The Marvelous Mrs Maisel – Recensione in anteprima della 2×01 (no spoiler) di Diego Castelli
Abbiamo visto in anteprima il ritorno di Mrs Maisel, e ragazzi, che gran ritorno!
Se ci seguite su Instagram (e se no, perché mai?) avrete visto che ieri siamo stati invitati da Amazon a vedere la prima puntata della seconda stagione di The Marvelous Mrs Maisel (disponibile dal 5 dicembre su Amazon Prime Video). È stata una bella serata, ci hanno regalato i pop corn, c’era presente l’intero cast della serie e, lo dico se non si fosse capito, ci hanno regalato i pop corn.
Delle parole dei protagonisti, intervistati giovialmente da una Victoria Cabello particolarmente sgargiante (per non dire vestita-come-un-albero-di-Natale, che pare brutto), può importare relativamente, impegnati com’erano in una chiacchiera piacevole ma tutto sommato normale in situazioni di questo tipo. Unica eccezione la mitica Alex Borstein, interprete di Susie nonché storica doppiatrice di Family Guy, che appena entrata ha continuato a dire “cazzo duro” a caso, per minuti, perché l’aveva appeno imparato e ci teneva a ribadirlo. Genio!
Ma al netto della gioia di avere davanti il signor Monk, a importarci davvero in questa sede è la nuova stagione, e ragazzi, il primo episodio spacca di brutto.
Ambientato per buona parte in una Parigi da sogno, fotografata con toni da arte pittorica, la puntata ci racconta del costante tentativo di Midge di diventare una comica di successo, mentre nel frattempo continuano le beghe amorose con Joel (offeso da una sua performance sul finire della prima stagione) e i problemi familiari, con la madre che di punto in bianco ha piantato il marito per trasferirsi in Francia e riscoprire la propria gioventù.
L’episodio contiene, all’ennesima potenza, tutto ciò che ci era piaciuto l’anno scorso: l’atmosfera vintage, calda e colorata; la scrittura rapida e ficcante di Amy Sherman Palladino, capace di rapidissimi cambi di tono e ritmo che spiazzano, divertono e commuovono; la verve di Rachel Brosnahan, ancora una volta padrona quasi unica della scena con la sua freschezza e simpatia.
Ci è sembrato anche di vedere uno scatto ulteriore nella messa in scena. Non solo perché Amazon ha messo sul piatto un sacco di soldi, finiti in scenografie e costumi ricchissimi, ma anche perché gli autori (e in questo caso la Sherman Palladino è sceneggiatrice e regista del primo episodio) hanno spinto sull’acceleratore di una regia sempre più ricercata e fluida, che segue i complicati movimenti dei personaggi per immergerli nella ricca scenografia di cui sopra, tirando fuori almeno due-tre scene da applauso vero per inventiva e coordinazione delle forze in campo (c’è un pezzo di stan-up comedy a Parigi che vabbè, non fatemi dire niente che non voglio fare spoiler, ma che abilità, che ritmo!).
Qui e là si è vista anche qualche sequenza un tantino troppo teatrale, in cui gli scambi fra i personaggi apparivano un po’ troppo scritti, e per questo leggermente forzati (nel senso di “più forzati del dovuto”, visto che non c’è un solo dialogo in Mrs Maisel che sia davvero realistico, e va benissimo così).
L’impressione, a fronte della promessa che la splendida location parigina non sparirà dopo la prima puntata, è che The Marvelous Mrs Maisel sia tornata nel solco della prima stagione, con gli stessi temi e uno sviluppo coerente, ma anche con una maggiore consapevolezza artistica, e una voglia mai spenta di sperimentare e osare.
D’altronde durante il panel la stessa Amy Sherman Palladino ha confessato (con candore micidiale) di essere contentissima di aver lasciato la tv generalista (su cui scrisse Una Mamma per Amica), perché Amazon le ha lasciato una libertà creativa che fino ad ora aveva solo sognato.
Beh, cazzarola, si vede.