20 Luglio 2010 2 commenti

Grey's Anatomy 6: finale coi botti! di Diego Castelli

ATTENZIONE
SI PARLA DEL FINALE DELLA SESTA STAGIONE

Oh mamma santa! Questa, grossomodo, la mia reazione di fronte al finale di stagione di Grey’s Anatomy, trasmesso ieri da FoxLife.
Come certo saprete (e se non lo sapete non leggete!), punto focale dei due episodi conclusivi è il ritorno in ospedale di Gary Clark, che aveva visto morire la moglie per ordine di Derek Shepherd. L’uomo è incazzato nero e ha una pistola.
Peeeesssima combinazione.

L’idea del pericoloso squilibrato non è certo nuova. E’ anzi una scelta notoriamente efficace nei medical, per un semplice motivo: i dottori affrontano solo gli effetti della violenza, le sue conseguenze, e di solito lo fanno tra le mura amiche di un castello magico e sterilizzato. E’ quindi normale che, quando la violenza entra “davvero” in ospedale, l’effetto che si ottiene sia particolarmente potente. Un esempio per tutti: la straziante puntata sulla morte di Lucy, in ER. Un pezzo epocale di storia della tv.

Proprio la morte, insieme alla violenza, è elemento imprescindibile di questa carica emotiva. Se si salvano tutti, chissenefrega. Grey’s Anatomy è un telefilm particolare, un po’ medical e un po’ (vabbe’ dai, molto) soap opera. Ma fin da subito fa capire che la carta violenza non sarà giocata a caso. Pochi istanti dopo la sua comparsa, infatti, il signor Clark fa secca Reed. Buco in testa e via. Reed non era il personaggio più importante della serie, ma nemmeno una sconosciuta. Il suo omicidio, freddo e improvviso, ci toglie il terreno sotto i piedi. Da quel momento, tutto può accadere, e già immaginiamo i capelli di Derek piangere la scomparsa del loro padrone. Ma ovviamente Grey’s Anatomy usa la violenza restando all’interno del suo mondo. Non è un action, o un poliziesco. Si avvicina improvvisamente al thriller, persino all’horror (“occhio ad andare in giro da sola che il pazzo ti prende di sorpresa”), ma rimane un racconto di amori e relazioni.

La violenza è dunque profondamente concettuale. E’ strumento psicologico, prima che evento concreto. Spostandosi come un fantasma per i corridoi del Seattle Grace, il signor Clark incontra tutti i protagonisti. La sua apparizione fa tabula rasa dei dialoghi, dei litigi, delle sovrastrutture createsi nel corso della stagione. Per mesi abbiamo seguito i ragionamenti di Meredith e compagni, abili a razionalizzare e dissezionare (da bravi chirurghi) i loro sentimenti. Clark spazza via tutto. Di fronte alla prospettiva di una morte immediata e assurda, non c’è spazio per ulteriori pippe mentali. Tempo di scelte, cari miei, ora o mai più. Alla fine, Owen decide con chi stare tra Cristina e Teddy; la Yang può e deve spingere al massimo la propria fiducia in sé stessa; Alex, Lexie e Mark scoprono di amare davvero qualcuno con cui forse non potranno più stare; Arizona capisce di essere pronta ad avere un bambino con Callie. Meredith il suo bambino lo perde, in un attimo gelido e lacerante, da far sgranare gli occhi, ma che forse rappresenta il vero passaggio da bambolina-che-si-fa-il-capo a chirurgo coi coglioni.

Ecco la forza di questo finale, e il motivo per cui siamo così svuotati dopo averlo visto. Perché ciò che avevamo costruito con cura e pazienza viene bruciato e risolto in un’unica, accecante vampata. Il tutto – e forse è questa la cosa più importante – rimanendo coerenti con sé stessi e con le proprie modalità espressive.
Se non è buona televisione questa, allora non ci ho davvero capito una minchia.

2 commenti a Grey's Anatomy 6: finale coi botti!

  1. Claudia ha detto:

    Un finale pazzesco. Settimana scorsa dopo la penultima sono andata a guardare l’ultima in inglese, non potevo aspettare…è questo che fa di una serie una grande serie…secondo me!

    Per ora è secondo solo al finale di Dexter 4, altrettanto pazzesco e spiazzante

    • diegocastelli ha detto:

      Vero, anche se nel finale di Dexter c’è un sorpresone negli ultimi secondi (un po’ alla Lost, tanto per dirne una), mentre qui no. Ci sarebbe stato se Grey’s fosse finito alla penultima, con Derek a terra. E’ per questo che secondo me, più che spiazzati, lascia svuotati, perché effettivamente c’è un “finale”, la vicenda si chiude, ma nel frattempo t’ha strappato via tutto lo stomaco!
      Adesso sono proprio curioso di vedere come ricominciano, sarà come riprendere a correre dopo che hai fatto uno scatto fulminante! :-)



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