un’uscita dal sapore più romantico, lei risponde come da foto qui sotto.
Ok, maledetti, andiamo avanti a guardare.

4.Tulsa King 1×01 – Tira fuori la carta d’identità
Abbiamo già parlato dell’esordio seriale di Sylvester Stallone, e di come esso potrebbe essere visto sia come un’anzianata troppo bolsa, sia come una rassicurante e metodica botta di tradizione.
Io sono più per la seconda interpretazione, e in diverse scene ho apprezzato proprio la capacità di costruire una sceneggiatura che mettesse bene in scena il metodo di “lavoro” del protagonista, preciso, incessante e determinato nella costruzione del suo nuovo impero criminale.
Ma se devo scegliere un serial moment, allora prendo la scena di maggior autoconsapevolezza: quando Dwight riesce a portarsi a casa una donna conosciuta al bar (e che poi si scoprirà essere pure una poliziotta), ci sembra di essere di fronte alla classica scena implausibile di un uomo così vecchio che riesce a sedurre una donna molto più giovane e che non dà alcun peso all’età di lui (sogno imperituro di tutti noi maschietti che avanziamo con l’età). La differenza con uno qualunque dei film più recenti di Steven Seagal, però, è che effettivamente la povera Stacy, quando viene a sapere che Dwight ha 75 anni, ha una reazione di quasi disgusto, come se fosse andata a letto con suo nonno.
Che in fondo è un po’ il cuore di Tulsa King: ok, è Stallone e resta un figo, ma il tempo passa per tutti, e fare finta che non sia così non servirà a niente.

3.Let The Right One In 1×06 – Inevitabili scelte sbagliate
In questo episodio di Let The Right One In, una serie incentrata sul vampirismo, vengono sapientemente concentrare una serie di scelte evidentemente sbagliate, compiute da umani in quanto umani. Ci viene mostrato, insomma, come la nostra natura sappia imporci dei percorsi che sappiamo essere più che rischiosi, ma che non possiamo non imboccare, perché altrimenti rischieremmo di perdere proprio la nostra umanità. E la cosa bella è che la puntata, pur consentendo a noi spettatori di giudicare certe situazioni con un classico “ma che stai facendo??”, allo stesso tempo ci spinge a metterci nei panni dei personaggi, costringendoci a mettere in dubbio la solidità di ciò che vorrebbe essere banale buon senso.
Così vediamo Claire accettare di sacrificare un uomo innocente per poterne studiare il cervello, con l’obiettivo di ottenere nuove informazioni utili a trovare una cura per il fratello vampiro.
Allo stesso modo, il progressivo avvicinamento del giovane Isaiah alla vampiretta Eleanor ci appare tanto pericoloso quanto inevitabile, per un ragazzino senza amici che ha trovato conforto in una ragazza che ha l’unico difetto di essere una non-morta cannibale.
E in ultimo, naturalmente, c’è Mark, il padre di Eleanor, che non riesce proprio a non manifestare i suoi sentimenti per Naomi, la madre di Iasaiah che sarebbe l’ultimissima persona di cui innamorarsi, ma purtroppo al cuore non si comanda (non solo è una poliziotta che rischia di scoprire la vera natura di Eleanor, ma è pure la moglie dell’uomo ucciso da Mark per nutrire la figlia!).
Sappiamo benissimo che, in un modo o nell’altro, tutte queste scelte si riveleranno sbagliate, ma allo stesso tempo faremo fatica a rinfacciarlo ai personaggi, perché la serie è stata in grado di presentarci quelle decisioni come umanamente inevitabili.

2.Star Wars: Andor 1×11 – Voglio un droide (oltre ai gatti)
In una puntata in cui si vedono un po’ più “guerre stellari” del solito (nel senso delle astronavi che si sparano) e in cui il protagonista, dopo la fuga dalla prigione e la morte della madre, sembra davvero pronto per abbracciare definitivamente la causa ribelle, mi scuserete se il serial moment lo affido a un droide.
Sì perché le scene iniziali, in cui si vede la tristezza del droide di Maarva, determinato a non lasciare la casa della padrona una volta rimasto orfano, si inseriscono pienamente nella più sana tradizione di Star Wars: quella che da più di quarant’anni ci fa stringere il cuore per barattoli di metallo tecnicamente privi si espressione.

1.The White Lotus 2×03 – Citazionismo spinto
Una puntata molto “europea” di The White Lotus, in cui la costante tensione erotica fra i vari gruppi e gruppetti di personaggi riesce a rimanere sempre molto sotterranea, ma comunque impossibile da ignorare. In termini di serial moments, però, preferisco sottolineare le due importanti botte di citazionismo e amore per il cinema.
La prima è la scena in cui Aubrey Plaza si ritrova a camminare per la strada venendo fissata in modo insistente e lascivo da tutti i maschi presenti. Citazione diretta, ma proprio inquadratura per inquadratura, de L’Avventura, di Antonioni, in cui a subire gli occhi della folla c’era Monica Vitti (trovate una comparazione a questo link).
La seconda citazione non è nemmeno tale, è proprio una gita: la famiglia Di Grasso decide infatti di passare una giornata sui luoghi delle riprese siciliane de Il Padrino, e la cosa ci fa particolarmente impressione perché non è passato molto tempo da quando ci siamo deliziati con le vicende di The Offer, la serie di Paramount+ che raccontava appunto le tribolazioni dietro la realizzazione del film di Coppola. Vedere ora i personaggi di un’altra serie che vanno in pellegrinaggio su quegli stessi luoghi genera un piacevole effetto di straniamento.



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