26 Ottobre 2020

Serial Moments 449 – Dal 18 al 24 ottobre 2020 di Diego Castelli

Capelli lunghi, mascherine e lunghe nuotate

ATTENZIONE! SPOILER COPRIFUOCATI DI FARGO, STAR TREK DISCOVERY, THE THIRD DAY, LOVECRAFT COUNTRY, THE CONNERS

5.Fargo 4×05 – Basta parlare
Arrivati più o meno a metà stagione era necessaria una svolta nella diatriba fra italiani e neri, e arriva nella forma dell’omicidio di Senator da parte di Calamita. Che non è solo una discreta sorpresa in generale, ma un bel simbolo, molto circostanziato, della ventata di violenza portata da Gaetano: dopo anni di pace e di accordi sottobanco, l’omicidio sostituisce il dialogo, le pallottole sostituiscono le parole, e da qui la china non potrà fare altro che scendere.

4.Star Trek Discovery 3×01 – Extension
Dopo un episodio tutto incentrato su Michael, ora uno focalizzato sul suo equipaggio, che atterra sullo stesso pianeta dove è finita lei. E dopo qualche scaramuccia in salsa western e un po’ di buone intuizioni nella messa in scena di una fantascienza che deve essere “ancora più fantascienza” di quella precedente, il momento più toccante è ovviamente quello in cui Michael, alla guida di una nave che pareva nemica, ricontatta Saru e gli altri spiegando che è da un anno che li aspetta. Che poi, se proprio devo dirla tutta, a guardare la lunghezza dei suoi capelli credevo fosse passato di più, e in realtà speravo fosse passato di più, sarebbe stato un po’ più epico. Però vabbè, amen, evidentemente nel Tremila e rotti hanno riscoperto le extension.

3.The Third Day 1×06 – Nuotate
Si chiude anche il percorso di The Third Day, che in un buon finale riallaccia tutti i fili rimasti svolazzanti, riavvicinando marito e moglie che si erano perduti e raccontandoci tutte le pieghe ancora segrete di un matrimonio che era già molto in bilico prima ancora che Sam finisse a fare il papa a Osea. Ci sarebbero diversi momenti interessanti, dalla scoperta (o forse dalla conferma) che il figlio ritrovato da Sam non è affatto “quello là”, alle coltellate rifilate dallo stesso Sam a Jason, passando per l’attimo in cui il finto-figlio lascia qualche dubbio sul fatto che, in qualche modo, possa essere quello vero, quando ripete alla madre cose che evidentemente solo lei e il ragazzo morto potevano sapere. Ma forse la scena più carica è quella in cui Helen riesce a mettere in salvo le figlie trascinando a nuoto la barchetta su cui è riuscita a metterle dopo che Sam l’ha aiutata a scappare. Una scena che può suonare un po’ forzata, ma restituisce bene la totale dedizione di Helen al benessere delle bambine, per le quali è disposta a un’impresa di cui sentiamo fisicamente tutta la pericolosità. E Sam, beh, Sam un pochino riesce a riscattarsi alla fine, ma resta uno che aveva nel sangue una follia mistica da cui non è riuscito a venire fuori. Amen.

2.Lovecraft Country 1×10 – Titoli di code
Dei dieci episodi di Lovecraft Country, il finale non mi è parso il migliore, ma forse si deve solo alla mia rinomata idiosincrasia nei confronti delle trame magiche che finiscono con l’infittirsi in un modo che mi costringe a tornare indietro o leggere riassunti online per capirci qualcosa (in questo il mio essere fan di Lost fino alla fine dovrebbe configurarsi come terrificante ipocrisia, ma vabbè, andiamo avanti). In aggiunta a questo, ci sono stati anche un paio di dettagli che non mi sono piaciuti in toto, come la rivelazione della morte di Ruby fuori campo (eddai, no!). Allo stesso tempo, però, non mancano i tocchi di classe, in una serie che in queste settimane ha comunque osato molto (e quando si osa, si sa, a volte ci azzecchi e a volte no, ed è giusto così). Nello specifico, il sacrificio di Atticus e la sconfitta di Christina anche grazie all’aiuto delle code di Ji-Ah sono stati gagliardi e in parte inaspettati (Tic il percorso da martire ce l’aveva, ma pensavo lo salvassero alla fine). Naturalmente, a regnare su tutto c’è la chiusura del discorso razziale, con tutta la magia tolta ai bianchi per finire ai neri. E The Vampire Diaries muta.

1.The Conners 3×01 – Mascherine
Ne abbiamo già parlato la settimana scorsa, ma vale la pena ricordarci anche in sede di Serial Moments la prima volta in cui abbiamo visto una serie usare la pandemia, le mascherine, il distanziamento e via dicendo, non come scusa per un episodio speciale, ma come semplice “nuova normalità” in una storia che parlava di tutt’altro. Non so se l’ha fatto qualcun altro prima, nel caso non me ne sono accorto, ma insomma, mi sarà difficile dimenticare questa puntata di The Conners.



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