Gotham: nel nuovo trailer il Joker ride fino all’enfisema di Diego Castelli
Qualcuno gli diano un inalatore
Il prossimo 21 settembre debutta la seconda stagione di Gotham, la serie che racconta le avventure del futuro commissario Gordon al tempo in cui Batman era ancora un ragazzino alle prese con la pubertà. Una serie molto ambiziosa che però l’anno scorso ci ha lasciato un po’ freddi. Troppo “generalista”, troppo “normale” nel raccontare una storia che normale non dovrebbe essere. Soprattutto, una storia su Gotham City senza l’Uomo Pipistrello, dettaglio che (senza troppa sorpresa) ha pesato più di quanto gli autori avrebbero voluto.
Forse proprio per questo, per ridare peso ai personaggi iconici della tradizione fumettistica, il nuovo trailer di Gotham si concentra non tanto su Gordon, che purtroppo per lui rimane pur sempre un uomo normale, quanto sui cattivi. Dietro il claim “Rise of the villains” sembra nascondersi un messaggio abbastanza preciso: ok, non c’è Batman, ma i cattivi faranno un bordello che non vi lascerà indifferenti.
È un trailer che punta molto su questo aspetto, su un senso di caos e di guerriglia urbana pensato apposta per smuovere un po’ l’ambientazione troppo statica della passata stagione.
Non è dunque un caso che buona parte dell’attenzione sia diretta sul giovane Joker, l’anarchico per eccellenza, impersonato da Cameron Monaghan e introdotto già l’anno scorso in un episodio a lui dedicato.
Ci saranno altri nuovi ingressi in questa stagione, ma sembra che buona parte del peso della stagione starà sulle spalle sue e della sua risata, che il povero Monaghan deve aver provato per giorni allo specchio. Non gli viene neanche male, anche se mi fa pensare a qualche brutto problema polmonare, e questo istinto da crocerossina potrebbe rovinarmi un po’ il mood durante la stagione.
Sono assai curioso di vedere se e come gli autori sapranno fare tesoro di certi errori dell’anno scorso, per alzare un po’ l’asticella. Cazzarola, sono Jim Gordon, il Joker e Gotham City, non Don Matteo, il maresciallo Cecchini e Gubbio, svegliamoci un po’!
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