Vampire Diaries vs Twilight: The Epic Battle! (Prima Parte) di Diego Castelli
ATTENZIONE
SI PARLA DI QUELLO CHE SUCCEDE NELLA PRIMA STAGIONE DI THE VAMPIRE DIARIES
Inizialmente dubbioso nei confronti della mania vampiresca che da tempo contagia le persone più insospettabili, avevo attentamente snobbato i vari fenomeni ad essa collegati. Spinto però da più parti (leggi “gente che non fa altro che parlarti di quello e tu non sai cosa dire”) ho pensato di aggiornarmi almeno un po’. Sono partito da Vampire Diaries, un telefilm (trasmesso da poco su Mediaset Premium e prossimamente su Italia 1), e solo successivamente mi sono spostato sul cinema, con la saga di Twilight (che è un po’ la capostipite del delirio draculesco di questi mesi, benché la sua origine letteraria sia posteriore a quella di Vampire…). Forte di questa complessa esperienza audiovisiva, mi sono detto: perché fare una semplice recensione di Vampire Diaries, quando si potrebbe fare un bel confronto tra le due saghe, in un’epica battaglia “vampiri televisivi contro vampiri cinematografici”?
Quello che segue è il risultato. (Ah, sia chiaro, niente di serio, sono da subito vergognosamente di parte!!)
LA SCENEGGIATURA
–Vampire Diaries è una serie giovane, scritta per giovani, in onda su una rete giovane (The CW). Quindi c’è tutto il marmellatone che ci si aspetta: amori, tradimenti, scazzottate tra ragazzotti testosteronici, genitori segreti, faide familiari, adolescenti che pensano e agiscono come quarantenni (da Dawson’s Creek non si tornerà mai del tutto indietro…). Ovviamente con l’aggiunta della componente vampiresca, che porta con sé temi sempre fascinosi come la magia, l’immortalità, le maledizioni e via dicendo. Quello che conta, comunque, è che Vampire Diaries è scritto bene. E il motivo è semplice: la lunga catena di eventi che compongono la storia si snoda in maniera armoniosa per tutte le 22 puntate, seguendo una strategia all’apparenza semplice, ma all’atto pratico non troppo scontata: ogni volta che l’attenzione rischia di scemare… bam, ecco che succede qualcosa, entra in scena un personaggio, o viene svelato un particolare segreto, che risveglia l’attenzione e la tiene desta fino alla prossima svolta. Il tutto condito con dialoghi non certo rivoluzionari, ma comunque ben strutturati e fatti apposta per variare un tono che altrimenti rischierebbe di essere ora troppo sdolcinato, ora troppo drammatico (si vedano, ad esempio, le citazioni da altri telefilm e l’esplicita presa in giro dello stesso Twilight). Non mancano alcuni squilibri (di cui parleremo poi), ma nel complesso Vampire Diaries non annoia quasi mai, il che è già un bel risultato.
–Twilight, dal canto suo, comincia ad annoiare dopo venti secondi netti. Punto cardine del (dei) film sembra essere la lentezza più estrema. Ci si stupisce genuinamente della quasi totale incapacità di tirare fuori eventi interessanti che non siano gli sguardi tutti commossi dei due protagonisti, in perenne struggimento. Basti dire che, nel primo capitolo, il cattivo compare praticamente a fine film, venendo meno a qualunque basilare regola di sceneggiatura, e di fatto togliendo praticamente tutto il pathos al combattimento finale, che si aspettava con una certa bramosia visto lo smaronamento dell’ora e mezza precedente. I personaggi vivono semplicemente della loro funzione narrativa, risultando praticamente privi di spessore. Entrambe le saghe iniziano puntando sugli stereotipi, ma Vampire ha 22 episodi per dare spessore ai diversi caratteri, mentre Twilight soffre troppo la necessità di rimanere confinato nelle poche ore dei film. Soprattutto, ai personaggi vengono messe continuamente in bocca frasette da bacio perugina che risultano scontate e ridicole dopo pochissime scene, parole che poco hanno a che vedere (così mi dicono) con un certo tipo di ricerca linguistica che viene fatta nei libri, nei quali Edward è effettivamente un sopravvissuto dei secoli passati. Sul grande schermo, invece, non ci sarebbe niente da dire se tutto a un tratto comparisse Riccardo Scamarcio da dietro una colonna. Il risultato è che la versione cinematografica di Twilight (non mi esprimo sui romanzi) risulta romantica ed emozionante come la pelle in eccesso dopo una liposuzione.
