I Know What You Did Last Summer – Prime Video: più che horror è horror vacui di Marco Villa
I Know What You Did Last Summer ci riporta agli anni ’90 di So cosa hai fatto, ma l’unica componente horror è l’horror vacui di cui soffre
Si dice sempre che un’idea vincente ha bisogno di pochi accessori, mentre l’horror vacui è sinonimo di scarsa chiarezza. I Know What You Did Last Summer è tratta da un film piuttosto celebre degli anni ‘90, ma la serie è talmente poco sicura dei propri mezzi da aver bisogno di una sottotrama extra che potrebbe essere tranquillamente una serie a sé stante. E il pasticcio è servito.
I Know What You Did Last Summer è innanzitutto un film del 1997 scritto da Kevin Williamson, nel tentativo di ripetere l’ottimo successo di Scream, uscito l’anno prima e di cui aveva firmato la sceneggiatura. La storia: un gruppo di ragazzi commette un omicidio, pensano di averla fatta franca, ma dopo un anno iniziano ad arrivare bigliettini che dicono “So cosa hai fatto l’estate scorsa”. Panico, tutti iniziano a morire come mosche, sangue, eccetera. Il film andò molto bene, diventò una saga proprio come Scream e al primo titolo ne seguirono altri due. Un quarto di secolo dopo, ecco la serie, che arriva in un momento in cui quel teen horror che nei ‘90 dominava è un po’ scomparso, sia in tv che al cinema. I Know What You Did Last Summer è su Prime Video dal 15 ottobre, con quattro episodi iniziali e poi un episodio a settimana.
Non avrebbe molto senso continuare a parlare delle differenze con il film, quindi la chiudo con due ultime cose: il film era sanguinario e divertente, la serie è verbosa e lenta. Vado ad approfondire. Stiamo parlando di una stagione da otto episodi per coprire una storia che era stata raccontata nei canonici 90 minuti da film horror. Serve materiale per riempire quella gigantesca mole di tempo in più e la prima strada è quella di usare dialoghi senza fine. Senza fine. È quello che accade per buona parte del primo episodio, che presenta i personaggi con dovizia di particolari, cercando di raccontare quello che sono, sono stati e saranno.
Il primo episodio è tutto ambientato alla festa per il diploma, che chiude gli anni del liceo e fa da spartiacque per tutti i personaggi, che stanno per lasciare un’isola dell Hawaii, dove sono nati, per andare al college. L’attenzione in particolare è su Allison e Lennon, due sorelle gemelle interpretate da Madison Iseman. Lennon è la più popolare della scuola, ammirata, odiata e invidiata da tutti, non necessariamente in quest’ordine. La sua vita sembra scritta, con un biglietto aereo per il Michigan per andare al college. Allison invece è l’esatto opposto: chiusa in se stessa e senza grosse prospettive e una diagnosi di depressione che sembra evidente.
Le due sorelle, così diverse, si scontrano ripetutamente nel corso della serata di festa, che si conclude nel peggiore dei modi: mentre stanno andando via in macchina, una delle gemelle e i suoi amici travolgono una ragazza, uccidendola. Si tratta dell’altra gemella. E qui arriva l’inghippo: tutti pensano che la vispa Lennon sia alla guida e la schiva Allison sia la vittima, in realtà è il contrario, ma Allison non fa nulla per chiarire l’equivoco. Al contrario: inizia a vivere la vita che era stata programmata da sua sorella, portandosi un fardello di sensi di colpa di dimensioni ciclopiche. Dopo un anno di college, torna a casa e qui riceve il fatidico messaggio: “So cosa hai fatto l’estate scorsa”.
Da quel momento, I Know What You Did Last Summer diventa una serie doppia, che riprende lo sviluppo del film e ci aggiunge il carico da novanta della gemella viva/gemella morta, che da solo potrebbe essere il concept di una serie. Nonostante questo affollamento di trame (o forse proprio per questo), I Know What You Did Last Summer è una serie lenta, in cui ci sono rari sussulti che coincidono con le varie morti, ma che per il resto si perde nelle sabbie mobili di scene inutili e di dialoghi che non riescono mai a colpire nel segno, né quando sono dritti al punto, né quando puntano sull’alta filosofia. Il risultato è che quella che doveva essere il remake di una saga a suo modo iconica si fa guardare soprattutto per la parte aggiunta, quelle delle gemelle, che si mangia tutto per un’evidente maggior attrattività. Il risultato quindi è un prodotto pasticciato, che non ha ben chiaro cosa voglia essere e che finisce per confondere e poi annoiare il proprio pubblico.
Perché guardare I Know What You Did Last Summer: perché gli anni ‘90 sono dentro di voi
Perché mollare I Know What You Did Last Summer: perché il film dei ‘90 è presente solo come brand, non come spirito