Serial Moments 412 – Dal 19 al 15 gennaio 2020 di Diego Castelli
Roghi fraterni, vendette tardive e lesbiche allegrotte
ATTENZIONE! SPOILER PARADISIACI DI THE OUTSIDER, SHAMELESS, THIS IS US, VIKINGS, THE GOOD PLACE, RAY DONOVAN
6.The Outsider 1×03 – Holly
Non è un serial moment così clamoroso, ma mi è piaciuto l’ingresso in squadra di Holly, che all’inizio pensavo fosse una sensitiva, e invece è una specie di Sheldon Cooper che mette le sue prodigiose abilità mentali (in primo luogo mnemoniche) al servizio della giustizia, ovviamente con annessi problemi in altri campi, tipo la socialità. Non è il primo personaggio borderline che vediamo in serie di questo tipo, ma ha comunque portato un’inaspettata freschezza in una serie già molto valida, ma anche parecchio cupa.
5.Shameless 10×11 – Sbattiamoci
Quando vedo i protagonisti di Shameless che se la prendono tanto per questioni di poco conto, mi viene sempre da dirgli “dai raga, voi siete per definizione senza vergogna, basta farsi le pippe mentali, passate oltre”. Quindi potete immaginare il gusto nel vedere Debbie che molla quelle due cialtrone di madre e figlia, e per festeggiare si tromba Sandy Milkovich. Ahhh, che relax.
Diverso il caso di Mickey, che si sbatte forsennatamente per organizzare il matrimonio con Ian: si sa che lui, malgrado la violenza e gli improperi, è la componente più femminile della coppia, nel senso classico del termine. In questo caso comunque non mi sento di denigrare. Più che altro perché ho fisicamente paura di lui.
4.This is Us 4×11 – Qualcuno gli dia qualcosa
Nel vedere Randall di fronte al ladro nella scorsa puntata, era facile immaginare che in questa ci saremmo concentrati sul fragile padre di famiglia, che vuole fare sempre tutto lui e caricarsi sulle spalle i problemi del mondo, salvo poi crollare sotto il peso eccessivo. Di per sé, il tentativo di furto si conclude in breve tempo, ma il segno lasciato sulla psiche di Randall, già provata dagli impegni politici e dalla salute precaria della madre, è troppo profondo per non condurre verso una rottura. L’episodio, che alterna i problemi del Randall attuale con le simili fragilità del Randall adolescente, è un crescendo di angoscia, fino al momento in cui il nostro, parlando con Kevin, ammette di avere bisogno di aiuto.
Randall, cucciolo, noi però potevamo dirtelo anche due stagioni fa che avevi bisogno di uno psicologo. Se chiamavi me facevamo più in fretta, quante volte te l’ho detto?
The New Pope 1×05 – Sharon
Sì ok, le lunghe scene sensuali di Sorrentino (pure troppe, e troppo lunghe), i “no” di Papa Brannox, i sospiri del papa in coma, tutto quello che volete. Ma alla fine vince comunque Sharon Stone e il momento in cui il Pontefice comanda ai preti suoi sottoposti di voltare all’unisono la testa per evitare di osservare l’attrice mentre accavalla le famosissime gambe.
3.Vikings – Cose tra fratelli
Mancano solo due episodi alla fine di Vikings, e l’impressione è che ci sarebbe roba ancora per due stagioni. Vediamo come si mette, sperando che lo scontro finale con Ivar non venga affrettato troppo. Nel frattempo, ci godiamo piccole scaramucce tra fratellastri, con Bjorn che mette Hvitserk su una pira in fiamme per punirlo della morte di Lagertha, ma poi lo tira giù quando si accorge che il ragazzo se la sta godendo troppo. Non vale, caro fratellino, sei troppo contento di andare nel Valhalla, e quindi ora te ne stai qui, al freddo e al gelo con noi, a pentirti delle tue azioni ancora per decenni. Meno male che in Vikings non festeggiano il Natale, sai che degenero i pranzi in famiglia?
2.The Good Place 4×12 – Twist
In attesa del lungo finale (che durerà 90 minuti), il penultimo episodio di The Good Place spalanca ai suoi protagonisti le porte del paradiso, un posto che però ha ancora bisogno di qualche modifica. In pratica, i nostri scoprono che la felicità ultraterrena, intesa come possibilità di fare quello che si vuole sempre e comunque, per l’eternità, non è poi una cosa così “felice” come potevano immaginare. A essere messa a tema è l’importanza dei limiti, compreso il limite della vita, che è quello che consente di darle valore. E quando Eleanor propone di offrire ai beati la possibilità di morire “sul serio”, cioè di scomparire, trasforma la colorata commedia di The Good Place in una forte difesa di ogni autodeterminazione, in cui non è difficile scorgere l’eco di discorsi ben più importanti sul fine-vita.
Anche alla fine di questa puntata, come nella scorsa, sembra “tutto finito”, ma manca ancora un ultimo colpo di coda. Vedremo cosa succederà, e speriamo di rivedere anche Lisa Kudrow, qui nei panni di un’ormai svampita Ipazia d’Alessandria.
1.Ray Donovan 7×10 – Sullivan
Denso ed emozionante season finale per Ray Donovan, in cui arrivano al pettine nodi che ci portavamo dietro dalla prima stagione. Come ormai si era capito, la sorella di Ray era stata stuprata da Sullivan, ma quello che non sapevamo è che era rimasta addirittura incinta, e che aveva ricevuto dei soldi dallo stesso Sullivan per abortire. Quando Ray, ormai adulto e con traumi grossi così sulle spalle, si trova finalmente di fronte il bastardone, gli spara in testa senza nemmeno fargli un bel discorsetto, e senza permettere a lui di dire alcunché. Non è però l’unico momento importante della puntata, a cui bisogna aggiungere: la poco nobile morte di Smitty (che comunque, nel magico mondo della fiction, se l’era un po’ chiamata); il dialogo in cui Ray spiega definitivamente a suo padre perché lo odia (in gioventù li ha lasciati soli a diventare vittime della gentaglia, mentre lui andava a donne); il confronto fra Terry e il dottor Amiot, in cui emergono chiaramente i propositi suicidi del fratello di Ray, che a fine episodio vediamo su un grattacielo a… boh, studiare il terreno? Mamma che ansia…