Serial Moments 173 – Dal 15 al 21 marzo 2015 di Diego Castelli
Viaggi nel tempo, succose guest star e strazianti addii
ATTENZIONE! SPOILER RIBOLLENTI DI MAN SEEKING WOMAN, THE FLASH, SCANDAL, GLEE E THE WALKING DEAD (E IN FONDO PURE DI COMMUNITY, SHAMELESS, THE MINDY PROJECT E BATES MOTEL)!!!!
5.Man Seeking Woman 1×10 – Distopia
Finisce la prima stagione di una delle migliori novità dell’anno, e la storia sembra riassumere tutti i temi di questi episodi, rilanciandoli verso l’anno prossimo dove il rinnovo è già assicurato. Nella sua strenua ricerca di una donna, Josh cerca alla fine di tornare da Maggie, la ragazza che non ha mai dimenticato, salvo scoprire che si sta sposando. La svolta arriva quando in un negozio trova delle pillole per viaggiare nel tempo, che gli consentono di tornare sui suoi passi evitando gli errori che avevano minato la relazione con Maggie. Purtroppo, però, giocare col tempo non è mai una cosa facile, tanto che alla fine ci ritroviamo in un futuro post-apocalittico governato dall’orrendo Trackanon. Il tutto per costruire la megametafora della “guarigione” di Josh, che finalmente capisce che è il momento di andare avanti, guardando al futuro invece che al passato. Degno finale di una serie grossa così.
4.The Flash 1×15 – Brutta morte… ma forse no!
Bel puntatone di Flash, con almeno tre possibili serial moment: il primo, quello emotivamente più carico, è la morte del simpatico Cisco, ucciso dal perfido dottor Wells. Poi c’è il bacio tra Barry e Iris, coronamento del classico meccanismo “brutti stronzi noi siamo qui a marcire single e voi non vi accorgete di avere l’anima gemalla a ventisei centimetri di distanza”. E alla fine l’ultimo serial moment, quello che spariglia tutto: Barry si muove talmente in fretta da tornare indietro nel tempo (non facciamoci domande sul realismo, per carità), e ovviamente sappiamo già cosa significa: che Cisco verrà salvato, ma che qualcosa andrà storto col bacio. Sempre così con ste serie, mai che si possa piangere o gioire una volta per tutte. Però insomma, tutto fatto come si deve. (Ah, tra parentesi, guest star dell’episodio Liam McIntyre, ex protagonista di Spartacus).
3.Scandal 4×16 – Un sogno comune
Già si sapeva che questo era l’episodio della comparsata di Lena Dunahm, imparruccata a dovere per interpretare una zoccolona che è andata con mezza Washington e ora conosce tutti i segreti di tutti. Quello che però non sapevamo è che alla fine Huck le avrebbe tagliato la gola lasciandola cadavere sul pavimento! Considerando quanto è antipatica Hannah in Girls, e sapendo che la serie di HBO non è il classico telefilm dove muore la gente, direi che questa botta di violenza è un piccolo regalo per tutti quelli che prenderebbero Hannah a scarpate (che poi son tipo tutti quanti, visto che il personaggio è fatto apposta per essere odioso).
2.Glee 6×12 – Autocitazionismo estremo
Del finale di Glee riparleremo nei prossimi giorni, visto che al netto di tutto (leggi “fatica bestiale per arrivare fin qui”) l’evento ha la sua importanza. Intanto però segnalo il serial moment più significativo, che secondo me non viene per niente dalle smielate dell’ultimo episodio. Viene invece dal penultimo, dove gli autori ci rifanno sentire la cara vecchia Don’t Stop Believin usando le stesse identiche immagini del pilot. Ma proprio due minuti uguali, in una forma di autocitazionismo estremo che può sembrare fuori luogo ma che in realtà è perfetto per l’episodio così com’è costruito, e chiude benissimo un cerchio iniziato ormai sei stagioni fa.
1.The Walking Dead 5×14 – Non guarderò mai più una porta girevole allo stesso modo
Mentre scorrevano i titoli di testa dell’episodio avevo notato che la regista era Jennifer Lynch. Al che ho detto “ahia”. Jennifer, figlia di David, non è una regista visionaria e semi-incomprensibile come il padre, ma ha dal canto suo un meraviglioso occhio per la violenza e il disturbo gastro-addominale. Non è un caso, dunque, se le viene affidata una delle puntate più dense di questa annata di The Walking Dead, una puntata piena di morte, codardia e oscurità, dove i preti sono maledette spie e le bombe impalano la gente. Se però parliamo di serial moments – e non ce ne voglia il povero Aiden che pure muore meravigliosamente male – il premio deve andare per forza a Noah. La puntata inizia con lui che vuole imparare a fare l’architetto, e finisce con la sua faccia maciullata dagli zombie. È una scena di insistita ferocia, di quelle da tenersi il cuscino pigiato sulla faccia, e risulta particolarmente dolorosa perché il giovanotto era appena arrivato ma si era già guadagnato la nostra simpatia, banalmente perché era un bravo figliolo. Tra l’altro Tyler James Williams era il protagonista di Everybory Hates Chris. Quindi voglio dire, gli zombie hanno ammazzato un ragazzino da sitcom. Proprio una brutta roba…
Fuori concorso per obbligo morale
Community 3×02 – Gremilins portoghesi!
Ne abbiamo già parlato abbondantemente, quindi non perdiamoci troppo tempo. Però insomma, il ritorno di Community non si poteva non citare, così come i gremlins portoghesi alla fine del secondo episodio!
Fuori concorso per infanzia rovinata
Shameless 5×09 – Eri come una sorella…
Al netto del fatto che come al solito è un puntatone (basta vedere la svastica sulla fronte di Chuckie per capirlo), devo segnalare il fatto che Lip va con Sasha Alexander, di cui ci vengono mostrate le tette con dovizia di particolari. Ora, capisco che la Alexander per molti sia Caitlin Todd di NCIS o meglio ancora Maura di Rizzoli & Isle. Ma per me rimane Gretchen, la sorella di Pacey in Dawson’s Creek. Ho visto le tette della sorella di Pacey. Infanzia rovinata. O migliorata, a seconda dei punti di vista…
Fuori concorso speciale guest star
The Mindy Project 3×20 – Doppia guesta con crossover
Se parliamo di guest star settimanali The Mindy Project vince tutto, portando sul set sia Laverne Cox – la prorompente Sophia di Orange is The New Black – sia Cristin Milioti, la Madre di How I Met Your Mother. En plein!
Bates Motel 3×02 – Opie!
Ok, Mindy vince perché ne ha piazzate due, ma rendiamo onore a Bates Motel che ci ha ridato Ryan Hurst, alis Opie di Sons of Anarchy! Ci sei mancato, fratello!