Golden Globes 2019 – Nomination e commentini di Diego Castelli
Nomination tutto sommato prevedibili…
Arriviamo in ritardo perché non facciamo questo di mestiere, ma un commentino volante sulle nomination ai golden globes bisogna farlo comunque, facendo sempre rigorosamente finta che un premio o in più o in meno per la nostra serie preferita possa diventare un’arma contro i suoi detrattori, o un puntello per la nostra sanità mentale.
Eviterò quasi del tutto di parlare di chi non c’è (Better Call Saul, le protagoniste di Pose, ecc), sennò iniziamo con recriminazioni senza fine. Poi certo, se una roba mi salta all’occhio beh, la carne è debole.
E allora vediamo un po’ com’è andata (la lista l’abbiamo copia-incollata da Variety):
Best Television Series – Drama
“The Americans”
“Bodyguard”
“Homecoming”
“Killing Eve”
“Pose”
Killing Eve e Homecoming mi sembrano le due più meritevoli, anche se Pose è un’ottima serie che fa un lavoro importante non solo dentro allo schermo. Bodyguard è gagliarda, ma non la metterei al paio delle altre due, mentre The Americans, boh, ha ricevuto meno di quello che doveva in vita sua, ma un premio adesso sarebbe più risarcimento, o più pietà?
Best Performance by an Actress in a Television Series – Drama
Caitriona Balfe (“Outlander”)
Elisabeth Moss (“The Handmaid’s Tale”)
Sandra Oh (“Killing Eve”)
Julia Roberts (“Homecoming”)
Keri Russell (“The Americans”)
Prima o poi, forse quando sarò in pensione, dovrò dare un’altra chance a Outlander, i cui primi due episodi mi fecero ridere tantissimo, tanta era la pochezza. Poi però vedo che la gente la segue, viene candidata nei premi importanti, boh, avrò sbagliato io. Ciò detto, nomination abbastanza scontate, ma non per questo illegittime. Tiferei per Sandra Oh perché Killing Eve è uno spettacolo, però pure Julia… come fai a non volerle bene…
Best Performance by an Actor in a Television Series – Drama
Jason Bateman (“Ozark”)
Stephan James (“Homecoming”)
Richard Madden (“Bodyguard”)
Billy Porter (“Pose”)
Matthew Rhys (“The Americans”)
Tutta questa gente mi piace, e se dovessi scegliere fra questi probabilmente darei il mio voto a Billy Porter, anche se Matthew Rhys è all’ultimo giro di giostra con The Americans. Mi sembra comunque che manchi il J. K. Simmons di Counterpart, Stephan James poteva serenamente fargli posto.
Best Television Series – Musical or Comedy
“Barry” (HBO)
“The Good Place” (NBC)
“Kidding” (Showtime)
“The Kominsky Method” (Netflix)
“The Marvelous Mrs. Maisel” (Amazon)
Tutta bella roba, sono contento di vedere The Good Place in corsa per un premio così importante, e anche di trovare l’ultima arriva The Kominsky Method, che nel suo piccolo ho apprezzato molto. Ma qui la lotta vera è fra Kidding e Mrs Maisel: diversissime, eppure entrambi così meritevoli. Considerando che i Globes, molto più degli Emmy, premiano le novità (pensiamo agli exploit di Crazy Ex-Girlfriend o di Atlanta, per stare su cose recenti), Kidding mi sembra leggermente avanti.
Best Performance by an Actress in a Television Series – Musical or Comedy
Kristen Bell (“The Good Place”)
Candice Bergen (“Murphy Brown”)
Alison Brie (“Glow”)
Rachel Brosnahan (“The Marvelous Mrs. Maisel”)
Debra Messing (“Will & Grace”)
Vedere Debra Messing candidata per Will & Grace ti fa venire voglia di controllare il calendario per essere sicuro che non sei finito indietro nel tempo! Ciò detto, e malgrado l’amore sempiterno per Alison Brie, Rachel Brosnahan è ancora una volta favorita. Oddio, per i bookmakers non lo so, ma sicuramente per il nostro cuoricione.
