Serial Moments 326&327 – Dal 8 al 21 aprile 2018 di Diego Castelli
Puntatone doppio dei Serial Moments dopo aver saltato la settimana scorsa
ATTENZIONE! SPOILER SOMMATI DI SCANDAL, LEGION, SILICON VALLEY, TRUST, THE TERROR, ROSEANNE, NEW GIRL, GOTHAM, THE WALKING DEAD, ATLANTA (E IN FONDO BARRY E THE BIG BANG THEORY)
10.Scandal 7×18 – Tutto a caso e via (in classifica per dovere di cronaca)
Come già sapete è un po’ di tempo che con Scandal non ci parliamo, mi aveva veramente rotto e ormai la seguivo molto distrattamente, giusto per non perdermi eventuali morti eccellenti ecc. Di riffa o di raffa la serie di Shonda Rhimes è arrivata alla definitiva conclusione, e non mi sento affatto in grado di farne un commento davvero costruttivo, anche perché molte delle ultime dinamiche mi sono abbastanza sconosciute. Ho voluto guardare bene il finale, però, e mi è parso di scorgere un David Rosen morto così tanto per, matrimoni a caso tanto per, un ex presidente che ormai non conta più niente che si tromba Liv tanto per, e un ribaltamento generale così profondo di alcuni capisaldi della serie (la cattiveria del padre di Olivia, o l’antipatia totale di Mellie, per esempio), che davvero non mi viene alcun rimorso per il fatto di essere stato distratto in queste ultimissime stagioni. Poi magari voi mi direte che tornava tutto e aveva tutto senso e io sono solo un vecchio stanco che non può parlare di cose che non ha visto come si deve. Avete ragione voi, ma io son comunque contento di non trovarmi più Scandal in lista.
9.Legion 2×02 – Reminiscenze
Della consueta dose di follia di Legion, ho apprezzato una scena in particolare, in maniera totalmente istintiva: il breve duello fra David e Farouk mi ha ricordato la lotta fra Merlino e Magò ne La Spada nella Roccia. Presente? Quella in cui si trasformano continuamente finché Merlino non frega la maga trasformata in drago diventando un virus.
8.Silicon Valley 5×04 – Gay sì, cristiano no
Deliziosa satira religioso-culturale in Silicon Valley: uno dei nuovi CEO designati di Richard manifesta senza alcun problema la sua omosessualità (e anzi, la sua app più famosa è un sito di dating per gay), ma nasconde con grande cura la sua fede cristiana, che non è ben vista in una Silicon Valley piena di scienziati e ingegneri anti-religiosi. Non so se possiamo/vogliamo trarne un chissà quale messaggio edificante, tipo “non importa quanto siano progressisti, gli esseri umani trovano sempre una scusa per odiare il prossimo”. Magari è un’interpretazione eccessiva, ma rimane il fatto che la gag funziona alla grande.
7.Trust 1×03/04 – Orgoglio italico
Trust è una bella serie. Girata alla grande, scritta con equilibrio, ben dosata nelle sue varie componenti, dall’opulenta avarizia di nonno Getty, agli scorci bucolici dell’Italia spietata in cui viene rapito il nipote. Ma in questa sede voglio sottolineare un altro elemento: quando si tratta di raccontare personaggi italiani, Trust ingaggia bravi attori italiani (Battiston, Marinelli) che recitano in italiano. Il tutto sulla stessa rete (FX) che al momento di proporre la seconda stagione di American Crime Story ci ha regalato Gianni e Donatella Versace interpretati da due ispanici che anche fra loro parlano in inglese. Direi che questo round va tutto a Trust. Ma tutto eh.
6.The Terror 1×05 – Grosso è bello
Non avevamo ancora visto così bene l’orso-mostro che da settimane assedia i nostri poveri marinai rimasti incastrati nel ghiaccio. In questo episodio, in cui la bestia viene ammantata di un simbolismo realmente spiritistico e soprannaturale, riusciamo anche a scorgerne meglio i tratti vagamenti umanoidi, che la fanno sembrare un brutto incubo uscito dalla mente di qualche bambino con lo stomaco pieno di peperonata. Mi è piaciuto molto il fatto che, anche di fronte alla necessità di svelare qualcosa in più del mostro, le sue reali fattezze siano sempre rimaste vagamente celate dietro la neve e la foschia, perché tutti sanno che niente fa più paura di un mostro che non puoi vedere.
5.Roseanne 10×05 – Proprio lui!
Lo aspettavo con ansia: il ritorno di David in Roseanne, vent’anni dopo la sua ultima apparizione, si colora di sfumature che vanno ben oltre la storia dei Conner: in questi anni, lungi dallo sparire dai radar dei serialminder, Johnny Galecki ha aumentato esponenzialmente la sua popolarità diventando Leonard in The Big Bang Theory, ed è quindi normale che la sua apparizione sul set di Roseanne acquisti un sapore almeno in parte diverso rispetto dalla semplice comparsata di un vecchio protagonista. La cosa curiosa è che il David adulto assomiglia effettivamente a Leonard, per goffaggine, movenze e stile comico, mentre il David ragazzino era molto più “cool” e ombroso. Non so dire se sia una scelta precisa o una semplice deformazione professionale di Galecki, ormai troppo abituato ai panni di Leonard per riuscire ad allontanarsene del tutto, fatto sta che il risultato è straniante e divertente.
