Serial Moments 281 – Dal 7 al 13 maggio 2017 di Diego Castelli
Macchine rubate, faide fraterne e proposte inaspettate
ATTENZIONE! SPOILER MATERNI DI THE AMERICANS, BILLIONS, THE HANDMAID’S TALE, BATTER CALL SAUL, THE BIG BANG THEORY (E IN FONDO, AMERICAN GODS, THE LEFTOVERS, FARGO, ONCE UPON A TIME, THE LAST MAN ON EARTH E GREY’S ANATOMY)
5.The Americans 5×10 – Matrimoni e diari
Due diversi serial moments, ugualmente potenti e strettamente connessi: prima Philip ed Elizabeth si sposano davanti a un sacerdote, parlando in russo, dando quindi ufficialità spirituale al loro rapporto nato per esigenze spionistiche. E poi li ritroviamo insieme a Paige, che ha fotografato le pagine del diario del pastore Tim, nelle quali l’uomo denuncia le bugie che i genitori della ragazza le hanno propinato per mesi, allo scopo di farle una specie di lavaggio del cervello. Una scena che non va letta come un “lavoro di gruppo” di Paige coi genitori, ma piuttosto come lo smascheramento, da parte della figlia, dei raggiri di mamma e papà. Di fronte a quelle pagine, nel rosso e nero della camera oscura, Elizabeth e Philip sanno che un ulteriore velo di ignoranza è stato tolto dagli occhi di Paige, e ora la giovane, nel suo modo pacato e trattenuto, sta chiedendo conto di quelle rivelazioni. Insomma, un momento di teorica sincerità spirituale, subito seguito da un altro momento di verità, questa volta però subìto e non voluto. E adesso a Paige che le dite, dopo che una persona che lei stima così tanto vi ha definito dei mostri?
4.Billions 2×12 – Sempre scintille
Devo ammettere che la visione di Billions sta cominciando a costarmi una certa fatica, perché l’argomento legal-finanziario è ostico, non rientra pienamente nei miei gusti, e ogni tanto mi perdo dei pezzi, pur nella consapevolezza che il sugo della vicenda non c’entra con i soldi e i grafici di per sé, ma con le mille tensioni fra i personaggi. In questo senso, pur essendo arrivato a fine stagione un po’ boccheggiante, non posso che applaudire al nuovo incontro fra Chuck e Axelrod, due protagonisti che si trovano assai raramente nella stessa stanza, ma che ogni volta producono scintille. Qui tra l’altro, sul finale di stagione, siamo a una svolta: Axelrod è stato arrestato, e Chuck pensa di averlo in pugno. Il primo lo minaccia, e il secondo se ne fotte, rispondendo alle minacce di totale devastazione avanzate da Axelrod con un laconico “worth it”, “ne vale la pena”. Non è questione di buoni e cattivi, perché che Chuck sia davvero un “buono” è materiale da dibattito. È proprio questione che Damian Lewis e Paul Giamatti sono due giganti, e vederli insieme è sempre uno spettacolo.
3.The Handmaid’s Tale 1×05 – Quanti punti togliere dalla patente?
Ogni tanto capita (era successo anche di recente non mi ricordo con quale altra serie) che un personaggio si impegni tantissimo per entrare nei Serial Moments, salvo poi essere superato sulla linea del traguardo da un altro che fa una-cosa-una che però non si può ignorare. La sfortuna questa settimana capita a Offred, la protagonista di The Handmaid’s Tale, che costruisce una straordinaria puntata fatta di romanticismo e sensualità, in cui vengono esplorate un po’ tutte le dimensioni amorose ed erotiche del personaggio: dall’antica passione per il marito, al dolore e la frustrazione per il rapporto col Commander (la scena dello stupro improvviso è splendida, dura e precisa in tutti i dettagli), fino allo slancio carnale per Nick, che rappresenta una valvola di sfogo e segreta libertà. Tutto bellissimo. Peccato che poi arriva Ofglen (o come diavolo si chiama adesso), che ruba una macchina e sfracella la testa di un tizio in pura frenesia ribelle. E siccome io sono una persona semplice, il premio è suo.
