Serial Moments 181 – Dal 10 al 16 maggio 2015 di Diego Castelli
Belle puntate e struggenti addii
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Settimana di finali, tipicamente la più difficile dell’anno dal punto di vista dei serial moments perché non so mai cosa scegliere. Alla fine, complice il fatto che i moments li faccio io e posso anche barare, abbondo di fuori concorso, tenendo salvo il fatto che per me quelli in classifica sono comunque i più significativi. E nonostante tutto questo lascio comunque fuori della roba, da Game of Thrones a Once Upon a Time, passando per Grey’s Anatomy. Spero che Shonda non si incazzi, ma se segno tutto poi che senso ha? (Cioè, ce l’avrebbe, è che non ho tempo!)
ATTENZIONE! SPOILER CATACLISMATICI DI AMERICAN CRIME, GRIMM, AGENTS OF SHIELD, REVENGE, VAMPIE DIARIES (E IN FONDO LOUIE, UNDATEABLE, MAD MEN, ARROW, COMMUNITY E SCANDAL)
5.American Crime 1×11 – Quel finale da torcere lo stomaco
La prima stagione di American Crime finisce mettendo un sigillo doloroso ma potentissimo su una vicenda in cui le questioni criminali e investigative hanno contato davvero poco. Ben più importante vedere come la pluralità di innocenti coinvolti (perché sì, alla fine le due vittime effettive sembrano essere più colpevoli degli altri) è stata toccata, ferita e abbattuta dalle investigazioni, dai processi, dalla burocrazia soffocante. Una rete di confusione e oscurità che finisce con un epilogo ancor più tragico degli eventi che hanno dato inizio alla storia: pensando di poter trovare pace nella vendetta, Russ uccide Carter da poco uscito di prigione, e poi si suicida. Una mossa che provoca indirettamente anche il suicidio di Aubry. Due scene potentissime, girate ottimamente, soprattutto la seconda: sembra che Aubrey riesca a ricongiungersi con un Carter sorprendentemente vivo, ma poi scopriamo che è tutta un’illusione e che anche lei ha scelto di morire, avendo perso il suo amato. Gli unici lieto fine sono per la famiglia di Alonzo e per Hector, usciti tutto sommato indenni da una macchina statale che più che identificare buoni e cattivi sembra distruggere e salvare a sua completa discrezione.
4.Grimm 4×22 – Mica me l’aspettavo!
Quando Juliette è passata ai cattivi davo per scontato che sarebbero riusciti a trovare il modo per farla tornare umana e per ricongiungerla con Nick. E invece no: con mia grande sorpresa, Juliette muore senza possibilità di redenzione e di lieto fine per il protagonista. Una scelta coraggiosa che ho molto apprezzato.
3.Agents of SHIELD 2×22 – Il degenero
Be’ be’, un gran bel doppio finale per Agents, che mette insieme un’ora e mezza piena di azione, sorprese ed effetti speciali di alto livello. Lascerò al Martino la recensione completa per domani, intanto non saprei nemmeno scegliere il momento migliore, ce ne sono parecchi: forse il più figo, anche dal punto di vista della messa in scena, è il taglio della mano di Coulson, che stava per essere ucciso dalle nebbie e invece si salva la vita a costo del braccio. Ma ovviamente c’è anche la morte della madre di Skye, per non parlare di un finale zuccheroso tra Fitz e Simmons. Insomma, bel finale, avanti così.
2.Revenge 4×23 – Regine di cuori
Voi sapete che da un po’ ho smesso di seguire Revenge, e quando ci torno scopro gente che non conosco o che invece dovrei conoscere ma ha cambiato talmente tanto fisionomia rispetto a 2-3 anni prima, che quasi non so chi siano (sì Jack, parlo con te). Comunque sapevo che stava arrivando il finale, quindi ho chiesto alla mia fida amica Simona di tenermi aggiornato. Alla fine il suo racconto sembrava il delirio di un’anima corrosa dall’alcol e dagli stupefacenti. Per riassumere: Victoria era ancora viva e aveva solo finto la sua morte; si arriva a un confronto finale con Emily diviso anche cromaticamente (una vestito di nero e l’altra di bianco); il padre di Emily spara a Victoria al posto suo per consentire alla figlia di non avere sulle mani il sangue della nemica; Victoria però riesce a colpire Emily. E alla fine, trionfo del trash più fenomenale, un sogno di Emily (sopravvissuta) insinua nello spettatore il dubbio che la ragazza sia viva solo perché le hanno trapiantato il cuore di Victoria ormai morta. Come dire che, finché Emily vivrà, lei e la sua acerrima nemica saranno sempre insieme. Io la trovo una roba geniale. Cioè, pacchianissima, ma geniale. Ormai non la guardavo più, ma mi spiacerà sapere che non c’è più in giro Revenge a spargere queste botte di trashume clamoroso…
1.The Vampire Diaries 6×22 – La bella addormentata nella bara
Visto che solo il trash più vero più battere il trash più vero, solo The Vampire Diaries poteva battere il finale di serie di Revenge. E ci riesce con l’addio largamente annunciato di Nina Dobrev, l’interprete di Elena che settimane fa aveva comunicato la sua dipartita dalla serie. Di per sé, comunque fosse andata, era una cosa da segnalare, ma devo dire che mi è pure piaciuto il modo: invece di ucciderla o di farla andare semplicemente via, gli autori fanno calare su Elena un buffo incantesimo per cui la ragazza cadrà in un sonno profondo (che la preserverà giovane negli anni) che sarà spezzato solo dalla morte di Bonnie. Stanti così le cose, Elena accetta di farsi 70-80 anni di sonno in attesa che l’amica muoia di morte naturale, per poi ricongiungersi con Damon che, a questo punto, ha un motivo validissimo per rimanere vampiro.
