Serial Moments 531 – Dal 5 al 11 giugno 2022 di Diego Castelli
Ratti schifosi, sorrisi beffardi e locandine sbagliate
ATTENZIONE! SPOILER CARCERARI DI THE OFFER, FOR ALL MANKIND, GASLIT, THE TIME TRAVELER’S WIFE, THE STAIRCASE, THE BOYS
6.The Offer 1×09 – Voglie e bisogni
In questo episodio ci sarebbe da segnalare il viaggio in Sicilia, per girare alcune delle scene più note de Il Padrino, ma in realtà il momento più emozionante è il ritorno di Bob, che era finito in una spirale di alcol e autocommiserazione per poi essere afferrato per il bavero da Ruddy e riportato sulla retta via. Il suo rientro sulla scena, giusto in tempo per impedire che quell’incompetente di Lapidus distrugga il film con tagli indiscriminati e una locandina orrenda, è una scena da applausi in cui Bob, fra l’altro, cala una frase da segnarsi per i posteri: “Non possiamo inseguire quello che crediamo il pubblico voglia vedere, dobbiamo mostrargli quello che hanno bisogno di vedere.”
5.For All Mankind 3×01 – Problemi tecnici
Bel ritorno di For All Mankind, che ci fa la gentilezza di rendere superfluo ricordarsi di tutto quello che è successo nelle due stagioni precedenti: con un generoso salto temporale in avanti, si arriva a un momento in cui i nostri sono impegnati in una nuova corsa allo spazio (quella verso Marte) e in cui esiste una stazione spaziale che è un albergo orbitante destinato anche ai civili e gestito da Karen, ormai non più sposata con Edward. Si sta celebrando il matrimonio del figlio dello stesso Edward e, per via di un malfunzionamento della stazione, tutti gli ospiti rischiano la vita. Ne esce una puntata bella frizzante e ricca di suspense, che ci riporta nella storia (e nella Storia) in modo rapido, appassionante, immediato.
4.Gaslit 1×07 – Povero Liddy. Cioè povero fino a un certo punto, però povero.
Devo purtroppo ammettere che Gaslit, giunta quasi alla fine, non mi ha appassionato come prometteva il primo episodio, forse perché quell’atmosfera da heist movie un po’ imbecille si è subito diluita in un drama più pesante, più politico, più investigativo ma non nel senso thrilleroso del termine.
Detto questo, l’episodio sette è però bello tosto, perché ci racconta in parallelo la caduta (non solo in termini di potere, ma anche psicologica) di due personaggi importanti come Martha (Julia Roberts) e Liddy (Shea Whigham). Quest’ultimo, in particolare, è stato il personaggio più strano e sopra le righe della serie, ma pure quello che più si avvicina alla sua controparte reale, almeno stando alle parole dello stesso Liddy, un fascistoide che si fece 52 mesi di carcere pur di non testimoniare contro i suoi amici complottari del Watergate, e che poi dichiarò di non essersi affatto pentito e che avrebbe rifatto tutto, solo con un gruppo migliore di aiutanti.
L’episodio sette racconta proprio gli anni di prigionia di Liddy, in una spirale oscura di solitudine, ossessioni, ratti e sporcizia. Per stomaci forti.
3.The Time Traveler’s Wife 1×04 – Cena in compagnia
Un’altra ottima puntata di The Time Traveler’s Wife, ormai una delle mie serie favorite di questo periodo, e un’altra occasione, per Steven Moffat, di stupirci con una storia che non sembra capace di esaurire i conigli nel cilindro.
In questo caso, una cena a casa di Clare (al tempo dei suoi vent’anni) si trasforma in un show con due diversi Henry che raccontano la loro storia ai loro futuri amici, affrontando questioni spinose (esempio: l’Henry del futuro si sente in diritto di snocciolare consigli di investimento ma non si impegna per evitare stragi che già conosce), e finendo in dramma con la ex fidanzata di Henry che scopre così, in un momento di relax e goliardia, che morirà di lì a pochi anni.
Una girandola di emozioni spaziotemporali scritta con la consueta eleganza, buona per farci andare in pappa il cervello ma senza mai farci perdere il filo (e riuscendo perfino a infilarci la sottotrama della “prima volta” di Clare con Henry).
Oggi poi vale anche la pena di sottolineare la perizia tecnica: le interazioni fra i due Henry, e quindi fra due diversi momenti recitativi di Theo James, è praticamente perfetta.
2.The Staircase 1×08 – Processi e sorrisi
Il finale di The Staircase tira le fila di quanto raccontato finora e chiude il cerchio di quella che, a conti fatti, è una grande sconfitta per il sistema giudiziario americano: al netto che il protagonista sia effettivamente colpevole o meno, il fatto che sia stato condannato da un processo difettoso, e che sia poi stato “costretto” a una mezza ammissione di colpevolezza solo per non dover attendere un ulteriore processo che implicava una nuova, biblica attesa, sposta l’attenzione dai personaggi alla macchina giudiziaria nel suo complesso, e alla sua capacità di triturare i propri cittadini.
In aggiunta a tutto questo, però, The Staircase non rinuncia nemmeno a una spruzzata di “vera Hollywood”. Il sorrisino finale di Colin Firth in favore di camera, che da che mondo è mondo potrebbe suonare come un “sono colpevole ma in qualche modo l’ho fatta franca”, potrebbe anche sembrare una caduta di stile, ma in fondo è anche l’ammissione, o meglio il ricordo, che quello che abbiamo visto non era un documentario, ma una fiction, uno spettacolo. E quel sorriso, visto in quest’ottica, suona più come un “vi siete divertiti, eh?”. Cosa che, a conti fatti, è effettivamente avvenuta.
1.The Boys 3×04 – Dildi e omicidi
Se tutte le serie fossero come The Boys, dovrei licenziarmi e scrivere solo serial moments.
In questo episodio bisogna certamente segnalare il ritorno di Soldier Boy, la cui sopravvivenza non è certo una grande sorpresa, ma arriva in fondo a una scena gagliarda in cui sia Butcher che Hughie usano dei superpoteri ottenuti con il V temporaneo, e in cui Kimiko viene ferita dallo stesso Soldier Boy, senza capacità di autocurarsi (quindi Soldier Boy riesce a inibire i poteri dei super? Ci tornerà utile).
Nel finale, però, altro serial moment con Homelander che uccide Alex dopo essere venuto a sapere del complotto ordito da Starlight e soci. A fare la spia, quel bastardo di A-Train.
E se a voi invece piacciono i moments iper-tamarri, basta andare più verso inizio episodio, quando Kimiko fa strage di nemici usando dei dildi brandizzati a tema supereroi. Caso vuole, fra l’altro, che la realtà aggiunga un inaspettato livello al tutto, visto che l’obiettivo di Kimiko era un oligarca russo.
Quando si dice “dure sanzioni”.