Serial Moments 399 – Dal 13 al 19 ottobre 2019 di Diego Castelli
Antiche bugie, nuove personalità e padre viscidi
6.The Deuce 3×06 – Prova d’attrice
Il momento in cui Candy, per preparare al meglio l’attrice che deve dirigere, tira fuori tutto il marciume infantile che ancora la perseguita fin da ragazzina – rapporto orrendo col padre bigotto, aborto ecc ecc – è anche l’occasione per Maggie Gyllenhaal di ribadire un concetto semplice semplice: sì, è un’attrice della madonna.
5.The Conners 2×04 – Nostalgia
Momento da brividoni quando gli autori, per chiudere la lunga storia fra Darlene e David, mostrano le immagini di quando stavano insieme da ragazzi, coltivando le stesse dinamiche un po’ tossiche che hanno portato alla separazione attuale. Il bello, ovviamente, è che non si tratta di un flashback con attori che interpretano la versione giovane dei personaggi, bensì degli stessi Sara Gilbert e Johnny Galecki ai tempi della prima incarnazione di Roseanne, di cui The Conners è un sequel/revival. Magie ed emozioni della serialità.
4.The Righteous Gemstones 1×09 – Riconciliazioni
Finale di stagione conciliante per The Righteous Gemstones, in cui gli ultimi segreti vengono svelati e le ultime tensioni ricomposte (con l’eccezione del matrimonio di Jesse e Amber). Questo non impedisce, però, alla sguaiata idiozia dei protagonisti di fare capolino ovunque: Baby Billy colpito da un fulmine che si riclica come predicatore elettrico; Judy che si riconcilia con BJ raccontandogli la romantica storia di quando ha mezzo stuprato un professore; i fratelli Gemstones che non riescono MAI a contemplare l’ipotesi di fare gli interessi di qualcun altro a parte i loro. È una specie di bontà finale che esce fuori dall’ignoranza e dalla sciatteria, e l’effetto è piacevolmente straniante.
3.The Affair 5×08 – Maschi
Molto interessante la seconda parte della puntata settimanale, in cui viene messa in scena la vicenda di un Noah assediato da possibili accuse di molestie, o comunque di condotta inappropriata nei confronti della sua ex agente. Interessante perché sembra quasi una puntata anti-MeToo, che non è certo cosa semplice di questi tempi, e risulta quindi sottilmente provocatoria o “ribelle”, per dire così. Poi ovviamente non è un manifesto politico sguaiato, né Noah è (mai stato) un personaggio che viene dipinto come un santo. Ma certo la sceneggiatrice (giusto sottolineare che è una donna) ci porta dietro la quinte di un mondo mediatico ed editoriale in cui la verità, quale che sia e indipendentemente di chi siano vittime e carnefici, diventa meno importante dell’apparenza. E tutto questo ragionamento viene messo dentro una serie che, fin dalla prima puntata, ragiona molto sulla differenza fra i diversi punti di vista nel raccontare una storia, tanto che, in effetti, non sappiamo nemmeno con precisione se Noah in questo sia effettivamente vittima degli eventi o no. Piccolo spoiler, la puntata successiva approfondirà ulteriormente il tema, ma ne riparleremo.
2.Mr. Robot 4×02 – Threesome
Nel secondo episodio dell’ultima stagione di Mr. Robot si riforma un abbozzo di fSociety, con Elliott e Darlene (e Mr. Robot) di nuovo insieme per sconfiggere la Deus, la megaditta alle spalle della E Corp. Il problema è che, cercando di mettere insieme i pezzi che servono al piano, Darlene ed Elliot si rendono conto che esistono alcune informazioni importanti che Darlene sostiene di aver già dato al fratello, ma di cui non ricordano niente né lui né il suo alter ego paterno. Morale della favola, la puntata finisce con la chiara impressione che ci sia in ballo una terza personalità di Elliot, conosciuta a sua madre ma di cui lui era all’oscuro. Oppure è Darlene che mente, o che si è sbagliata? Boh, vedremo. Certo è che mettere in piedi un piano pericolosissimo con la possibilità che il tuo cervello non sia diviso in due, ma in tre, è un discreto problemino.
1.Succession 2×10 – Sorrisi
Del finale di Succession abbiamo già parlato, e ho già avuto modo di argomentare la necessità di considerare un grosso e soddisfacente serial moment il sorrisino finale di Logan. Quindi non ho altro da dire in questa sede, nel caso leggete quell’articolo lì. Dai che così facciamo più visualizzazioni, su.