Serial Moments 324 – Dal 25 al 31 marzo 2018 di Diego Castelli
Imprese navali, parodie dal barbiere e guerre fredde in casa
ATTENZIONE! SPOILER PASQUALI DI FAMILY GUY, ATLANTA, HOMELAND, THE AMERICANS, THE TERROR (E IN FONDO SUPERNATURAL, ROSEANNE, THE GOOD DOCTOR, SILICON VALLEY E THE BIG BANG THEORY)
5.Family Guy 16×13 – Stewie Holmes
Gli episodi di Family Guy incentrati su Stewie e Brian nelle situazioni più assurde sono spesso i migliori, e non fa eccezione questa rivisitazione di Sherlock Holmes con Stewie nei panni del mitico investigatore e Brian in quelli di Watson. Gag e follia che non fanno rimpiangere Benedict Cumberbatch, e un minutino di titoli di testa che da soli sono più che sufficienti per tirarti dentro e non mollarti più. All’immagine con Stewie Holmes e Brian Watson in piedi sopra il cadavere di Kenny di South Park ho detto “ok, è un episodio della madonna”.
4.Atlanta 2×05 – Dal barbiere
Si rimane sempre piacevolmente di stucco nel vedere come Donald Glover e i suoi sappiano pescare a piene mani da tradizioni comiche lunghe decenni, per calarle nella quotidianità da provincia depressa di Atlanta. Questo episodio, tutto dedicato a Paper Boi come il precedente era tutto per Van ed Earl, è un perfetto orologio nel costruire una comicità assurda e del tutto slegata da certi stereotipi gansta che si potrebbero pensare appropriati a una storia di rapper afroamericani. E invece no, parte una puntata che sembra quasi una comedy inglese, e in cui Paper Boi, alle prese con un barbiere maneggione che lo trascina in un’odissea fatta di furtarelli, litigi familiari e incidenti d’auto, sembra un novello Bud Spencer: grosso, massiccio, e perennemente scocciato dalla follia dei personaggetti che gli formicolano intorno. Bisogna volergli bene e basta.
3.Homeland 7×07 – Irruzione
Qualche tempo fa, in un’altra puntata dei serial moments, accennavo alla “stranezza” di vedere Claire Danes in scene hot, visto che la sua Carrie fa un sacco di cose e ha un sacco di problemi, ma solitamente è ben poco “sessualizzata”. Nell’episodio di questa settimana, invece, tutti gli argini vengono rotti: non solo perché assistiamo a una scena di sesso piuttosto esplicita, ma soprattutto perché quella scelta è caricata a palla con una montagna di disagio: Carrie arriva a usare la figlia pur di avvicinarsi nuovamente all’infido Dante e ricavare informazioni su di lui, e poi se lo cavalca con la figlia nell’altra stanza, un attimo prima che Saul arrivi con una squadra speciale a fare irruzione, arrestare l’uomo e costringere Carrie a guardarsi allo specchio e dire “forse è il caso che mi ripiglio un attimo perché sto un tantino esagerando”.
2.The Americans 6×01 – Coniugi contro
Inizia l’ultima stagione di The Americans ed è il momento che i nodi vengano al pettine. E il nodo principale, praticamente dal pilot a questa parte, è la volontà di Philip di lasciarsi alle spalle la vita da spia sovietica, contrapposta all’inflessibilità di Elizabeth, che invece rimane un’agente dura e pura che crede nella grandezza della Madre Russia e nella degenerazione dell’occidente. Con la premiere di questa stagione, che in un flashforward ci mostra Philip ormai fuori dai giochi ed Elizabeth sempre più logorata dalle sue attività clandestine, il twist importante è il probabile reclutamento di lui nelle fila di quelli che, in Russia, vogliono la fine dell’Unione Sovietica e l’inizio di una nuova era di pace e maggiore apertura verso i vecchi nemici. Lo scontro fra marito e moglie sarà inevitabile, e non si escludono conseguenze drammatiche. Anche se probabilmente non drammatiche come i vestiti che abbiamo visto indossare a Paige in questo episodio.
