Siamo noi, o il trailer di Trollhunters di Netflix alza abbestia l’asticella dei cartoon in tv? di Diego Castelli
Che livello!
Ammetto che qui c’è dell’ignoranza. Da appassionati di serie, non siamo però così esperti delle serie per bambini, cartoni e live action prodotti a ciclo continuo per i vari Disney Channel o Cartoon Network, a cui non riusciamo a stare dietro un po’ per vecchiaia e un po’ perché servirebbero tre vite.
Diciamo che noi siamo ancora legati ai robottoni, a Ken il guerriero e Holly e Benji, e al massimo ci spingiamo fino a qualche anime più recente alla Naruto o One Piece. Ma l’animazione americana per ragazzini ci manca proprio.
Poi arriva il trailer di Trollhunters di Netflix, prodotta dalla Dreamworks e curata da Guillermo del Toro, e ci sorge una domanda stupita: ma le serie in CGI per bambini sono tutte così?
E non è una domanda ironica o retorica: a guardare il trailer, il livello grafico e artistico rivaleggia se non proprio con il cinema del 2016, quantomeno con quello di qualche anno fa, e mi pare comunque un risultato abbastanza entusiasmanete.
Quindi, ammesso che siate d’accordo con questo giudizio largamente istintivo, la domanda è: ma solo a noi sembra clamoroso? Oppure in giro ci sono altre serie così e ce le siamo semplicemente perse perché siamo vecchi e smunti?
Ah, giusto per completare: Trollhunters è basata sull’omonimo libro per ragazzi scritto dallo stesso Del Toro con Daniel Kraus, e racconta di un quindicenne che entra in possesso di un amuleto magico che lo trasforma nel paladino dei troll che vivono sotto la città umana di Arcadia. Nel cast (vocale) ci sono anche vecchie conoscenze come Kelsey Grammer e Ron Perlman, nonché il recentemente scomparso Anton Yelchin, e debutterà su Netflix il prossimo 23 dicembre, giusto per tenere buoni i bambini durante i pranzi di Natale dai parenti.