Serial Moments 262 – Dal 18 al 24 dicembre 2016 di Diego Castelli
Androidi autocoscienti, finali surreali e vendette vichinghe
ATTENZIONE! SPOILER NATALIZI DI SCREAM QUEENS, MARS, HUMANS, SHAMELESS E VIKINGS!
Scream Queens 2×10 – Futuri distopici
In questi due anni non sono andato matto per Scream Queens. Ne ho sempre riconosciuto la totale follia, che normalmente è un elemento che apprezzo, ma la feroce odiosità delle protagoniste mi ha sempre un po’ trattenuto. Ok i personaggi cattivi, ma io devo trovare qualcuno da amare, sennò vado in difficoltà. Detto questo, il secondo season finale riesce a trovare la quadra di un futuro quasi distopico, e ho apprezzato particolarmente la trasformazione di Chanel (la prima) in conduttrice televisiva di un programma raggelante che sembra il trionfo dell’America peggiore che in fondo Scream Queens ha sempre voluto prendere in giro: quella del disimpegno compulsivo, dell’egoismo imperante, dell’ignoranza crassa e autocompiaciuta. Miglior finale, da questo punto di vista, non si poteva trovare (ah, e ovviamente applausi a Hester che scappa col bel dottore, mi sembra quasi una rivincita per Rachel dopo le sfigaggini di Glee).
4. Mars 1×06 – C’è vita!
Proprio bella la miniserie di National Geographic. Sei ore di documentario mescolato alla fiction, in cui il sogno della colonizzazione di Marte si è mostrato in tutta la sua forza concreta, ancorata al lavoro e alla fatica di persone che già esistono e perseguono un obiettivo che per molti sembra folle, ma che a loro sembra l’unica cosa saggia da fare. L’ultimo episodio si chiude con una sorpresa forse prevedibile, ma comunque affascinante: l’idea che da qualche parte, sotto la superfice di Marte, sia possibile trovare la vita, non in forma di omini verdi ovviamente, ma di batteri e organismi microscopici che, pur nella loro piccolezza, sono il simbolo di qualcosa di più grande, che ci supera tutti e ci chiama verso le stelle. Probabilmente l’elemento migliore della serie è stato proprio quello, la passione sfrenata negli occhi degli scienziati e degli astronauti, che pochi riescono a capire davvero ma che Mars è riuscita a raccontare con sorprendente efficacia.
3. Humans 2×08 – Coscienza per tutti
Nel finale stagionale di Humans la perfida Molly ferisce Leo, e Mia deve sacrificarsi per salvargli la vita. A questo punto però tocca salvare Mia, e Mattie ci riesce nell’unico modo in quel momento possibile: risvegliare tutti i synth del mondo. La scena finale è bellissima, con gli androidi risvegliati che interrompono le loro mansioni quotidiane per contemplare la semplice bellezza dell’essere vivi e del saperlo riconoscere. Non ci sono ancora notizie su un’eventuale terza stagione, ma certo è che potrebbe essere assai diversa, visto che ora gli umani sono stati affiancati da migliaia e migliaia di androidi senzienti, roba che Robert Ford di Westworld si metterebbe le mani nei capelli. Di solito la fantascienza non si mostra ottimista di fronte a scenari come questo, vedremo cosa succederà…
2. Shameless 7×12 – Ciao mamma
Abbiamo già parlato del finale di Shameless, e di quanto sembrasse un finale “di serie”, oltre che “di stagione”. Che piaccia o meno, la stagione otto si farà, quindi non c’è bisogno di lanciarsi in addii strazianti. Invece vale la pena sottolineare il serial moment più evidente e significativo, cioè il funerale di Monica, che accanto alle solite gag senza vergogna (vedi la droga nascosta nella bara) diventa anche una specie di spartiacque fra un prima e un dopo, nonché un classico momento di drama intensissimo che in Shameless, comedy quanto mai atipica, non può mai mancare.
1. Vikings 4×15 – Una freccia è per sempre
Io capisco benissimo che il protagonista indiscusso di Vikings sia Ragnar Lothbrok, difficile togliergli quello scettro considerando l’impatto che il suo faccione barbuto e tatuato sta avendo sugli occhi degli spettatori in questi anni. Eppure, per due settimane di fila, nonostante mille intrighi e alleanze, tutto il mio amore va a Lagertha. Dopo aver assaltato il villaggio che una volta era suo, questa settimana la fanciulla con lo scudo compie la sua definitiva vendetta, uccidendo l’algida Aslaug in spregio a qualunque cautela (non fosse altro perché così facendo attizza l’ira dei figli di lei). La cosa migliore di tutte è che Aslaug, non certo maestra di coraggio ma sicuramente regina del viscidume, glielo dice chiaramente: “non ho intenzione di combattere, se mi lasci andare non faccio casini”. Solo che, oltre a questo, sottolinea anche come la regina sia lei, e come la profezia che prometteva molti figli a Ragnar si sia avverata grazie a lei. Chiaro che Lagertha si incazza e le spara una freccia nella schiena mentre l’antica rivale se ne sta andando. E giù applausi. Non so interpretare bene il sorriso finale di Aslaug mentre cade a terra. Immagino sia la consapevolezza che, con la sua morte, sarebbe finita nei serial moments.