1.The Terror 1×01 – Quei lampi di classe
Il Villa ha già parlato del pilot di The Terror, una serie che ci ha colpito subito per la capacità di rappresentare con sorprendente immediatezza l’angoscia e la solitudine di un gruppo di uomini bloccati in mezzo a una natura terribile e indifferente. Ma proprio perché ci sono molte scene “evidenti”, da questo punto di vista, in sede di serial moments mi piace citarne una più sottile, la prima che, guardando il pilot, mi ha fatto dire “attenzione, questi sanno quello che fanno”. È una scena di dialogo intorno a un tavolo da pranzo, in cui gli ufficiali discutono della loro situazione e delle prossime mosse. Un momento di convivialità, che ha poco a che fare con il gelo e l’horror, ma in cui vediamo una lunga ripresa circolare, in cui il punto di vista è fissato al centro del tavolo e ruota a inquadrare tutti i protagonisti. Risulta evidentissima la vicinanza fisica dei personaggi, il loro essere pigiati in uno spazio magari ben congegnato e confortevole, ma comunque inevitabilmente piccolo. È forse il primo momento in cui percepiamo il fatto che i protagonisti di The Terror sono letteralmente sardine in scatola.
Fuori concorso su segnalazione
Supernatural 13×16 – Scoobynatural
Non ho mai seguito Supernatural, visto giusto qualche episodio qua e là. Ma mi segnalano che i fratelli Winchester sono stati protagonisti di quello che potrebbe essere il crossover più assurdo della storia: nell’episodio di questa settimana sono infatti finiti dentro Scooby Doo, trasformandosi ovviamente in cartoni animati. Che poi la coerenza c’è, in entrambi i casi si tratta di gente che caccia mostri o presunti tali, ma è proprio il salto al cartoon che spiazza. Bravi.
Fuori concorso perché ne abbiamo già parlato (come The Terror, ma non state a questionare, su)
Roseanne 10×01 – Ritorni onesti
Di Roseanne abbiamo già discusso, e sarebbero diverse le scene e singole battute indicative del fatto che è un ritorno più frizzante e ragionato del previsto. Ma forse per me, che sono un povero fanciullo amante del fan service, il momento migliore è l’incontro fra la prima Becky e l’attrice (Sara Chalke) che era stata la seconda: vederle stupirsi del fatto che sono quasi identiche e “potrebbero essere la stessa persona” mi ha fatto molto ridere.
Fuori concorso per chiudere il cerchio
The Good Doctor 1×18 – Wiiii
Dopo aver citato The Good Doctor nei moments di settimana scorsa, ci tenevo a parlare anche del finale, soprattutto perché c’è il twist puccioso: a inizio episodio il dottor Glassman sembra prossimo alla morte, e a metà puntata esami successivi aggravano addirittura la situazione. Poi però arriva quel geniaccio di Shaun e risolve tutto, finendo in un cliffhanger che, a quel punto, non c’entra più niente con la salute di Glassman ma attiene al possibile licenziamento del protagonista. Cosa di cui non mi frega niente, basta che Glassman sopravviva, ci siamo capiti?
Fuori concorso per affetto
Silicon Valley 5×01 – Sono tornati
Non c’è un singolo momento che spicchi con prepotenza sopra gli altri, nella premiere della quinta stagione di Silicon Valley. C’è però la solidità di una serie che dopo cinque anni è ancora capace di inventare e divertire, anche dopo aver perso Bachman, uno dei suoi personaggi più pesanti (non solo metaforicamente). E così è facilissimo ritrovare l’affetto per l’aridità emotiva di Laurie, per la fastidiosa dabbenaggine di Gavin, per i battibecchi fra Dinesh e Gilfoyle e, naturalmente, per l’innata capacità di Richard di costruire complicate macchinazioni che gli danno soddisfazioni e disagio in egual misura: il suo vomitare a fine puntata, quando non riesce a parlare alla valanga di gente che ha assunto per pura vendetta, è la sicurezza che ci attende un’altra grande stagione.
Fuori concorso per guest star
The Big Bang Theory 11×18 – Bill Gates
Nel vedere la comparsata di Bill Gates in The Big Bang Theory mi è tornata in mente una cosa che noto spesso: in America i non-attori a cui viene chiesto di fare una particina si rivelano spesso bravissimi (come per l’appunto il fondatore di Microsoft). Da noi a volte nemmeno gli attori di mestiere sono in grado di essere credibili. Vabbè…