American Horror Story 7 parlerà delle elezioni americane. Wait, what? di Diego Castelli
Proponiamo un Trump-Voldemort, per non sbagliare
Dopo aver raccontato il tema della quarta stagione di American Crime Story quando ancora non è andata in onda la seconda (nel 2020, per chi ci arriva, si parlerà di Monica Lewinsky), ora Ryan Murphy scuote ancora il mondo seriale con una strana rivelazione: la settima stagione di American Horror Story parlerà delle elezioni americane del 2016.
Al che la prima reazione è: “Prego?”
Sì perché finora American Horror Story ha sempre lavorato nell’ambito dei classici generi (meglio, nei classici scenari) dell’horror, arrivando a una sesta stagione che ha molto mescolato le carte, sovrapponendo più piani di racconto e diventando quasi una parodia del genere true crime, che tanta fortuna sta avendo in questi anni.
Era novembre quando facevamo un bilancio dell’ultima incarnazione del franchise, e non ha caso titolavamo il pezzo “American Horror Story Roanoke: e adesso cosa diavolo potrete inventarvi?”. C’era insomma l’idea che, dopo aver offerto la versione iper-meta-testuale di sé, American Horror Story non avesse più margine per tornare indietro a un’impostazione più tradizionale, come nelle stagioni precedenti.
Evidentemente Ryan Murphy era coscente di questo problema e, complice anche diversi suggerimenti dei suoi fan in questo senso, ha deciso di dare un’ulteriore sterzata, rivolgendosi alla realtà e alla cronaca come mai aveva fatto prima: durante il programma Watch What Happens Live, Muprhy ha appunto dichiarato che la nuova stagione di AHS sarà ambientata durante le elezioni presidenziali americane del 2016, quelle che hanno portato Donald Trump nello Studio Ovale.
Al momento non ci sono altri dettagli rilevanti. Non è perciò dato sapere se le elezioni saranno solo uno sfondo per una storia indipendente, o se invece si finirà proprio dentro le dinamiche elettorali, magari con la presenza effettiva dei famosi candidati. Nel video più sotto Murphy risponde “forse” quando gli chiedono se vedremo Donald Trump, giusto per tenerci appesi un altro po’.
Bisogna anche ammettere che vedere una folle rappresentazione satanica dell’attuale Presidente, che pur sarebbe una soluzione facile e ovvia, non ci dispiacerebbe affatto!
Una cosa è certa: chiunque siano i protagonisti, in questa strana stagione che potrebbe andare bene anche per American Crime Story, bisognerà trovare il modo di far scorrere il sangue. È non è una metafora per indicare la durezza dello scontro politico…