I PROTAGONISTI
–Nina Dobrev (Elena), Paul Wesley (Stefan) e Ian Somerhalder (Damon) sono frutto di un’operazione di casting piuttosto accurata. La Dobrev è una ragazza molto bella, ma non per questo algida e inverosimile. Soprattutto, riesce a passare abbastanza bene dalle scene tenerose e coccolose, dove le mangeresti le guance, ad altre in cui tira fuori i proverbiali coglioni, fino a quelle (poche, per ora), in cui deve fare la mignotta impenitente (ricordiamo che c’è una sua versione “cattiva”). Paul Wesley è perfetto nella parte di Stefan, vampiro nobile e belloccio ma anche ombroso, tormentato e a tratti noiosetto (d’altronde il poveraccio non si ciba di graziosi colli rosa, bensì di animali selvatici che di sexy hanno ben poco). Come sempre, in questi casi, spicca poi Somerhalder, che dà vita a un Damon sempre in bilico tra il fascino del “bello e dannato”, l’ironia dell’unico personaggio che sa come godersi la vita, e sprazzi di buoni sentimenti e antiche lacrime che fanno dire alle spettatrici “ok sei stronzo, ma stronzo nella misura esatta che serve a farmi aprire cuore e gambe”. Poi intendiamoci, come figure narrative e sviluppo psicologico c’è molto di già visto. Però anche il già visto va costruito come si deve, e Vampire Diaries ci riesce.
-Apriamo, sconsolati, il capitolo Bella ed Edward. Kristen Stewart (Bella) è quanto di più insipido si sia visto sul grande schermo da vari anni a questa parte. Una specie di contadinotta sbiadita che tenta di fare la cerbiattona, un personaggio largamente troppo stupido e inutile per attirare le simpatie di chicchessia. Per carità, anche Twilight è ambientato in un paesino, quindi giustissimo non cercare la Nicole Kidman della situazione. Però questa è scialbetta, ragazzi miei. E la cosa più fastidiosa è che dal vivo pare essere assai più gnocca di quanto non appaia al cinema. Eppure, persino lei riesce a cavarsela se paragonata all’osannatissimo, amatissimo, celebratissimo Robert-capelliribelli-Pattinson. In primo luogo parliamo di un attore pessimo. Pessimo perché una volta trovata l’espressione da figo, l’unica che funziona, non la molla per tutto il film, cercando disperatamente di agitare l’ormone femmineo con sguardi da vampirone tenebroso e immortale che in realtà dopo tre secondi dalla comparsa sta già parlando come un quindicenne qualsiasi. E per carità, non chiedetegli di mostrare qualunque emozione: quando deve esprimere paura, rabbia, urgenza, tensione o amore, il nostro Pattinson tira fuori dal cilindro configurazioni facciali tragicomiche, che poco possono fare se non suscitare qualche risata. Ha un viso molto particolare e riconoscibile, gliene va dato atto (peccato solo per il profilo schiacciato tipo bulldog), ma sembra più adatto a un fotoromanzo (bello statico) piuttosto che alle immagini in movimento.
I VAMPIRI
-Della figura classica del vampiro (e già sul concetto di “vampiro classico” ci sarebbe da argomentare) Vampire Diaries mantiene alcuni elementi, ne rigetta altri, e ne aggiunge di nuovi. Così i succhiasangue di Vampire bruciano al sole, sono immortali a meno che non li si trafigga con un paletto di legno nel cuore, hanno forti poteri di condizionamento mentale. Allo stesso modo, però, se ne fregano dell’aglio, dell’acqua santa e delle croci. In più, possono sopravvivere ai raggi ultravioletti grazie a speciali anelli magici, sono indeboliti da una particolare erba, la verbena, e soffrono il legno anche sotto forma di “pallottola conficcata nel braccio”. Un approccio misto, dunque, che dà allo spettatore alcuni saldi puntelli, nuove curiosità, e fornisce anche materiale per qualche buona battuta ironica.
-In Twilight i vampiri esposti al sole luccicano. LUCCICANO. Cazzo sono, vampiri Swarovski? Tutto il resto (anche qui poteri strani, sete di sangue ecc) passa abbastanza in secondo piano di fronte a sta cacchiata. Che potrà avere chissà quale senso profondo, per carità, ma che riesce anche a ridurre le mitiche creature della notte a pupazzotti ridicoli. Spero vivamente che, tra vent’anni, il successo di Twilight non avrà cambiato l’immagine del vampiro, perché altrimenti mi dedico ai mostri di palude…
Ah, una cosa va detta dei vampiri di Twilight: sono tendenzialmente spettinati.
