11 Gennaio 2016 11 commenti

Golden Globes 2016 – Vincitori e commenti di Diego Castelli

Almeno hanno limitato i danni delle nomination

Jon Hamm

Come al solito arriviamo tardi a dare la lista dei Golden Globes. No, non è che dormiamo troppo. Cioè in realtà sì, ma il fatto è che abbiamo un lavoro, quindi tocca comunque aspettare la pausa pranzo.

Ora però in pausa pranzo ci siamo, e quindi possiamo procedere con il tradizionale copia-incolla dei vincitori televisivi. Questa volta lo facciamo da Variety.
Giusto per dare il senso della nostra esistenza, inseriamo qualche bel commentino, che fa sempre la sua porca figura.

(Ah, non c’entra con noi, ma vogliamo parlare della gioia di vedere Stallone vincere come migliore attore non protagonista per Creed? Sì, ok, evviva Di Caprio, evviva Morricone, ma Sly… come son contento…)

 

Best TV Series – Drama

“Mr. Robot” (WINNER)
“Empire”
“Game of Thrones”
“Narcos”
“Outlander”

Lasciamo perdere le recriminazioni per chi non c’era, che ne abbiamo già dette abbastanza. Tra quelli che c’erano, l’importante era che non vincessero Empire o Outlander. La vittoria di Mr. Robot ci va benissimo, una delle sorprese della scorsa stagione, nonché una delle serie più coraggiose degli ultimi tempi. Non perfetta, ma con le palle.

Best TV Series – Comedy
“Mozart in the Jungle” (WINNER)
“Casual”
“Orange Is the New Black”
“Silicon Valley”
“Transparent”
“Veep”

La sezione comedy gridava un po’ meno vendetta, per lo meno perché nessuno dei candidati sfigurava troppo (certo però che non c’era Kimmy Schmidt…). La vittoria di Mozart è un’ulteriore attestato di stima nei confronti di Amazon, che già l’anno scorso aveva fatto ottima impressione con Transparent. Il futuro dell’intrattenimento seriale passa anche da qui.

Best TV Movie or Limited-Series
“Wolf Hall” (WINNER)
“American Crime”
“American Horror Story: Hotel”
“Fargo”
“Flesh and Bone”

Qui devo professare ignoranza: l’unica della cinquina che non ho visto è quella che ha vinto. “Come è possibile che abbia battuto Fargo?” chiede il mio cuore addolorato. Il Villa aveva visto la prima puntata e non l’aveva certo trovata indimenticabile.

Best Actress in a TV Series – Drama
Taraji P. Henson (“Empire”) (WINNER)
Caitriona Balfe (“Outlander”)
Viola Davis (“How to Get Away With Murder”)
Eva Green (“Penny Dreadful”)
Robin Wright (“House of Cards”)

L’unico premio per Empire che non ci avrebbe fatto venire l’orticaria era questo. La Henson è effettivamente bravissima nell’interpretazione così sopra le righe della sua Cookie, se ci pensate così diversa, per esempio, dal personaggio che impersonava in Person of Interest. Questo non vuol dire che non avremmo fatto vincere altre (Eva Green su tutte) però vabbè, diamo un contentino a sta serie dagli ascolti clamorosi.

Best Actor in a TV Series – Drama
Jon Hamm (“Mad Men”) (WINNER)
Rami Malek (“Mr. Robot”)
Wagner Moura (“Narcos”)
Bob Odenkirk (“Better Call Saul”)
Liev Schreiber (“Ray Donovan”)

A posteriori si potrebbe dire che era una vittoria scontata, visto che bisognava dare un ultimo saluto a quel personaggione di Don Draper. La verità è che in fondo non era così sicuro, visto che Mad Men nemmeno compariva nella cinquina delle migliori serie (altra follia), e visto che la concorrenza era comunque agguerritissima. Gli altri candidati li amiamo tutti alla follia, ma avranno tempo per rifarsi, quindi siamo contenti così.

Best Actor in a TV Series – Comedy
Gael Garcia Bernal (“Mozart in the Jungle”) (WINNER)
Aziz Ansari (“Master of None”)
Rob Lowe (“The Grinder”)
Patrick Stewart (“Blunt Talk”)
Jeffrey Tambor (“Transparent”)

Secondo globo per Mozart in the Jungle, qui premiata nel suo personaggio probabilmente più affascinante e “simbolo”. Spiace un pochino per Ansari, che merita elogio per il suo debutto da autore completo ma che effettivamente, parlando esplicitamente di recitazione, non è il migliore.

Best Actress in a TV Series – Comedy
Rachel Bloom (“Crazy Ex Girlfriend”) (WINNER)
Jamie Lee Curtis (“Scream Queens”)
Julia Louis-Dreyfus (“Veep”)
Gina Rodriguez (“Jane the Virgin”)
Lily Tomlin (“Grace & Frankie”)

L’outsider della competizione, un exploit simile a quello che fece Adam Samberg con Brooklyn Nine-Nine. La Bloom si è cucita addosso una serie tutta per lei, che si ama o si odia, ma che sicuramente colpisce. Certo la concorrenza era forte (tipo Julia Louis-Dreyfus che vince sempre tutto), e ancora una volta manca Kimmy Schmidt, ma evidentemente c’era la volontà di portare in trionfo un volto nuovo.

Best Actress in a Limited-Series or TV Movie
Lady Gaga (“American Horror Story: Hotel”) (WINNER)
Kirsten Dunst (“Fargo”)
Sarah Hay (“Flesh & Bone”)
Felicity Huffman (“American Crime”)
Queen Latifah (“Bessie”)

Stronzata gigante. Hotel fa semi-schifo, e Lady Gaga ha la stessa espressione in tutte le puntate. Kirsten Dunst e Felicity Huffman, giusto per dirne due, le danno una merda colossale.

Best Supporting Actress in a Series, Limited-Series, or TV Movie
Maura Tierney (“The Affair”) (WINNER)
Uzo Aduba (“Orange is the New Black”)
Joanne Froggatt (“Downton Abbey”)
Regina King (“American Crime”)
Judith Light (“Transparent”)

Sono molto contento per la Tierney. Abbiamo detto più volte come la forza di The Affair stia al 60-70% nella bravura dei suoi attori. Vederlo riconosciuto fa sempre piacere.

Best Supporting Actor in a Series, Limited-Series or TV Movie
Christian Slater (“Mr. Robot”) (WINNER)
Alan Cumming (“The Good Wife”)
Damian Lewis (“Wolf Hall”)
Ben Mendelsohn (“Bloodline”)
Tobias Menzies (“Outlander”)

Devo dire che qui sono meno sul pezzo, nel senso che, a parte Mr. Robot, non sono così esperto delle cique serie in nomination. Certo fa impressione vedere Slater, uno che negli ultimi anni ha collezionato solo insuccessi, vincere il Globe alla sua prima nomination. In fondo sono contento per lui, anche se onestamente, se devo ricordare Mr. Robot per qualcosa, non è per la sua interpretazione…

Best Actor in a Limited-Series or TV Movie
Oscar Isaac (“Show Me a Hero”) (WINNER)
Idris Elba (“Luther”)
David Oyelowo (“Nightingale”)
Mark Rylance (“Wolf Hall”)
Patrick Wilson (“Fargo”)

Il Villa ha speso parole di profonda gioia per Show Me a Hero. Io in compenso già amo Poe Dameron di Star Wars. Insomma, siamo contenti.

 

 

 

 

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