4.New Girl 7×01 – Flash Forward
Inizia la nuova e ultima stagione di New Girl, e lo fa con un flash forward che ci racconta di protagonisti in qualche modo cresciuti – Nick affermato scrittore, Schmidt e Cece genitori, Winston sulla via per diventarlo – ma anche sempre e comunque bambinoni, con Nick impegnato in una sfida impossibile per fare a Jess la proposta di matrimonio perfetta. Proposta che naturalmente non arriva, perché nel frattempo succedono mille cose e Jess arriva a dire che in fondo non hanno bisogno di sposarsi, stanno bene così come sono.
Probabilmente New Girl è già durata troppo, e ha perso la freschezza delle prime stagioni. Ma la verità è che, quando sarà finita, mi mancherà.
3.Gotham 4×18 – La nascita di Joker
Quando Jerome Valeska è apparso per la prima volta in Gotham, ci siamo naturalmente chiesti se fosse proprio lui il futuro Joker, il nemico di Batman per antonomasia. Alla fine abbiamo scoperto che no, o meglio, quasi: Jerome muore e a prendere il suo posto fra i cattivi è il gemello Jeremiah, opportunamente condizionato da una trappola del fratello per perdere la sua razionalità e dare via libera ai suoi istinti psicotici. E così scopriamo che il futuro Joker è proprio lui, Jeremiah, di cui Jerome è stato una specie di mentore. Un bel twist, impreziosito dalla messa in scena della morte di Jerome, che ha ricordato molto la dipartita del Joker di Tim Burton, che a fine anni Novanta moriva più o meno nello stesso modo: cadendo da un palazzo, preoccupandosi più di irridere il suo nemico che di accogliere la sua offerta di aiuto.
2.The Walking Dead 8×15-16 – Speranze
Ne abbiamo già parlato, ma ribadiamo anche qui il lumicino di speranza acceso dal finale di The Walking Dead: che la sconfitta di Negan e certi rimbrotti di Maggie possano portare a una nuova fase della serie, che esca dal pantano narrativo in cui è finita ormai da un po’.
(menzione anche per la 4×01 di Fear The Walking Dead tutta dedicata all’arrivo di Morgan e al definitivo allineamento temporale fra le due serie).
1.Atlanta 2×07/08 – Rimanere equilibrati
Altra tacca nelle puntate memorabili di Atlanta: Van e le sue amiche puntano a fare baldoria a una festa in cui dovrebbe esserci Drake. Naturalmente Drake non c’è, in compenso ci sono un tot di invasate di Instagram che si fanno dei gran selfie con una sagoma di cartone del cantante, fingendo che sia veramente lì. Aggiungeteci il fatto che una delle amiche di Van, strafatta dopo aver mangiato un semplice orsetto gommoso “corretto”, intrattiene con Darius una conversazione assai più profonda di tutto quello che accade loro intorno, e avete un nuovo brillante tassello del discorso sulla finzione della vita dei vip, spesso molto più triste e vuota di quello che vorrebbero farci credere. C’è una singola, fantastica inquadratura in cui si vede una ragazza cavalcare al ralenty un toro meccanico: sembra un’immagine tratta da un videoclip, almeno finché non scopriamo che non è un ralenty, il toro gira davvero lentamente e la ragazza si sta semplicemente atteggiando di brutto. Svelamento surreale e divertentissimo.
La puntata successiva, la 2×08, è un po’ meno carica di momenti memorabili, ma porta avanti il discorso con una sfumatura diversa e in qualche modo più accondiscendente: Paper Boi rifiuta di apparire su Instagram perché non vuole cedere alla schiavitù dei social, vuole “keepin it real”. Poi però viene aggredito, fugge in un bosco, e scopre così che la definizione di ciò che è “real” può essere soggettiva, perché il “real” vero, cioè la natura selvaggia senza traccia di civilizzazione, è pure peggio di una semplice foto con un fan. Keepin it real diventa dunque un monito più a tutto tondo: non diventare idioti va bene, ma snob può essere anche peggio.
Fuori concorso per cameo lampo
Barry 1×04 – Jon Hamm
La comparsa di Jon Hamm (mitico Don Draper di Mad Men) è così rapida, che mi impone di tenere corto anche il serial moment: Jon Hamm è comparso in Barry per 10 secondi. Figata.
Fuori concorso per cameo 2
The Big Bang Theory 11×21 – Neil Gaiman
Per una serie che racconta di nerd appassionati di fumetti ospitare Neil Gaiman è certamente un punto d’onore. Certo, può fare un po’ specie che i protagonisti non lo riconoscano, ma per amore di gag si fa questo e altro.