A questo punto non vorrei rischiare di scrivere il post più lungo della storia. Perciò, cari amici e soprattutto amiche (come dicevano i gialappi), vi rimando alla prossima puntata. Ancora molto di male può essere detto di quella straordinaria boiata che è Twilight! Restate con noi, e le fan di Edward non manchino di vomitare tutto il loro sdegno. Civilmente però, mi raccomando, niente bestemmie o insulti alle madri! ;-)
21 commenti a Vampire Diaries vs Twilight: The Epic Battle! (Prima Parte)
A ragion del vero, va detto che Pattinson migliora nel terzo episodio. Ma la questione è che il vero protagonista non è lui, ma Lautner, decisamente più sfaccettato, più capace, più empatico, più più più. Questo è il motivo per cui mi riesce sempre più difficile comprendere come le ragazzine preferiscano l’intellettuale bulliccio all’ormone ambulante. Lo stesso dicasi per Bella. Viene voglia di vederla morire in una piscina di siringhe infette, a mò di enigmista.
Sono d’accordo. Se poi consideri che Jacob Black è, a conti fatti, un cane, ti rendi conto di quanto in basso deve andare Edward per essergli inferiore…
io lo chiamo il fascino del “poeta maledetto” e ci possono essere milioni di “ormoni ambulanti” in giro, ma il “poeta maledetto” ti incanta con il suo alone di mistero e sei totalmente e assolutamente fregata!….. =)
Mi aspettavo un excursus da Buffy per poi arrivare a True Blood (la cui genialità mi è tuttora indifferente…gusti troppo complessi o non riesco a coglierne la dichiarata volontà trash?)! :D Devo ancora dedicarmi alla visione di Vampire Diaries, che probabilmente rigetterò dopo essermi casualmente imbattuta nel primo capitolo di “Twilight” su Sky Cinema in un sabato sera depressione…però il tuo post mi fa ben sperare. Insomma, di non dovermi confrontare con le pose plastiche di Bella Swank (con il suo sopracciglio pietrificato e lo sguardo da triglia) e gli altri fastidiosi fermo-immagine a cui Edward-Pattinson ci ha abituato. La pulce nell’orecchio me l’hai messa…tanto ho pomeriggi assolati da riempire con serie tv, visto che ho finito “Cold Case” (ahahahahhahahah!).
Non ho fatto excursus vari perché alla fine ho preferito il duello. anche se ovviamente sarebbe possibile fare una bella storia recente dei vampiri in tv. E Vampire Diaries da Buffy ha preso diversi dettagli. Comunque guarda, se non si era capito a me piace molto. Va vissuto nel modo giusto, cioè come un intrattenimento ben confezionato. Se pensi che ti cambi la vita non sarà così, ma d’altronde la sua prima missione è lo svago, poveraccio…
Puoi comunque stare sicura circa pose plastiche e fermo immagine. ovvio che sbaciucchiamenti e sguardi languidi ci sono anche qui, ma il punto è che, fortunatamente, c’è anche altro.
Appunto, a me quello sta bene! :) Appena inizio a vedere la serie, ripasso.
Vorrei ringraziare il regista dell’ultimo film di Twilight per l’impegno nel rendere il film di una lentezza tale da permettermi di contare i capelli del ragazzo che mi stava davanti e per la ricercatezza nella scelta degli autori.. Hanno fatto un lavoro eccellente nella sceneggiatura!
Pensa che nella sala si è aperto un contest per la battuta più bella! Inutile dire che il povero Pattinson era la star al centro di tutti gli argomenti..
Non mi sono mai divertita tanto al cinema!!! Addirittura mia nonna (81 anni) è uscita con le lacrime agli occhi dal ridere!!!
Il telefilm di Vampire Diaries vince a mani basse questo contest a mio avviso!
Come darti torto…
In effetti la ricerca della battuta più ridicola è una pratica che molti trovano divertente durante la visione dei film della saga. Probabilmente è necessario per contrastare una noia che altrimenti sarebbe quasi pericolosa per la psiche.
Credo che tra qualche anno i film di Twilight potranno essere riutilizzati con profitto in qualche ciclo comico in tv, insieme ai film dei Vanzina, di Neri Parenti e simili.
twilight 4e
“In Twilight i vampiri esposti al sole luccicano. LUCCICANO. Cazzo sono, vampiri Swarovski?”
siiiiiiiii così li possiamo vendere e ricavarne anche abbastanza direi… cmq ho riso troppo.. non potevo non commentare! =)
Inanzitutto vorrei precisare che io ho 15 anni.