2.Better Call Saul 3×05 – Chi di inganno ferisce…
Bel puntatone all-legal di Better Call Saul, di fatto una resa dei conti fra Jimmy e il fratello che vorrebbe vederlo radiato dall’albo. In un’atmosfera tutto sommato pacata, “con poche persone”, si consuma l’amara vendetta di Jimmy, che riesce a mettere alle corde Chuck smascherando l’origine puramente psicologica della sua supposta allergia all’elettromagnetismo, e causando in lui una reazione quasi isterica che di fatto scredita la sua testimonianza e lo fa diventare in men che non si dica un povero vecchio bisognoso di cure. Lo spettatore ovviamente parteggia per Jimmy, visto che Chuck è sostanzialmente odioso, ma allo stesso sa che sta facendo il tifo per un personaggio che ha infranto la legge e continua a infrangerla. La linea fra il Jimmy che usa la furbizia per riparare ai torti subiti, e il Saul che quella furbizia la userà un po’ per tutto, è evidentemente molto sottile.
L’applauso aggiuntivo va tutto a Huell, la corpulenta guardia del corpo / tuttofare di Saul Goodman (personaggio presente in pochi episodi, ma amatissimo dai fan di Breaking Bad), di cui in questo episodio vediamo il primo incontro con Jimmy, che lo assolda per piazzare la batteria del cellulare nella tasca di Chuck.
1.The Big Bang Theory 10×24 – Decisione d’impulso
Potete dire quello che volete, che non fa più ridere, che le prime stagioni erano meglio, che ormai sono borghesotti con famiglia invece che nerd duri e puri. Probabilmente avete pure ragione, almeno in parte. Però quando Sheldon viene baciato a tradimento dalla collega viscidona, e come reazione si fa seimila chilometri in una scena un po’ alla Stewie Griffin, solo per presentarsi alla porta di Amy e chiederle di sposarlo, qui sono partiti gli applausi a scena aperta.
Fuori concorso perché comunque bisogna tenersi buoni gli dèi
American Gods 1×02 – Almeno tre
Almeno tre scene da ricordare nell’episodio settimanale di American Gods. La prima, in cui il dio africano Anansi si trova a fomentare la ribellione su una nave negriera, vestendo abiti che quegli uomini non possono capire e usando parole che capiscono ancora meno, ma che fanno effetto comunque. Poi il dialogo “televisivo” fra Shadow e la protagonista della famosa sitcom I Love Lucy (non tanto per la realizzazione in sé, quanto per il fatto che a interpretare Lucille Ball hanno chiamato Gillian Anderson). E infine la scena a casa di Chernobog, altro personaggio assai affascinante del romanzo di Gaiman e qui appiccicato a un attore perfetto per la parte, cioè Peter Stormare. La scena in realtà è un po’ troppo lunga e insistita, ma comunque di grande impatto.
Fuori concorso perché sennò Nora è cornuta e mazziata
The Leftovers 3×04 – Australia parte seconda
Puntata ad alto tasso di lirismo (anche musicale) di The Leftovers, che dopo la deviazione dedicata al padre di Kevin torna a occuparsi proprio del novello Gesù Cristo e di Nora. Interessante soprattutto il ribaltamento finale: Kevin passa un’intera puntata in preda alle allucinazioni, mentre Nora fa la parte di quella razionale che punta a smascherare la truffa dei tizi che promettono di spedire la gente nel posto (qualunque sia) dov’è finito il 2% della popolazione mondiale. Alla fine, però, è Kevin il più lucido, e mette Nora di fronte alla cruda verità: lei vorrebbe che il viaggio fosse davvero possibile, perché non ha mai superato la scomparsa della sua famiglia e finora ha solo mentito a se stessa, cosa che gli spettatori avevano percepito da tempo e che in questo episodio è diventata quanto mai esplicita nel momento in cui la candidatura di Nora alla sparizione viene rifiutata e lei ci rimane male di brutto. Sul finale, mentre Kevin se ne va col padre e Nora rimane da sola a fumare sul letto sotto la pioggia degli estintori, in sottofondo la musica lirica lascia spazio a “Take on Me”, ben nota canzone degli a-ha che recita “take on me, take me on, I’ll be gone in a day or two” e il cui famosissimo video mette in scena arditi passaggi inter-dimensionali. Nora, che stai progettando?
