Game of Thrones 7 season premiere: il riassunto in versi [Spoiler] di Diego Castelli
Così, a cazzo di cane
Bel lunga è stata
Del Trono l’attesa,
Ma la stagione è arrivata
E in fondo non pesa.
In un intervallo ben più che annuale,
Il troppo pathos può anche tradire,
Alla fine vediamo una puntata “normale”,
Che il macello, però, lo sa bene predire.
A fronte di ciò, facciamoci il mazzo,
Lasciamo noi un segno, che in testa s’imprima
E allora il riassunto, io dico dai cazzo,
Mettiamoci sotto, e facciamolo in rima.
La vendetta di Arya, posta all’inizio,
Truccata da Walder, che gran messinscena,
Di uccider la gente, ormai ha preso il vizio,
“Il Nord non dimentica”, e i Frey li avvelena.
Una piccola scena, nel mezzo del niente,
Deserto di gelo, che manco la Bibbia,
Eppure nel mezzo, l’occhio non mente,
Guarda un po’ lì, c’è un Night King nella nebbia.
Alla Barriera con Bran, ormai grandicello,
C’è Meera sconvolta per il lungo viaggiare,
“Son figlio di Ned, sì sì, proprio quello,
Orsù non scassate, e fatemi entrare.”
Intanto giù al Nord si fa un gran parlare,
Sansa e Jon Snow, orgogliosi fratelli,
Ognuno dei due che vuol governare,
Non riescono bene a gestire i castelli.
A spuntarla è Jon Snow, il prode guerriero,
Ma Sansa non molla, e con gran parlantina,
Parlando di guerra, gli dice “io c’ero”,
Ascolta anche me, non son mica cretina.
Lui allora si calma e le legge un biglietto,
Perché oltre al Nord, anche il Sud c’è la fuori,
È della regina, incestuosa va detto,
Che dice con forza, “inchinati o muori”.
Si passa ai gemelli, c’è una mappona,
Ormai senza padre e senza più figli,
Ma Cersei non molla, orgogliosa matrona,
Tanto che cambia, son come conigli.
Ma da soli son pochi, per vincer la lotta,
Gli serve al più presto un’armata di navi,
Chiedono a Euron, di aver la sua flotta,
“Eddai, te ne prego, se la smolli mi chiavi”.
Sam Tarly, frattanto, vorrebbe aiutare,
Il suo mondo spiegato con ardito montaggio,
Si mostra difficile, da non invidiare,
Pieno com’è di merda e foraggio.
L’arcimaestro, gentile eppur netto,
Crede alla storia del mite studente,
Ma la Barriera nei secoli, ha sempre retto,
Perciò Tarly, davvero, da temer non c’è niente.
Baelish e Sansa, coppia speciale,
Per la rossa l’ometto, di amore ancor brucia,
Vuol farle capire, che è davvero leale,
Ma Brienne su di lui, non ha alcuna fiducia.
Arya nel bosco, a mangiar selvaggina,
In mezzo ai soldati, senza posate,
La ragazza sentenzia: “Ucciderò la regina”,
E pure ad Ed Sheeran scappan due o tre risate.
Intanto al Mastino, gli si ghiaccia anche il pelo,
Serve un rifugio che gli dia un’accoglienza,
Trovano un posto, nel freddo e nel gelo,
“Perché sei menoso?” Risponde: “Esperienza”.
Degli amici dileggia la pia religione,
Ma ad un tratto ha una botta da mago Merlino,
Gli dicono piantala di fare il coglione,
E dentro le fiamme ci vede il destino.
Ancora con Sam e la sua fidanzata,
Pure lui crede di essere un mago,
Consulta dei libri, ci fa su la nottata,
E trova un monte di vetro di drago.
Poi mentre cammina, ogni passo una cella,
Un braccio vien fuori, da pazzoide schizzato,
Vuole Daenerys, la regina più bella,
È Jorah Mormont, ed è molto malato.
Poi c’è un lungo tratto, splendore e sgomento,
Si odon le onde, neanche una voce,
Dell’approdo su Westeros è giunto il momento,
E Daenerys assapora, la vendetta più atroce.
Uomini e draghi, uno sguardo ferale,
È vero, con calma, siamo ancora in provincia,
Ma dalla Roccia del Drago, sua terra natale,
Sussurra decisa: “Che si fa, si comincia?”
