E in tutto questo il trailer di Westworld è una figata di Diego Castelli
Non perdiamo di vista il futuro
Scusate il colpevole ritardo, ma Serial Minds è un sito a conduzione familiare e quando i genitori sono tutti e due lontano poi si perdono dei pezzi.
Ciò detto, malgrado molti siti ci abbiano preceduto di un paio di giorni, non possiamo rimanere silenti di fronte al nuovo trailer di Westworld, la serie western/sci-fi di HBO che, immaginiamo, vorrà essere l’erede commercial-mediatico di Game of Thrones, soprattutto quando il fantasy tratto dai libri di George R.R. Martin è più vicino alla sua fine che al suo inizio (le voci dicono solo altre due stagioni, forse anche ridotte nel numero di episodi, vedremo).
Che abbia successo o meno, intanto Westworld si è presentata benissimo. Tratta dal film omonimo del 1973, la serie prodotta fra gli altri da J. J. Abrams e Jonathan Nolan racconta di un futuristico parco di divertimenti in cui facoltosi visitatori possono interagire e fare le peggio cose con androidi in tutto e per tutto simili agli umani e costruiti per il loro divertimento.
Forte di un cast abbastanza clamoroso, che comprende Evan Rachel Wood e Anthony Hopkins, Westworld sembra intenzionata a mettere sul piatto tutta ma proprio tutta la forza produttiva di HBO, che in questo densissimo trailer si traduce nella ricchezza degli effetti speciali, della ricostruzione dell’area western del parco, nei costumi, e semplicemente nel respiro che sembra trasmettere ogni inquadratura.
Oltre a questo, la sfida è quella di offrire una storia di fantascienza che racconti in modo nuovo e/o ancora più approfondito un tema che la letteratura e il cinema hanno già sviscerato in lungo e in largo, ossia quello degli androidi, delle intelligenze artificiali, del rapporto emotivo, carnale e filosofico che si instaura (si potrebbe insturare) fra gli umani e creature artificiali che gli umani hanno creato, ma su cui non riescono più a esercitare un totale controllo.
Le premesse per fare bene ci sono tutte, il trailer è una figata, e l’unica perplessità viene dalla lunghissima gestazione della serie, che inizialmente doveva debuttare da l’anno scorso e che invece è stata rimandata più volte, cosa che non è mai un bel segnale.
Al momento, comunque, vale la pena far pesare di più l’ottimismo.