The Shannara Chronicles è già diventata inutile di Diego Castelli
Peccato, peccato veramente
In quanto serialminder accaniti ci piacerebbe poter commentare ogni singolo episodio di ogni singola serie. Poi però arrivano queste cose ORRENDE come il lavoro e le bollette da pagare, e non c’è tempo di fare tutto.
Per questo di solito scriviamo del pilot di un nuovo telefilm, e poi se necessario facciamo un commento alla fine della stagione.
Ecco, bisogna fare un’eccezione con The Shannara Chronicles. Nel giro di un mese è cambiato tutto, o meglio si è delineato un futuro preciso dello show che sembra sciogliere i dubbi di cui avevamo discusso appena dopo il doppio primo episodio.
Per dirla in breve, The Shannara Chronicles è diventata Gossip Girl con gli elfi.
Purtroppo non c’è altro modo di dirla. All’inizio la forza degli effetti speciali e l’eredità della grande saga letteraria (che personalmente non conosciamo bene, ma che dava comunque quel tocco nobile all’operazione) ci avevano fatto passare sopra ad alcuni eccessivi giovanilismi che pure erano presenti e molto evidenti. Come dire: è un po’ troppo teen, però guarda lì che spettacolone.
Poi è successo – e non è la prima né l’ultima volta nel mondo delle serie tv – che sono finiti i soldi. Mtv ha probabilmente venduto gli organi interni dei suoi stagisti per raggranellare il denaro necessario a mettere insieme quella sontuosa ora e mezza, salvo poi tornare nei ranghi di un prodotto televisivo che non può permettersi tutti i giorni di giocare a fare Avatar.
Il risultato, drastico, immediato, violento, è che il teen drama ha preso il sopravvento su tutto, trasformando The Shannara Chronicles in un soappone con i demoni.
Tutto ciò che di pericoloso c’era nel pilot, mitigato però dalla bellezza dei paesaggi e dall’inizio di un’avventura potenzialmente epicissima, qui diventa l’unica cosa che conta. E l’unica cosa che conta, per essere chiari, è che Amberle “Scopa-in-culo” Elessedil è gelosa perché Wil “Nerd-col-fisico” Ohmsford si è trombato Eretria, detta “Ladra-ma-figa”, e ora gliela fa pesare, anche se in effetti non avrebbe alcun diritto di essere gelosa perché si son giusto scambiati due sguardi, mentre l’altra gliel’ha data, e se permetti c’è differenza.
Nel frattempo, a corte si consumano drammi familiari tipo Dallas, col padre elfo che ha occhi solo per il suo cane mentre il figlio smania per prendere il suo posto. Litigi, qualche magone, mostri camaleonti e via così.
Dell’epica fantasy, purtroppo, è rimasta poca traccia. La sceneggiatura di The Shannara Chronicles, tutta piegata alle esigenze adolescenziali dei suoi protagonisti, si dimentica di rappresentare adeguatamente il peso di un mondo interamente minacciato dalla guerra e dalle creature degli inferi, accontentandosi di lasciare il destino della Terra nelle mani di tre imbecilli che non fanno che ansimare di fronte alle reciproche nudità. Il resto sono problemi fra padri e figli e tentativi spesso maldestri di conciliare le caratteristiche più “dure” di certi caratteri con la necessità di spargere ormoni ovunque.
Ci sono pure i buchi veri e propri, come il fatto che Allanon dice “non posso venire con voi, perché nella visione eravate solo in tre”, e poi però fa accompagnare i ragazzi da una dozzina di soldati. Cioè, ma vacci anche tu, no? Almeno fin dove è possibile. No, lui sta a casa ad addestrare il veggente, ragazzino sfigato che quando tocca le cose ha gli svarioni. Anche qui, uno svarione va bene, due svarioni vanno bene, ma a lungo andare sembri più un epilettico che un grande mago.
Sia chiaro, sto volutamente esagerando. Per esempio, nel quinto episodio che non spoilero c’è effettivamente un buon finale. Ogni volta che The Shannara Chronicles si ricorda dei mostri e del mistero riesce ancora a piazzare qualche buon colpo, con pochi strumenti di buona regia che riescono effettivamente a creare un po’ di suspense, a dare l’idea di una potenzialità ancora presente. Ma era il minuto 34, quando i 33 minuti precedenti non avevano poi molto di diverso, in termini narrativi e visivi, da The 100 o Vampire Diaries (anzi, in The 100 si picchiano molto meglio). Il problema dunque è qui, non nel fatto che è “tutto brutto”, ma nel fatto che non stupisce già più, non fa mai rimanere a bocca aperta. Anzi, la noia è sempre dietro l’angolo.
In queste settimane Shannara ha avuto anche un vistoso problema di ascolti. Partita con solo un milione di spettatori, che per gli Stati Uniti sono bruscolini, un quindicesimo di The Walking Dead, ha pure perso pubblico negli episodi 3 e 4, tornando alla pari del primo episodio solo con il quinto. Sono ascolti deludenti per una serie così costosa e ambiziosa, che già ne minano l’esistenza. Mi sento di dire che MTV la rinnoverà lo stesso, per una questione soprattutto d’immagine. Ma con questi ascolti e questa pochezza non si può comunque durare a lungo.
Peccato, ci avevamo sperato fino all’ultimo…