Netflix: Suburra sarà la prima serie prodotta in Italia di La Redazione di Serial Minds
Dopo i rumor arriva l’ufficialità
Il prossimo 14 ottobre esce nelle sale Suburra, nuovo film di Stefano Sollima con Pierfrancesco Favino, Elio Germano e Claudio Amendola. Si parla di criminalità, politica, gioco d’azzardo. Una storia che va a toccare temi assai attuali soprattutto per una città come Roma, ormai da tempo sotto la lente d’ingrandimento di giornalisti, narratori e inquirenti.
Fin qui niente di particolarmente nuovo. Soprattutto niente che c’entri con Serial Minds.
La novità è che proprio Suburra, o meglio il suo adattamento seriale, sarà la prima produzione italiana di Netflix, e allora ci interessa un po’ di più!
Coprodotta con Cattleya e con Rai e pronta nel 2017, Suburra consisterà di dieci episodi che, come da tradizione Netflix, saranno resi disponibili tutti in una volta in tutto il mondo (dove Netflix è disponibile, ovviamente). Anche il film di Sollima diventerà parte della library di Netflix, consentendo alla pellicola di raggiungere gli Stati Uniti e l’America Latina già a partire dal 14 ottobre, giorno di uscita nelle sale nostrane.
Sia il regista che Netflix hanno mostrato grande entusiasmo per l’operazione. Sollima in particolare ha dichiarato la propria passione per i prodotti Netflix e la felicità per l’ingresso nella grande famiglia. E chiamalo pirla!
Oltre al semplice sbarco della piattaforma in Italia, previsto per il prossimo 22 ottobre, l’inizio di una produzione italiana targata Netflix era la notizia che molti aspettavano, in attesa di capire quanto il colosso americano riuscirà a smuovere un mondo-fiction che per ora ha vissuto di tante storie nazional-popolari e pochi guizzi davvero clamorosi (Gomorra, Romanzo Criminale, 1992, arrivando al recente Non Uccidere, che recensiremo nei prossimi giorni).
Da spettatori, finché l’offerta aumenta ci va solo bene.
Bisogna vedere come la prenderanno gli altri operatori, che si vedono arrivare un tizio grosso grosso che fa le stesse cose loro con – potenzialmente – un botto di soldi in più. E magari con una comparsata di Kevin Spacey. Dai, non sarebbe fichissimo?