23 Marzo 2017 2 commenti

In lavorazione la serie tv di Assassin’s Creed, sperando non sia come il film di Diego Castelli

Spendiamoci comunque un po’ di hype

Assassin's Creed (1)

La notizia, confermata per bocca di Aymar Azaizia, head of content della celebre serie di videogiochi, è di quelle da far drizzare le orecchie a tutti coloro che vedono il joypad come un’estensione del proprio corpo: Ubisoft è al lavoro per realizzare una serie tv di Assassin’s Creed.

Per chi non la conoscesse, perché magari dei videogiochi non gliene frega niente, è presto detto, e spero che i fan mi scuseranno per la concisione: la saga di Assassin’s Creed comprende un numero ormai considerevole di giochi in cui, tra Storia e fantascienza, si scava nel passato del protagonista di turno, la cui memoria genetica schiude le porte per ambientazioni passate in cui, tipicamente, si corre, si salta, ci si arrampica ovunque, si ammazza, ci si nasconde, si scoprono trame segrete e ci costruiscono fascinosi ponti temporali. Il tutto in una struttura narrativa che, fra alti e bassi, in questi anni ha funzionato proprio come se i vari capitoli fossero singole stagioni di una serie tv.

Assassin's Creed (1)

Diciamo che quindi il materiale di partenza si presta benissimo a un discorso seriale, perché le ambientazioni possibili sono tante, perché le missioni sono virtualmente infinite, e perché alcuni dei temi e degli scenari evocati dai videogiochi (assassini, templari, cospirazioni futuristiche) possono fare il salto alla serialità televisiva senza battere ciglio.

In attesa di avere qualche dato produttivo ulteriore (al momento non si sa nemmeno dove andrebbe in onda, anche se l’anno scorso il CEO di Ubisoft Yves Guillemot parlò di una futura partnership con Netflix), Azaizia ha aggiunto: “È come per il film ragazzi, ci prenderemo il nostro tempo per essere sicuri di consegnare qualcosa di cui essere fieri”.
Ecco, questa è l’unica cosa che mi preoccupa davvero, visto che il film di Assassin’s Creed, con Michael Fassbender, è una discreta minchiata: una brodaglia confusa e poco ispirata, scritta da cani, che ha fatto applaudire un tot di ragazzini giusto perché qualche scena d’azione era ben fatta (ma erano comunque troppo poche). Ecco, se finiamo in tv, e con un numero considerevole di episodi, la scrittura diventa fondamentale, quindi evitiamo di pensare che due capriole sui tetti possano bastare. Su su, impegno!

Assassin's Creed (2)



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