Bones gif di Diego Castelli
Loop antropologici (e forensi)
La verità con cui quasi tutti i serialminder hanno dovuto fare i conti, prima o poi.
Quando tutti gli abitanti di Cabot Cove erano ormai morti, poi qualcuno ci si è trasferito ed è morto anche lui, dando alla Fletcher un’ultima occasione.
Quando passo un intero week end a guardare episodi, mangiare sul divano e muovermi il meno possibile, e poi per caso incappo in uno specchio.
Quando una comedy che fa riderissimo decide di piazzare un episodio improvvisamente drammatico e l’effetto è centuplicato rispetto ai drama veri.
Quando becchi quegli episodi in cui compaiono contemporaneamente sottotitoli in inglese, sottotitoli in italiano, titoli di giornale e traduzioni di quei titoli.
Quando un episodio apparentemente normale finisce con un bagno di sangue completamente imprevisto.
Certo, a meno che quel bagno di sangue non contempli personaggi che desideravi vedere morti da anni.
Quando la bambina undicenne della prima stagione è diventata una diciottenne fighissima nell’ottava, ma tu non puoi esagerare con i commenti perché comunque te la ricordi ancora bambina e ti fa strano.
Quando la fidanzata mi fa sottilmente notare che sto perdendo pezzi importanti di episodio per via di quel buffo video di un cagnolino coccoloso che mangia le caramelle gommose.
Quando una serie che ti scalda il cuore fin da giovane viene criticata da chi ci vede solo i più freddi difetti tecnici.