Best Performance by an Actor in a Television Series – Musical or Comedy
Sasha Baron Cohen (“Who Is America?”)
Jim Carrey (“Kidding”)
Michael Douglas (“The Kominsky Method”)
Donald Glover (“Atlanta”)
Bill Hader (“Barry”)
In termini di talento puro, mi sembra che la sfida sia fra Jim Carrey e Bill Hader. Atlanta vive su altre qualità, non tanto sulla performance di Glover, Who is America è rimasta troppo incompiuta per far vincere Baron Cohen, e Michael Douglas è sempre bravo, ma non spicca come gli altri. Ovviamente arò sbagliato tutto.
Best Television Limited Series or Motion Picture Made for Television
“The Alienist” (TNT)
“The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story” (FX)
“Escape at Dannemora” (Showtime)
“Sharp Objects” (HBO)
“A Very English Scandal” (Amazon)
Nessuna di queste mi ha davvero convinto fino in fondo, a parte forse Escape at Dannemora. La verità è che Sharp Objects è favorita, anche se mi ha deluso molto, mentre trovo ridicola la presenza di The Assassination of Gianni Versace, esageramente inferiore alla prima stagione di American Crime Story.
Best Performance by an Actress in a Limited Series or Motion Picture Made for Television
Amy Adams (“Sharp Objects”)
Patricia Arquette (“Escape at Dannemora”)
Connie Britton (“Dirty John”)
Laura Dern (“The Tale”)
Regina King (“Seven Seconds”)
Mi manca la Regina King di Seves Seconds, di cui ho visto solo il pilot, quindi io qui voto Patricia Arquette. Amy Adams è scontata, e poi che palle, otto episodi a soffrire e basta. Almeno la Arquette si è sì imbruttita per la parte, ma poi ha anche ciulato un sacco di bei carcerati, brava!
Best Performance by an Actor in a Limited Series or Motion Picture Made for Television
Antonio Banderas (“Genius: Picasso”)
Daniel Bruhl (“The Alienist”)
Darren Criss (“The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story”)
Benedict Cumberbatch (“Patrick Melrose”)
Hugh Grant (“A Very English Scandal”)
Anche qui per me non c’è storia: Cumberbatch tutta la vita, quella miniserie si regge tutta sul suo istrionismo. Darren Criss, Dio mio… la stessa espressione per TUTTA la serie…
Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Series, Limited Series or Motion Picture Made for Television
Alex Borstein (“The Marvelous Mrs. Maisel”)
Patricia Clarkson (“Sharp Objects”)
Penelope Cruz (“The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story”)
Thandie Newton (“Westworld”)
Yvonne Strahovski (“The Handmaid’s Tale”)
Io lo darei ad Alex Borstein solo per sentire il suo discorso sul palco. Possiamo essere tranquilli sul fatto che NON sarebbe un discorso tradizionale. E sennò Yvonne Strahovski, il cui lavoro sporco in The Handmaid’s Tale è spesso sottovalutato. Evitiamo Penelope Cruz, spagnola che fa un’italiana con l’accento spagnolo. Dai su…
Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Series, Limited Series or Motion Picture Made for Television
Alan Arkin (“The Kominsky Method”)
Kieran Culkin (“Succession”)
Edgar Ramirez (“The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story”)
Ben Whishaw (“A Very English Scandal”)
Henry Winkler (“Barry”)
Mi spiace vedere solo qui una nomination per Succession, che è stata una delle mie serie preferite dell’anno. Peraltro, Jeremy Strong si sarebbe meritato una nomination da protagonista più di quanto Culkin se la meritasse come supporting actor. Ciò detto, il mio voto va a Henry Winkler. Se c’è Fonzie, si vota Fonzie, e basta.