Serial Moments 300 – Dal 1 al 7 ottobre 2017 di Diego Castelli
Mado’ come passa il tempo
Siamo arrivati alla trecentesima puntata dei Serial Moments (la prima è datata 7 novembre 2011), e sorge inevitabilmente una domanda che rischia di gettare un’ombra sull’impegno profuso in questi anni: “quante cose avrei potuto fare se non avessi scritto queste trecento rubriche, e se non avessi guardato le tonnellate di episodi brutti che mi sono sorbito solo nell’eventualità che contenessero dei serial moments?”
Possono tremare le ginocchia di fronte a tali quesiti esistenziali, ma tutto passa quando ti rendi conto che la risposta è: “Se non avessi scritto i serial moments, avrei probabilmente guardato altri episodi orrendi, oppure avrei scrollato la bacheca di facebook con l’occhio fisso e un po’ di bava alla bocca”.
Quindi viva le serie tv, viva i Serial Moments, viva la scrittura che combatte i radicali liberi.
E ora cominciamo.
ATTENZIONE! SPOILER TRECENTESCHI DI MR .MERCEDES, RAY DONOVAN, RICK & MORTY, FAMILY GUY, HALT AND CATCH FIRE (E IN FONDO LUCIFER E THE ORVILLE)
5.Mr. Mercedes 1×09 – Il cerchio si chiude
Penultimo episodio di Mr. Mercedes, e tutti i pezzi del puzzle sembrano trovare il loro posto. Con la rapidità tipica delle cose che cominciano ad andare per il verso giusto, Hodges stringe il cerchio intorno a Brady e arriva a conoscerne l’identità. Lo stesso Brady capisce che per lui le cose si mettono male, e mette perciò in scena un ultimo spettacolo con cui accogliere i poliziotti andati a catturarlo. L’ultima scena è perfetta dal punto di vista della suspense, ma altrettanto perfetta nel suggerirci in maniera evidente che qualcosa che non torna, che è finito tutto troppo facilmente. Lo sa Hodges, e lo sappiamo noi, che questo lungo duello non può finire con la semplice resa di Brady. Si pregano i lettori del libro di non spoilerare, noi aspettiamo una settimana per vedere come va a finire.
Ah, e povero Robi, va bene che era un rompicoglioni abbastanza clamoroso, ma morire così, a martellate… (probabilmente il corpo bruciato con la madre di Brady è il suo, peraltro).
4.Ray Donovan 5×08 – Pezzi del puzzle
Avevamo lasciato Ray al bancone del bar, sconvolto dopo aver colpito il fratello che gli aveva confessato di aver aiutato Abby a togliersi la vita. L’episodio successivo non è altro che un lungo flashback con cui vederci finalmente chiaro, assistendo alle ultime ore della moglie di Ray, ai riusciti (ma inutili) tentativi di lui di farla entrare nella sperimentazione medica, fino alla rissa-in-famiglia per la quale il protagonista è costretto ad andare dallo psicologo dall’inizio della stagione. Per lo spettatore si tratta di una continua serie di pugni allo stomaco: la commovente morte di Abby, l’amaro (per noi) senso di soddisfazione di Ray quando ancora non sa nulla della decisione della moglie, la sua reazione sconvolta quando la vede (e tanti applausi all’interpretazione di Liev Schreiber), la violenza con cui si scaglia anche contro Bridget, prima di sfogarsi con i fratelli. Son quegli episodi massimamente tragici che ti fanno temere per la sorte dei tuoi personaggi preferiti: riuscirà Ray a raggiungere un po’ di pace? E se sì, siamo sicuri che quella pace non dovrà obbligatoriamente coincidere con la sua morte?
3.Rick and Morty 3×10 – Rick vs (quasi)Obama
Impossibile non salutare Rick and Morty, che ci lasciano dopo una terza stagione -spesso eccezionale- senza sapere se, ma più che altro quando ci sarà una quarta. L’ultimo episodio stagionale non è stato il migliore, o il più creativo, per quanto la lotta contro il Presidente degli Stati Uniti (furbescamente trumpiano nei modi e obamiano nelle fattezze) abbia regalato parecchi momenti gagliardi, ma la cosa forse più importante è la volontà di chiudere il cerchio di una narrazione lunga tre stagioni e quattro anni: alla fine dell’episodio, la famiglia a lungo tribolata è ricomposta, e si ricrea quello strano quadretto, familiare nell’impostazione e folle negli sviluppi, che stava all’origine della serie. Potrebbe perfino essere un buon addio ai fan, se non fosse che l’idea di una cancellazione di Rick and Morty ci causa brutti sfoghi sulla pelle. Ma non dovrebbero esserci problemi per il rinnovo. Vero? Vero?
