Serial Moments 484 – Dal 4 al 10 luglio 2021 di Diego Castelli
Figli futuri, eroi dell’ambiente e viaggi oltre il tempo
ATTENZIONE! SPOILER VITTORIOSO DI THE FLASH, KEVIN CAN F**K HIMSELF, PHYSICAL, RICK AND MORTY, LOKI, THE SIMPSONS, GLI EUROPEI DI CALCIO
7.The Flash 7×16 – Eccolo qui
Finalmente è arrivato l’episodio in cui compare Bart Allen, figlio di Barry arrivato dal futuro e interpretato da Jordan Fisher. Dico “finalmente” perché, come sicuramente ricorderà chi ci ha seguito nei mesi scorsi nel nostro Serial Minds Late Show, l’arrivo di Bart era stato annunciato tramite una foto abbastanza terrificante, in cui il tentativo di riprodurre un noto disegno del personaggio nella sua versione fumettistica aveva portato a partorire una foto promozionale di raro disagio. Se quel disagio si replicherà anche nella serie lo vedremo, per ora Bart si è visto per pochi istanti.
Una cosa comunque interessante da notare, su The Flash, è il progressivo incupimento del protagonista: al suo esordio, Barry Allen entrava nell’Arrowverse come un supereroe simpatico e guascone, in aperto contrasto con l’indole musona di Oliver Queen. A distanza di sette anni, dopo una certa dose di patimenti (bisogna riconoscerlo), Barry è invece diventato un tristone clamoroso. La serie resta leggera grazie ad altre spalle comiche, ma lui non ce la fa più, ha seriamente bisogno di una vacanza. Dai Barry che è quasi agosto.
6.Kevin Can F**k Himself 1×05 – A un passo dal patatrac
L’episodio settimanale di KFCH non fa niente di particolarmente rivoluzionario, in termini narrativi, ma piazza tutti i pezzi al posto giusto per creare una tensione vera, da sciogliere solo alla fine: quando Allison decide di licenziarsi dal negozio di liquori, per poi andare dall’ex fiamma Sam e farselo lì seduta stante, vediamo montare un entusiasmo ribelle che poi, quando si arriva al momento cruciale della preparazione di un panino avvelenato da dare a Kevin, ci dà l’istintiva certezza che effettivamente il fattaccio si sia compiuto. E questo nonostante la ragione ci dica “ma no dai, è un po’ presto per arrivare così al dunque”. E in effetti poco dopo scopriamo che Allison alla fine ha rinunciato al suo proposito almeno per il momento, tanto da dare le pastiglie inutilizzate a Patty. È però proprio l’amica, che intanto ha le sue belle gatte da pelare con lo spaccio, a suggerire la possibilità che, se Allison vuole proprio uccidere Kevin, potrebbero prendere due piccioni con una fava e fingere che sia lui lo spacciatore che la detective Tammy sta cercando da giorni. Il contrasto fra questi elaborati piani criminali, e il mondo da sitcom imbecille in cui Kevin vive senza pensare a niente che non sia il suo stomaco, continua a funzionare in maniera deliziosamente straniante.
5.Physical 1×06 – E mi lasciate così?
Dei diversi fili narrativi che compongono la prima stagione di Physical, i due più stuzzicanti (o almeno quelli che piacciono di più a me) riguardano la produzione del video di fitness da parte di Sheila (operazione segreta da cui dipende molta della sanità mentale della protagonista) e il furto della videocamera di Ernie, dentro la quale abbiamo scoperto essere una cassetta piena dello strano feticismo del marito di Greta per le donne che si rasano la testa. In questo episodio entrambe le storie arrivano a un punto cruciale, perché Sheila riesce finalmente a vedere prodotto un video che le piace abbestia, e perché contemporaneamente, proprio quando Sheila mostra quel video alle amiche di Greta, quest’ultima si rende conto che era stata proprio l’amica a rubare la telecamera. Purtroppo la puntata termina nel momento in cui Sheila consegna a Greta la famosa cassetta feticista, e non ci viene (per ora) mostrata la reazione della povera moglie che sta per scoprire il marito fedifrago. Che poi è veramente fedifrago se l’unica cosa che fa è accarezzare teste rapate? Immagino di sì…
Vabbè insomma, bravi, guarderò anche la prossima.