Con questa mossa, in pratica, gli autori si sono garantiti un ottimo series finale: qualunque cosa succeda da qui a fine serie, nell’ultimo episodio potremo avere un flashforward che ci porterà al ricongiungimento dei due piccioncini, con tanti cuoricini svolazzanti. Bel colpo.
L’angolo delle guest star
Louie 5×06 – Non sarà troppo?
Nell’ipotetica battaglia per le migliori guest star, il premio settimanale va serenamente a Louie. In un colpo solo, e pure in una scena molto corta, mette insieme Glenn Close, John Lithgow, Michael Cera e Matthew Broderick, impegnati a recitare in uno spettacolo teatrale in realtà inesistente e concepito a caso solo per questo episodio. Tanta roba!
Fuori concorso per pucci pucci
Undateable 2×09 – Finally, the kiss
Non voglio insistere troppo con Undateable, che settimana scorsa s’era preso un articolo apposta, però non si può non citare il bacio finale tra una (finalmente) intraprendente Candace e uno stupito Justin. Son quelle love story da sitcom che fanno sempre sbarluscicare gli occhi.
Fuori concorso per la finezza
Mad Men 7×13 – Quelle notizie maschiliste
Quando leggerete questo post il series finale di Mad Men sarà già andato in onda, e ciò è triste. Intanto però, prima di un articolo dedicato e un probabile, ulteriore serial moment per settimana prossima, citiamo la cosa più forte del penultimo episodio: veniamo a sapere che Betty ha un tumore, che le resta al più un anno di vita, e che probabilmente vedremo la sua morte nel finale (mi raccomando, niente spoiler qui sotto). Di per sé una svolta assai importante, ma a rendere il tutto meravigliosamente “Mad Men-style” è la comunicazione della notizia: non a Betty, bensì al marito, mentre la donna ascolta in disparte come se, in quanto femmina, non avesse diritto a sentire cose così importanti che pure la riguardano. Tra le cose che ci mancheranno di più della serie di Matthew Wiener c’è proprio questa attenzione per i dettagli di un mondo che non c’’è più (anche se a volte, e in certi luoghi, non è ancora troppo diverso).
Fuori concorso perché sono carini ma pure un po’ buffi
The Flash 1×22 e Arrow 3×23 – Vabbe’ ma non andate via subito!
C’è stato un finale assai denso e particolarmente “definitivo” di Arrow, con la morte dell’arcinemico Ra’s al Ghul e un sorprendete “addio” di Oliver alla vita da supereroe (vedremo poi cosa succederà). Ma in realtà vorrei mettere l’accento su un nuovo crossover con Flash. Oliver ha fatto un salto nell’ultimo episodio stagione di Flash, Barry ha fatto lo stesso nell’altra serie. Tutte e due le ospitate però sono un po’ buffe, perché gli eroi arrivano dal nulla a dare una mano e se ne vanno come se niente fosse, come fossero ragazzi della pizza venuti a portare una margherita con contorno di giustizia per poi tornarsene a casa. Mi fa ridere soprattutto la partecipazione di Barry in Arrow: arriva a salvare gli amici di Oliver e poi semplicemente se ne va perché, in soldoni, aveva da fare a casa. Inutile dire che sarebbe potuto rimanere giusto qualche altro minuto per aiutare Oliver con Ras, sconfiggendolo agilmente visto che lui ha poteri supersonici mentre Ras no. Ma questo è il solito, grande problema dei racconti supereroistici che uniscono mondi con poteri a mondi senza: gli eroi senza poteri finiscono per sembrare dei bradipi assonnati, e bisogna allontanare i veri “super” perché sennò i protagonisti babbani sfigurano…
Fuori concorso per affetto sempiterno
Community 6×10 – L’amore per i flashback
Quando a inizio episodio Abed piazza una battuta metatestuale sui flash back ho percepito un brivido di piacere ma poi ho detto “va bene, abbastanza normale”. Quando invece TUTTO l’episodio diventa una scusa per giocare con la tecnica stessa del flashback, dicendoci assai poco dei motivi per cui i personaggi si trovavano nella situazione in cui si trovavano, allora be’, è un altro paio di maniche: è una vera puntata di Community con Dan Harmon che mette in piedi divertenti lezioni di grammatica filmica. Applausi e basta.
Fuori concorso perché non si può non dire
Scandal 4×22 – Tipo Al Capone
Avete presente come arrestarono Al Capone? Non si riusciva a prenderlo per le vere malefatte (gli omicidi ecc) e allora i poliziotti riuscirono a sbatterlo dentro per evasione fiscale (vicenda magistralmente raccontata nel mitico Gli Intoccabili). Ebbene, nel season finale di Scandal i nostri fanno una cosa simili col padre di Olivia, che viene arrestato per questioni di soldi e non per aver messo su un’agenzia segreta che al confronto la CIA sembra un circolo di bocce. Bravi tutti, e Olivia va a limonare col presidente dopo che lui ha cacciato un’altra volta la moglie. No ma tranquilli, non c’è ripetitività di nessun tipo…