2.Family Guy 16×01 – E dateglielo sto Emmy
Seth MacFarlane e soci aprono la loro sedicesima stagione con una puntata meta che più meta non si può. Lamentando di non aver mai vinto un Emmy (anche se in realtà ne hanno vinti complessivamente sette, seppure in categorie minori), Peter si propone di mettere insieme una puntata che spacchi tutto e conduca la famiglia Griffin alla tanto sospirata statuetta. E come riuscirci, se non prendendo spunto da altri show che hanno già dimostrato di saper essere carne da Emmy Awards? Il risultato è una delle puntate più serial citazioniste di sempre. C’è Modern Family, c’è Breaking Bad, ci sono How I Met Your Mother, Mr. Robot, The Wire, il “walk and talk” di Aaron Sorkin, una versione di Shonda Rhimes incazzata perché è doppiata da una bianca. Non c’è praticamente inquadratura che non sia impregnata di un citazionismo costante, ispirato e spesso assai arguto. Tanti applausi, e una menzione speciale per il momento più amato dai fan dei Pearl Jam: Vedder Call Saul, in cui il povero Eddie chiama il buon Saul Goodman dopo un incidente stradale.
1.Halt and Catch Fire 4×07 – Così, di botto!
Abbiamo sempre elogiato la capacità di Halt and Catch Fire di raccontare con classe ed emozione un mondo potenzialmente noiosissimo. E ora dobbiamo raccontare di quella stessa capacità anche quando Halt decide di usare un espediente da serie tv “normale”, cioè l’uscita di scena di un protagonista. Ma se la morte di Gordon arriva improvvisa e parzialmente imprevista come in tante altre serie (solo “parzialmente” perché si sapeva che prima o poi i suoi problemi di salute sarebbero tornati a galla), la differenza la fa ancora una volta l’eccezionale eleganza con cui quell’evento è mostrato agli spettatori. Nessun dramma medicale, nessuna scena madre fatta di urli strozzati e massaggi cardiaci: gli autori scelgono un delicato viaggio nel tempo, brevi lampi in cui Gordon torna indietro a vedere la gioventù della ex moglie e delle figlie. E quando vediamo queste immagini luminose e oniriche sappiamo effettivamente quello che sta succedendo, ne sentiamo pienamente il peso pur non vedendo nulla, e rimaniamo sospesi in attesa di vedere un risultato che però rimane ben lontano dal corpo senza vita di Gordon, focalizzandosi invece sulle mute espressioni di sgomento dei suoi amici e familiari. La morte di Gordon apre scenari tutti da definire, a pochi episodi dalla fine della serie, e avremo tutto il tempo di valutare le conseguenze umane e lavorative del tragico evento. Quello che al momento ci importa, però, è stupirci ancora una volta di come Halt and Catch Fire sappia scegliere quasi sempre la strada meno scontata, portandola comunque a casa con un carisma grosso così.
Fuori concorso per amicizia
Lucifer 3×01 – Dai Tom, non esageriamo
Per un vecchio fan di Smallville come me, fa sempre piacere rivedere il caro vecchio Tom Welling, che finalmente torna in tv con un ruolo importante. In realtà, bisogna anche dire che l’affetto e la nostalgia lasciano subito il posto alla consapevolezza del fatto che Welling era e resta un cane maledetto. E poi con quella faccia da cagnolone cucciolone è proprio ridicolo nei panni del tenente super cazzuto. Vabbè Tom, c’hai provato, ti vogliamo bene lo stesso.
Fuori concorso per invidia
The Orville 1×05 – Hai capito il furbacchione?
Vecchia volpe d’un Seth MacFarlane! Ha fatto amicizia con Charlize Theron, ci ha girato un film insieme, e ora l’ha invitata nella sua nuova serie, portandosi così a casa una superstar del cinema. Mica scemo.