Serial Moments 513 – Dal 30 gennaio al 5 febbraio 2022 di Diego Castelli
Cassette rubate, film ricostruiti e citazionismo stellare
ATTENZIONE! SPOILER POST-IMPERO DI PEACEMAKER, THIS IS US, PAM & TOMMY, EUPHORIA, THE BOOK OF BOBA FETT
5.Peacemaker 1×06 – Bambini
È evidente che il serial moment di puntata dovrebbe essere l’invasione delle farfalle aliene nella stazione di polizia, ma invece io segnalo Peacemaker che parla di sé a una classe di ragazzini e quando alzano la mano per chiedere la parola chiama ognuno di loro con soprannomi che viaggiano fra la citazione pop e il puro razzismo. Sono un uomo semplice e mi entusiasmo per le piccole cose.
4.This Is Us 6×05 – Forza Miguel
Puntata “tradizionale” di This Is Us, cioè dedicata a più protagonisti su più piani temporali, dopo l’episodio tutto incentrato su Jack e la scomparsa di sua madre. In mezzo alla solita eleganza e intensità della messa in scena, ho particolarmente apprezzato il racconto di Rebecca che prova a “rimettersi in pista” dopo la morte di Jack, e per un motivo specifico: è la prima volta che, guardandolo struggersi mentre Rebecca esce con un altro uomo, ho veramente fatto il tifo per Miguel, che finora è sempre stato il sostituto di Jack, ma che in questa puntata ha potuto mostrare un romanticismo suo, una narrazione che lo mettesse al centro del discorso, non solo come spalla ma come soggetto/oggetto di sensazioni e aspettative. Non che fosse proprio il protagonista (quella resta sempre Rebecca), ma mi son trovato a provare un trasporto per lui che non avevo mai provato prima. Se lo meritava, povera bestia.
3.Pam & Tommy 1×02 – Uomini e peni
Del triplo esordio di Pam & Tommy abbiamo già parlato, ma in sede di Serial Moments non posso non citare la scena più assurda di questi primi tre episodi, ovvero Tommy che parla con il proprio pene della possibilità di sposare Pamela, e il membro risponde cercando di convincerlo del fatto che non è una buona idea, perché là fuori ci sono troppe ragazze gagliarde che meritano considerazione. Posso certamente sbagliarmi, ma non so se in una serie tv avevo mai visto un’attenzione visiva così insistita per un fallo, senza nemmeno menzionare il fatto che, un po’ come il grillo di Pinocchio, è un Fallo Parlante.
2.Euphoria 2×04 – Cinema e arte
I serial moments settimanali di Euphoria stanno all’inizio e alla fine. Che poi oddio, a cercare bene si trovano anche in mezzo, ma diciamo che scegliamo la via più semplice.
Ecco allora tutta la scena iniziale in cui Rue, nell’immaginare il proprio rapporto con Jules, lo paragona alle grandi storie d’amore del cinema e alle grandi opere d’arte, rimesse in scena per l’occasione nelle loro immagini più iconiche: Jules che diventa la Venere del Botticelli o Frida Kalo, e poi lei e Rue impegnati sui set di Ghost o di Titanic. Anche se forse la trasposizione più ardita è quella di Brokeback Mountain: una ragazza cis e una trans che interpretano due cowboy maschi gay. Tutto un simpatico mischione.
L’altro serial moment lo troviamo alla fine, quando Cal, ormai proiettato all’indietro sul viale dei ricordi (e ubriaco fradicio), rivendica il suo diritto ad andare a letto con gli uomini e a mollare una famiglia in cui non si trova più bene, e così infatti fa. Poi quando sbollirà la sbornia vediamo…
1.The Book of Boba Fett 1×06 – Tutto, assolutamente tutto
Non c’è altro modo di dirlo: per chi ama Star Wars, il sesto episodio di The Book of Boba Fett è un orgasmo lungo quaranta e passa minuti. Nel raccontare la visita (poi non proprio effettiva) di Mando a Grogu, e il successivo arrivo dello stesso mandaloriano fra le fila del nascente esercito di Boba, il regista Dave Filoni (principale mente dietro le Clone Wars) e lo sceneggiatore Jon Favreau costruiscono una specie di puntata All Star dove c’è di tutto: c’è il ritorno, questa volta molto più corposo in termini di minutaggio, di Luke Skywalker; c’è naturalmente la ricomparsa di Grogu, ma anche quella di Timothy Olyphant nei panni di Cobb Vanth e di Rosario Dawson in quelli di Ahsoka; e c’è perfino la comparsa di un nuovo personaggio, uno dei cattivi più importanti proprio della serie animata The Clone Wars, per la prima volta in versione live action: l’inquietante Cad Bane.
Al di là delle comparsate però, a emozionare davvero è il fatto che assistiamo alla nascita della nuova scuola per jedi di Luke, di cui di fatto Grogu è il primo allievo, e vediamo il buon vecchio Skywalker in una situazione ribaltata rispetto all’originale: lui è il maestro e una creaturina a forma di Yoda è l’allievo (anche se nello zainetto ci finisce sempre quello verde, per ovvi motivi di dimensioni).
Insomma, una festa per gli occhi e per il cuore. A questo aggiungiamoci una nota tecnica non da poco: il volto di Luke, ricostruito digitalmente, è sembrato molto più convincente rispetto al finale di The Mandalorian (a parte qualche sguardo un po’ nel vuoto), e ha lasciato una sensazione forte, come se stessimo guardando in anteprima un possibile, prossimo futuro del cinema.