Master of None: Aziz Ansari prova a fare Louis CK, ce la farà? di Diego Castelli
Il mitico Tom Haverford di Parks and Recreation scrive e interpreta una serie tutta sua
Il prossimo 6 novembre sbarcherà su Netflix Master of None, nuova comedy scritta e interpretata da Aziz Ansari, comico americano di origini indiane che da queste parti ricordiamo soprattutto come il mitico Tom Haverford di Parks and Recreation.
Ovviamente l’operazione si porta dietro molte speranze ma anche qualche dubbio, relativi alla capacità di una “spalla” di diventare l’unico protagonista di uno show. Sì perché l’Ansari di Parks fa schiantare, ma pensare di avere un’intera serie su un personaggio del genere sarebbe troppo. Si chiede dunque al comico di fare un salto di qualità, evitando di mettere in scena una macchietta molto apprezzata ma incapace di reggere interi episodi da sola, per passare invece a qualcosa di più ampio e strutturato.
Ebbene, il trailer ci lascia buone speranze. In Master of None Ansari interpreta Dev, di fatto una sorta di versione non-famosa di se stesso. Dev è infatti un trentenne newyorkese che vorrebbe fare l’attore ma che in fondo, per ora, non sa cosa sarà della sua vita da qui a pochi mesi.
Il titolo del post richiama Louis CK: non è solo una somiglianza produttiva (il comico che si prende uno show tutto suo su una tv a pagamento, anche se definire Netflix “tv a pagamento” non è proprio correttissimo), ma anche stilistica e di tono: il trailer di Master of None mostra la chiara volontà di dar vita a un prodotto che sia sì divertente, ma anche un minimo sofisticato, pensato per avere una cifra peculiare e, in definitiva, autorale. Notate infatti l’ovvia sequela di battute, unite però a qualche blanda riflessione più ampia e a una messa in scena che cerca di sfruttare il fascino immortale della Grande Mela, che qui appare in brevi flash come una specie di tavolozza luminosa e colorata su cui dipingere la vita del protagonista (sperando, per lui, che non diventi uno scarabocchio).
E se queste prime immagini sono abbastanza confortanti, ancora di più lo sono certe recensioni americane scritte da giornalisti fortunelli che hanno già visto qualche puntata: sono abbastanza concordi nel dire che, dopo una-due puntate di rodaggio, Master of None inizia a viaggiare spedito, con buona creatività e buona verve. Speriamo di poter confermare queste impressioni fra un paio di settimane, stay tuned!