Fuori concorso perché piace anche quando non spacca
Fargo 3×04 – Lupi ovunque
Non ci sono stravolgimenti clamorosi, nell’episodio settimanale di Fargo, ma la solita collezione di chicche sì. Sulle note di Pierino e il Lupo, che accompagnano i piccoli maneggi dei fratelli Stussi e le indagini sempre più nitide di Gloria, ecco arrivare la trasformazione di Ray in Ennis (cioè Ewan Mcgregor che interpreta un personaggio che finge di essere un altro personaggio di Ewan McGregor), il viscidume sempre più estremo e ripugnante di Varga (a cui si è aggiunta pure la bulimia), e l’arrivo della buffissima, sboccata e logorroica agente Lopez, che consegna a Gloria alcuni fondamentali pezzi del puzzle. Nessun twist decisivo, ma la solita classe.
Fuori concorso canterino
Once Upon a Time 6×20 – Giustamente la Disney fa il musical
Con tutte le serie che nella loro storia hanno deciso di dedicare una puntata al musical, pareva strano che Once Upon a Time non si fosse ancora buttata, lei che ha nel DNA i grandi classici a cartoni animati della Disney. E infatti eccoci qui, a poche ore dall’uscita dalla serie di Jennifer Morrison, con un episodio musical che, devo dire, non è stato neanche malaccio. Le canzoni sono in pieno stile Disney, e gli attori se la cavano egregiamente. Questo non cambia il fatto che Once Upon a Time mi ha completamente smarmellato le balle, però quel che è giusto è giusto.
Fuori concorso per vogliamo bene un po’ a tutti
The Last man on Earth – Grandi (e brevi) ritorni
Nel season finale i nostri sopravvissuti all’apocalisse si trovano a dover fuggire dalle centrali nucleari che, ormai abbandonate, stanno per collassare producendo una gigantesca nube mortale.
Ma più di questo ci interessa che, proprio nell’ultima scena, tornano sia Mark Boone Junior, mitico Bobby di Sons of Anarchy che in TLMOE interpretava il folle Pat Brown, e Kristen Wiig, che a marzo scorso si era beccata una puntata tutta sua e che solo ora riesce a raggiungere gli altri protagonisti della serie. E caso vuole che il personaggio di Kristen, Pamela, si trovi al posto giusto nel momento giusto per uccidere proprio Pat, che stava per fare una strage con i nostri amati protagonisti.
Così, guest star usate in modo pazzariello, ci gusta!
Fuori concorso perché l’ho visto troppo tardi
Grey’s Anatomy 13×23 – Se sei indeciso, fai esplodere tutto!
Era un po’ che Shonda Rhimes non ammazzava nessuno, non faceva cadere aerei, non provocava tsunami o piaghe d’Egitto. Ed ecco allora un bella esplosione che forse uccide Edwards (ma forse) e ci ricorda che, se mai dovessi aver bisogno di un ospedale, meglio rischiare la vita piuttosto che andare al Grey-Sloane Memorial.
Ah, e in tutto questo la sorella di Owen è viva: già lo si sospettava visto che il corpo non era mai stato trovato (nelle serie tv se il corpo non c’è vuol dire che il personaggio prima o poi spunta fuori), e quale migliore occasione, per farla tornare, di quando il suo ex si è appena messo con un’altra? Vecchia volpe d’una Shonda…