27 Luglio 2020

Serial Moments 437 – Dal 19 al 25 luglio 2020 di Diego Castelli

Alieni teneroni, avvocati improvvisati e monogamie eccitanti

ATTENZIONE! SPOILER FINALMENTE VACANZIERI DI STARGIRL, PERRY MASON, AGENTS OF SHIELD, BRAVE NEW WORLD
(Ci sentiamo fra un paio di settimane…)

3.Stargirl 1×10 – Dai non litigate
Finale di episodio gustoso e piuttosto “forte”, con quella che sembra la morte di Henry per mano del padre. Oddio, mi sembra difficile credere che sia proprio morto, ma uno scontro genitore-figlio si porta sempre dietro una certa dose di suspense, specie quando è il padre a cercare di porre fine all’esistenza della prole (probabilmente, nel mondo della fiction, capita più spesso lo scenario contrario, c’è lì in fondo Edipo che mormora “a me lo dici?”). Da segnalare anche diversi momenti di questo episodio in cui Stargirl combatte contro i malvagi senza avere il suo bastone magico. Ecco, va bene la sospensione di incredulità, però mo non esageriamo, lei a sedici anni e quelli c’hanno i super poteri…

2.Perry Mason 1×05 – Nuove professioni
Almeno due cose belle, anzi tre. La prima è che Perry Mason, buon successo di pubblico e critica, è stata rinnovata per una seconda stagione (qualcuno pensava che non fosse possibile in quanto “limited series”, che però è cosa diversa dalla “miniserie”). La seconda riguarda la morte di E.B., che purtroppo è effettiva e non solo tentata, come ancora si poteva sperare dopo l’episodio di settimana scorsa: ebbene, dopo la morte del personaggio di John Litgow assistiamo al suo funerale, e qui vediamo il figlio di E.B., che non avevamo mai incontrato finora e che effettivamente gli somiglia un casino: forse perché è effettivamente il figlio di John Litgow, di nome Ian, attore pure lui! La terza bella cosa è ciò che in fondo stavamo aspettando tutti: senza più E.B., e con tutti gli avvocati della città che rifiutano la causa di Emily, c’è bisogno di qualcuno che si prenda la responsabilità della sua difesa in tribunale. E indovina un po’ chi si fa avanti, in una serie chiamata “Perry Mason”? Esatto, proprio il nostro detective privato che ora, per cause di forza maggiore, sta per diventare l’avvocato che tutti conoscono da decenni. Ok, diciamo che il modo in cui ci arriva è un po’ forzato, visto che sono gli stessi altri personaggi a riconoscere la stranezza di un avvocato che non ha studiato legge. Però dai, non stiamo a sottilizzare, son gli anni Trenta, è una serie tv, non facciamo i menosi.

1.Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. 7×09 – Loop e sacrifici
Gran bella puntata di Agents of SHIELD, che riprende il buon vecchio concept dei loop temporali tipo Giorno della Marmotta, per mettere insieme un racconto pieno di suspense, belle intuizioni (la sigla che va in onda di nuovo al secondo loop), sprazzi di ironia (le scazzottate con Enoch), misteri da risolvere (il pianto di Simmons non appena ricorda quello che ha combinato con Fitz), e infine una botta emotiva di quelle dolorose: quando si scopre che l’unico modo per uscire dal loop è usare il “cuore” energetico di Enoch, il buon chronicom non esita a fornirlo ai suoi amici, di fatto condannandosi a morte. La facilità con cui estrae l’oggetto è un escamotage insieme buffo e molto tenero per mostrare la totale buona fede dell’essere, completamente libero dall’egosimo e dall’istinto di conservazione tipicamente umani. L’ultimo dialogo con Daisy e Coulson, per quanto un po’ telefonato, resta comunque un bel momento di riflessione sul tempo, la morte, e ciò che ci serve per definire l’umanità e la famiglia.

SERIAL MOMENTS VINTA(BIN)GE

Brave New World 1×02 – Che trip la monogamia!
Non so se già c’era nel romanzo, fatto sta che è suonata gustosamente sorprendente la scena in cui Lenina e Bernard fanno una gita nel mondo dei selvaggi, scoprendo così un sacco di cose sul loro mondo (che poi è il nostro) e rimanendo stupitissimi di fronte all’idea del matrimonio, della monogamia, e dell’astinenza sessuale. Così stupiti, loro che sono abituati ad accoppiarsi con qualunque cosa gli capiti a tiro, che, quando gli viene effettivamente voglia di saltarsi addosso, si fermano, perché l’astintenza, e la simulazione di un avvicinamento a un matrimonio, diventano piaceri proibiti e innominabili che gli regalano un boost di eccitazione e scoperta. A voler essere cinici basterebbe riassumerla con “chi ha il pane non ha i denti, e chi ha i denti non ha il pane”, ma su una nota più seria la scena è costruita molto bene per restituirci il senso dell’arbitrarietà delle nostre scelte quotidiane, personali e culturali, e la precisa consapevolezza che quelle scelte possono apparire “normali”, “strane”, “assurde”, “elettrizzanti” a seconda del punto di vista da cui le si guarda e del vissuto da cui si arriva.



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