Why Women Kill- Un dejà vu di Desperate Housewives di Roberta Jerace
Tre storie provano a farci ridere mentre raccontano come alcune donne si trasformano da mogli in assassine
Avete presente quel genere di film anni ’80 come She-Devil o La guerra dei Roses, in cui una casalinga satura di tradimenti e frustrazioni orchestra una vendetta eclatante nei confronti del marito fedifrago? Bene, per tutta la visione dei primi due episodi di Why Women Kill, ho avuto la sensazione costante di guardare un remake di qualche dark comedy già vista distrattamente un ventennio fa su Italia 1. Tanto che svegliarmi il giorno dopo con l’ansia di dover fare il compito in classe di matematica, non poteva che esserne l’unica conseguenza possibile!
Le donne esasperate qui sono tre, su tre piani temporali diversi: Beth Ann, perfetta casalinga anni ‘60, interpretata da una Ginnifer Goodwin in modalità Mona Lisa Smile; Simone, facoltosa divorziata seriale anni ‘80 a cui Lucy Liu presta gli zigomi e la voce roca; e Taylor (Kirby Howell-Baptiste), rampante avvocatessa dei nostri giorni e sedicente femminista. Queste stereotipate figure femminili si trovano a dover fronteggiare la loro personale crisi matrimoniale dalla quale, come reso evidente dal titolo, qualcuno verrà fuori rimettendoci le penne.
SPOILER ALERT. Gli autori provano a stuzzicare il nostro appetito seriale aggiungendo un sacco di ingredienti al banchetto della trama. Inseriscono nel matrimonio aperto di Taylor una seducente Alexandra Daddario a minare le basi di un’unione dall’equilibrio già precario; fanno scendere dal trono della perfezione Simone, rifilandole un marito omosessuale e del tutto intenzionato a non concederle una liberatoria separazione; e provano a trasformare Beth Ann da donnetta devota e morigerata a persona tanto subdola da farsi amica l’amante del marito per suo personalissimo tornaconto. FINE SPOILER.
Per rimanere nella metafora culinaria, direi pietanze già servite in tutte le salse. Volete sapere dove? Nella Wisteria Lane di Desperate Housewives, dalla quale il creatore dello show Marc Cherry proprio non riesce a uscire!
Neppure la cura dettagliata della ricostruzione delle varie epoche è in grado di allontanare la sensazione che le protagoniste siano tre vicine di casa e che da un momento all’altro si alleino e si punzecchino per diventare ami-nemiche, complici e castigatrici di tutti gli uomini che non sono stati alla loro altezza.
Desperate Housewives, tuttavia, è un prodotto di 15 anni fa e rimanere ancorati a quel tipo di racconto televisivo è un passo falso che difficilmente può essere perdonato. Tanto più che lo show non riesce ad essere abbastanza divertente, o irriverente quanto basta da gratificare il nostro gusto per un tocco di perfidia ben assestato o per un sadismo schietto al netto della parodia.
Con Why Women Kill, CBS All Access si candida al genere della black comedy che, a dire il vero, è particolarmente complesso da equilibrare con sapienza senza apparire macchiettistico, tant’è vero che gli esempi seriali ben riusciti non sono poi tantissimi (Shameless, The End of the F***ing World sono i primi a venire in mente) e infatti nemmeno in questo caso l’obiettivo viene centrato. Tuttavia, dello show non si può dire che sia interamente da cestinare. I primi due episodi scorrono piuttosto velocemente e le prove del cast rimangono su una qualità media non disprezzabile. Il ritmo dei dialoghi è abbastanza sostenuto da non lasciare momenti di vuoto e spesso le battute e le interazioni tra i coniugi strappano qualche sorriso. Ma nessun picco ci solleva dalla sensazione di assistere a una serie tutto sommato scialba e punteggiata da piccole ingenuità e alcune cadute di stile.
Senza possibilità di amnistia è soprattutto la proposta del personaggio della femminista contemporanea. Li immagino lì, gli autori, in una stanzetta a scrivere dialoghi nei quali il massimo che sanno confezionare è far dire a una donna che in sostanza ha più palle di qualunque uomo. Ragazzi, vorrei dirgli, uscite un po’ e leggete qualcosa di nuovo, nessuna vera femminista ha bisogno di definirsi attraverso frasi come questa. Frasi che appartengono a un’obsoleta concezione del mondo dove la forza è identificabile con gli attributi maschili. Frasi che non possono non apparire stantie a qualunque spettatore dei nostri giorni.
Perché seguire Why Women Kill: Se siete orfani di Desperate Housewives e apprezzate le serie che non richiedono uno sforzo di concentrazione troppo intenso.
Perché mollare Why Women Kill: Perché abbiamo già visto praticamente tutto quello che ci propone.