Ora, so che molti smetteranno di leggere questo commento solo per via della mia età, ma penso che potrò sopravvivere a questo affronto… O.o
Comunque è meglio dirvelo subito.
parto immediatamente con il mio discorso facendoti i complimenti per il post, sono ancora piegata in 2 dalle risate, sopratutto per la frase
“In Twilight i vampiri esposti al sole luccicano. LUCCICANO. Cazzo sono, vampiri Swarovski?”
ahah, mitico.
Comunque sono qui per offrire la mia testimonianza da fan di Twilight (il libro) e nuova ( o quasi ) fan di TVD ( Il telefilm).
3 o 4 anni fa mi è capitato per caso tra le mani il libro della mayer, Twilight, e se devo essere sincera mi ci sono appassionata in fretta.
Da avida lettrice quale sono mi sono divorata i 3 libri in pochi giorni e ho aspettato con impazienza il 4°, per poi ovviamente disperarmi dopo essermi conto che non ci sarebbero stati altri libri.
All’improvviso un giorno vengo a sapere che del tanto amato libro ne avrebbero fatto un film.
Immaginate la mia felicità!
Felicità durata poco; precisamente fino a quando non sono andata a vedere il film al cinema.
Ne sono uscita con le lacrime agli occhi, si, ma dalla disperazione.
Da allora non riesco nemmeno più a leggere i libri, poichè la visione del film mi ha totalmente rovinato anche ciò che mi ero immaginata mentre leggevo.
Praticamente ogni volta che cominciavo a leggere mi spuntava fuori Robert P. e la sua pancia pelosa ( vedi New Moon) che mi impediva di andare avanti.
Nel frattempo avevo cominciato a leggere una strana saga che ricordava vagamente Twilight (Ok, più che vagamente, ma bisogna anche precisare che al massimo è twilight che la ricorda) chiamata il diario del vampiro.
Arrivata più o meno al 5 libro mi sono resa conto di quanto fosse diventata forzata la creazione dei nuovi libri, la scrittura della smith non mi ha mai entusiasmato ma anche la storia piano piano cominciava a diventare un straziante continuo sforzato.
Perciò ho mollato.
Quando vengo a sapere del telefilm ho subito pensato che ne sarebbe uscita una schifezza, ma essendo di natura estremamente curiosa ho cominciato a guardarlo su megavideo…
E ME NE SONO INNAMORATA.
Apparte che il libro e il telefilm sembrano due storie completamente DIVERSE, no, mi correggo, lo sono.
E questo può essere solo un bene.
Inoltre nel telefilm hanno eliminato un sacco di inutili fronzoli, personaggi e altre robe varie che risultavano inutili o addirittura ridicoli nel libro.
I personaggi, cosa incredibile, sono tutti perfetti in ciò che devono rappresantare, partendo dai “personaggi principali” Elena, Stefan e Damon fino ad arrivare ai personaggi che compaiono si o no in 3 puntate; tutti hanno uno scopo nella storia non vengono tirati fuori solo per allungare la storia.
Ok, ora per seguire la linea filosofica dell’autore del post non voglio creare il commento più lungo della storia perciò mi levo dalle balle.
Ultima cosa: se siete curiosi e volete leggere TVD, non fatelo, guardatevi direttamente il telefilm!
vabbè, grazie a chi è arrivato a leggere fino a qua e scusate per gli errori e l’intrusione, sopratutto per l’intrusione…
Buone feste a tutti!
Vale.
Ma quale intrusione e intrusione! Anzi, il tuo commento è parecchio interessante perché è ben raro sentire qualcuno apprezzare un prodotto audiovisivo più del libro da cui è tratto. A pensarci bene, capita spesso di vedere un film tratto da un romanzo e dire “be’, però il libro è un’altra cosa”. Qui invece abbiamo un’opinione opposta, almeno per quanto riguarda Vampire Diaries. Detto che, ovviamente, in un caso e nell’altro tutto dipende dalla bravura di chi il prodotto lo confeziona (per cui la scrittrice di Twilight può essere più brava di chi ha scritto i film, e la scrittrice di Vampire Diaries può essere meno capace di chi dai suoi romanzi ha tratto una serie), credo che la tua riflessione sia generalizzabile al prodotto seriale in toto, a prescindere dall’argomento. La vera forza dei telefilm, ancora una volta, si dimostra essere la capacità di costruire un racconto che può permettersi di gestire in maniera molto più fluida di un film accelerazioni e rallentamenti, consentendo ad esempio di caricare di emozione un momento di silenzio e contemplazione non in virtù di chissà qualche artificio registico o di montaggio, ma semplicemente grazie alla forza che deriva quasi naturalmente da molti episodi fin lì accumulati.
