Gli Emmy 2018 in gif di Diego Castelli
Trasfigurare i premi seriali in lezioni di vita
Quando provi a dire a qualcuno che secondo te il finale di Lost non è che fosse così brutto, perché a ben pensarci…
Quando non hai mai vinto un Emmy per la tua serie ma in fondo te ne sbatti perché ai fan piacciono un botto sia lei che te.
Quando hai fatto un toto-emmy con gli amici e hai beccato quasi tutti i vincitori.
Quando gioisci per la promozione di un collega, ma in fondo una macumba non si nega a nessuno.
Quando hai il singhiozzo e sai che parlando farai versi ridicoli, quindi chiedi tempo.
Quando zia Lydia ti ha indottrinato così bene, che quasi sei contenta di passarci del tempo insieme.
Quando Netflix non si collega perché il wi-fi si è spento, ma dopo un minuto di panico immobile riparte.
Quando inizi a studiare il francese non c’è modo di pronunciare la R nel modo giusto.
Quando l’unica cosa che ti sia mai riuscita di vincere è un torneo di ping pong in un villaggio turistico – partecipanti al torneo quattro, di cui uno alle elementari – ma per tua madre ogni scusa è buona per mostrare un po’ di orgoglio.
Quando sei il personaggio di un fantasy e, dopo una vita breve e grama, scorgi il solenne saluto della Morte che si avvicina.