Valor – Cani in divisa di Marco Villa
No, non ci sono davvero bestie a quattro zampe, ma Valor è una serie tv con attori talmente pessimi che quasi abbaiano
E tre. Dopo The Brave e Seal Team, siamo alla terza serie nell’arco di poche settimane dedicata al mondo militare e in particolar modo alle unità scelte, quelle che vanno in giro per il mondo a fare azioni pericolosissime di cui il mondo non deve sapere nulla. La prima di cui abbiamo parlato è stata The Brave, un discreto mix tra intelligence e azione, nemmeno da buttar via. Giù un po’ peggio era Seal Team, roba iper-patriottica strappalacrime. Valor chiude questa trilogia del non-necessario, riuscendo a condensare i peggiori difetti di entrambe, senza aggiungere alcun pregio. E sto parlando solo dei primi cinque minuti, figuratevi il resto.
Valor è una nuova serie tv di The CW, canale da sempre a vocazione teen e caratterizzato da storie attraversate da grandi passioni amorose su sfondo avventuroso. L’avventura in questo caso è garantita da un corpo scelto dell’esercito, formato da soldati ed elicotteristi. Al centro della vicenda troviamo Nora Madani (Christina Ochoa), elicotterista che va in crisi dopo una missione mezza fallimentare, al termine della quale è costretta a mentire ai suoi capi per evitare di passare dei guai. Compagno di bugie è Leland Gallo (Matt Barr, già in Sleepy Hollow, tra gli altri), suo superiore fascinoso e dallo sguardo penetrante. I due cercheranno insieme di scoprire quale mistero hanno incrociato durante quella missione, perché è evidente che qualcuno voglia insabbiarlo, soprattutto una tizia dalla CIA (Melissa Roxburgh) che ha la faccia un po’ determinata e un po’ stronza. Trattandosi di una serie di The CW, non può mancare l’intrallazzo: ecco allora che i due prodi elicotteristi sono vicendevolmente attratti, non fosse che Nora è in realtà fidanzata con un altro tizio della squadra, uno con la presenza scenica di un insaccato poco stagionato.
Al di là della storia e di quello che accade nel pilot (ve ne frega davvero qualcosa?), Valor è una serie tv che si impone all’attenzione perché raramente in questi anni di Serial Minds ho visto una serie con un livello così basso di recitazione. Gli interpreti sono tutti cani. Tutti, con in prima fila proprio Christina Ochoa, che in Blood Drive non se la cavava neanche male, ma che qui fa rimpiangere qualsiasi Flavia Vento di questo mondo. Nei 40 minuti del pilot non c’è un solo momento in cui non risulti fuori parte, al punto da stagliarsi in maniera netta in un contesto di generale scarsezza.
Ovviamente non è solo colpa sua, ma anche di un personaggio che è stato scritto con una profondità che sarebbe stata ridicola anche per il protagonista di una vignetta del Cucciolone. Per dire: ci sono scene tipo lei che per sfogarsi suona la batteria in casa, roba di un inverosimile da far spavento, resa ancora più tragica da una recitazione a faccette e sbuffetti da lasciare increduli.
Come dicevo, non è che Seal Team fosse una chicca, ma almeno riusciva a imbastire una storia sensata a livello militare: Valor nemmeno ci prova, dichiarando in maniera esplicita che l’unica cosa davvero importante è il triangolo amoroso, destinato probabilmente a diventare quadrangolare di lusso con l’inserimento dell’agente CIA.
Un disastro, un disastro vero. Ovviamente il consiglio è di risparmiare del tempo e di saltarlo, ma se proprio volete regalarvi una chicca, guardate i primi 5-10 minuti. Delizia vera.
Perché seguire Valor: perché siete fanatici di tutto quello che propone The CW
Perché mollare Valor: perché una televendita di vasche trasformate in docce ha un arco narrativo più profondo