4.Rick & Morty 5×03 – Ambientalismo
Episodio meno roboante dei precedenti, proprio in termini di concept, ma comunque gustoso, grazie a una parodia di Captain Planet (cartone ambientalista che ebbe un qualche successo anche da noi, imparagonabile però a quello ottenuto in America). L’eroe dedicato alla salvezza della natura diventa una sua versione femminile doppiata da Alison Brie, ma la cosa stuzzicante è il fatto che la puntata non è solo una parodia, ma anche un seguito, nel senso che i ragazzini che a inizio anni Novanta avevano ricevuto da Gaia, lo spirito della Terra, gli anelli atti a evocare Planetina, ora sono degli adulti avidi e corrotti pronti a vendere la loro amica al miglior offerente (metafora e critica verso qualunque tradimento di ideali che una volta si portavano in palmo di mano, ma forse anche cinica presa di coscienza che l’idealismo è per sua natura una cosa da giovani). E qui entra in gioco Morty, che riesce a ucciderli sanguinosamente per poi lasciare Planetina quando lei stessa, in una furia ambientalista che Greta Thumberg al confronto sembra Donald Trump, decide che il modo migliore per salvare il pianeta è sterminare gli esseri umani. Insomma, puntata teoricamente più semplice dal punto di vista narrativo, ma come al solito piena di spunti non banali. E poi c’è una sorta di Bin Laden che viene ucciso dalle sue piccole foche domestiche: la battuta si capisce se si pensa che Bin Laden è stato ucciso dai “Navi Seals”, mentre qui, traducendo la parola foche, dalle “Baby Seals”.
3.Loki 1×05 – Verso l’infinito, e oltre
Siamo già alla penultima puntata di Loki e, malgrado non ci sia stata la badilata di twist e sorprese viste nell’episodio precedente, in questo Loki e Sylvie si apprestano ad andare mano nella mano in un posto così oltre tutto quello che esiste, che una parte significativa della puntata è servita per spiegare cosa diavolo sia: una dimensione oltre il vuoto che i Timekeepers hanno messo alla fine del tempo, quello stesso vuoto in cui Loki era finito la settimana scorsa. Ha tutto abbastanza senso dal punto di vista meccanico, per quello che ci avevano detto finora, ma a ben pensarci questo vuoto, e ancora di più la regione successiva, se visti da una prospettiva cristiana starebbero oltre la fine del tempo e quindi dopo il giudizio universale, che qui non c’è. Questa Marvel così deliziosamente pagana…
Ma a parte questi voli pindarici, l’episodio è divertente per il modo in cui tratteggia gli altri Loki oltre ai due che già conosciamo; è tenerone per come fa avvicinare ancora una volta Loki (diciamo quello “ufficiale”) e Sylvie; ma soprattutto è intelligente per come prosegue un certo discorso metanarrativo sul cambiamento dei personaggi, su cui sarà il caso di riparlare a fine stagione, fra qualche giorno.
E poi c’è il Loki anziano, interpretato da Richard E. Grant, che in un solo episodio, e grazie a un efficace sacrificio e un indubbio carisma dell’attore, è diventato un fan favorite di internet in tempo zero.
2.The Simpsons – The Good, The Bart and The Loki
Assolutamente delizioso il cortometraggio con il quale i Simpson omaggiano la serie Loki e tutto il MCU, mettendo in scena l’esilio del fratello di Thor a Springfield, dove atterra nel giardino di casa Simpson. Nel giro di 6 minuti, comprensibili di titoli di coda e scene pre e post-credit, vengono accumulate una tale quantità di gag, parodie, omaggi e strizzate d’occhio, che riassumerle comporterebbe una lettura probabilmente più lunga della visione del cortometraggio. Visto che ci piace il meta, possiamo citare questa inquadratura, dove non solo vediamo una gran mole di personaggi Simpson nei panni dei ben noti eroi Marvel, ma soprattutto quello che credo sia Rainer Wolfcastle nei panni di Ant-Man con un cartello da risata a denti stretti che recita “questo è quello che succede quando Disney compra Marvel e Fox”.
Vero, ma non è che nel caso specifico ci si possa lamentare…
1.Europei di Calcio S16E07 – Che seratina
Siamo arrivati all’ultima puntata della stagione e gli sceneggiatori, non senza un po’ di gustoso fan service, decidono di mettere in atto il twist su cui pochi osavano sperare: la vittoria dell’Italia.
Il finale di stagione è più lungo del normale, ricco di emozioni, e ha coinvolto quasi tutto il cast principale, ma i migliori serial moments sono alla fine, alcuni perfino nelle scene post-credit. Chi ama commuoversi ha potuto godere di Spinazzola che in stampelle va a prendersi la medaglia d’oro, saltellando su un piede, oppure delle lacrime di Mancini che abbraccia Vialli, l’amico e compagno di sempre. Chi ama la vendetta si è divertito con lo stadio che si svuotava e con gli inglesi che si toglievano la medaglia d’argento subito dopo averla ricevuta. Chi va matto per le maratone ha aspettato l’arrivo della squadra in Italia, con la Coppa che esce dall’aereo come da tradizione.
Ma a restare soddisfatti sono stati anche tutte le spettatrici e spettatori che amano il “what the fuck”, e in questo caso credo si possa citare Bonucci (solitamente simpatico come motorino smarmittato alle due di notte), che di fronte alla domanda “è la serata migliore della tua vita?”, rivoltagli dai giornalisti Sky, risponde: “Porca la puttana!”
È stato indubbiamente un season finale ricco e divertente, sarà dura pareggiarlo alla prossima stagione, ma vediamo cosa riusciranno a inventarsi.