Ecco allora che un romanzo intimista e ben poco “action” come Twilight, tradotto in film diventa una palla galattica, insostenibile per chi non ha letto i romanzi, e potenzialmente deludente anche per chi li ha apprezzati. Semplicemente perché il pensiero di Bella e le sue sensazioni passano in un certo modo grazie alle parole della carta stampata, mentre difficilmente possono essere pienamente espressi da un primo piano di otto minuti sulla faccia di un’attrice che sembra perennemente sull’orlo del suicidio. Se invece prendiamo Vampire, ecco che la magia della struttura a episodi emerge in tutta la sua potenza: la storia si sviluppa in modo naturale, né troppo rapidamente né troppo lentamente, e lascia anche il tempo per qualche correzione in corsa, come l’eliminazione di pezzi non straordinari del romanzo o l’introduzione di elementi che ne consentano un ammodernamento (penso ad esempio a quando Damon prende in giro proprio Twilight, un riferimento azzeccatissimo ma che ovviamente non c’era nei romanzi).
Il tuo commento non fa altro che rafforzare una mia ormai profonda convinzione: c’è davvero tanta letteratura che per, essere tradotta al meglio nell’audiovisivo, avrebbe bisogno di una serie tv, piuttosto che di un film (l’ho detto anche recentemente a proposito di Harry Potter, anche se i suoi film rimangono ben superiori ai Twilight).
Cara vahala, tieni a mente queste tue riflessioni, che un giorno potrebbero benissimo diventare materiale per una tesi di laurea. Ma solo se scegli un’università in tema, se punti a medicina e fai una tesi sulle serie TV quelli ti cacciano, quindi occhio hihihi ;-)
Ti aspettiamo per altri commenti su Serial Minds, che mi pare te la cavi benissimo!
E viva i commenti e i post lunghi, alla faccia del Villa che tanto adesso è in vacanza e non mi vede! ;-)
Ahah, credo che sull’università seguirò il tuo consiglio, se ci arrivo comunque.
Ad esempio ora dovrei essere a studiare, le vacanze di natale nn durano per sempre, ma preferisco stare qui a leggermi un paio di cosette parecchio interessanti.
Quanto ai commenti, traquillo che non mancherò di scrivere testi filosofici e infiniti come commenti, anche perchè sono una gran chiaccherona ( non l’aveva capito nessuno eh…)
Vabbè, ora vado a guardarmi True Blood, non l’ho mai visto ma comincio ad essere curiosa visto che lo nominano tutti.
Buon anno nuovo! =D
Bacioni!
Però mi raccomando, non farti beccare da genitori & affini mentre lo vedi, fidati ;-)
Vedo tutto.
Che belli i commenti lunghi!
Oddio, il suo occhio invincibile ci raggiunge da ogni dove! :-P
U_u, mi hai avvertito troppo tardi.
Mia madre ha un tempismo perfetto.
Per fortuna il gatto si è parato davanti allo schermo…
O.o
ops, ho sbagliato, dovevo metterlo come risposta…
Ok, fate finta di niente! =D
Ciao!
Vi scopro solo ora grazie alla Vale..e non vi mollo più!
p.s. W Vampire Diaries..e sn aperte le più ardite speculazioni sugli sviluppi delle prossime (ed ultime) due puntate della serie!! :D
Brava, resta con noi! ;-)
Anche perché un post sul finale di Vampire sarà d’obbligo!
Per me twilight è più bello ok forse qualcosa la dovevano cambiare ma voi che criticate tanto l’avete almeno visto il film io si tutti e mi sembra una storia stupenda ok forse non è venuto fuori un film da oscar però dai.Io i libri non li ho letti quindi non so come è nel libro.Ma io non capisco perché bisogna criticare,Vabene dire cose come”Forse dovevano lavorarci di più” ma non”Il film rovin tutto” perchè non è vero se io avessi dovuto leggere 3 libri e vedere il film avrei scelto vedere il film.Qui non si fanno critiche ma solo pensieri quindi evitate di dire certe cose