Grey’s Anatomy – Chi se ne va e chi (purtroppo) rimane di Diego Castelli
Mai che venga il suo turno dannazione…
:
:
ATTENZIONE! SPOILER SUL FINALE DELLA DECIMA STAGIONE DI GREY’S ANATOMY
:
:
Bisogna proprio spendere due parole per Cristina Yang.
Con il season finale della decima stagione di Grey’s Anatomy, Cristina ha lasciato la serie finendo nell’affollato calderone di personaggi che di Grey’s hanno fatto la fortuna, salvo poi lasciare spazio alle nuove leve.
Non voglio farla eccessivamente lacrimevole. In primo luogo perché Cristina, ingranaggio pur importante di una serie estremamente corale, non può essere considerata alla stregua di un Gregory House o di un Walter White, personaggi mostruosi la cui scomparsa è paradossalmente più dolorosa di quella della stessa serie a cui appartengono.
In secondo luogo, Cristina non è andata incontro al destino fatale di molti suoi ex colleghi, vedi i vari O’Malley, Mark, Lexie, gente che in Grey’s Anatomy c’è morta brutalmente, alimentando col sangue la leggenda di una serie che non si è mai fatta problemi nel compiere sacrifici umani in favore della Dea Share.
No, Cristina se n’è “semplicemente” andata a Zurigo, pronta a diventare il chirurgo più famoso del mondo. Ha fatto i bagagli, ha sistemato le ultime cose, e se n’è volata in Svizzera a dirigere una clinica megafiga regalatale dal quasi dimenticato dottor Burke, in un episodio che poteva essere intitolato “chiudiamo definitivamente anche questa faccenda, così non abbiamo altro a cui pensare”.
Insomma, l’addio di Cristina, peraltro molto anticipato sulla stampa e nelle dichiarazioni ufficiali, non arriva come una martellata sulle gengive, e per una volta ci lascia con lo stomaco a posto e una discreta serenità d’animo.
Allo stesso tempo, però, la Yang era uno dei personaggi presenti fin dal pilot, una delle prime protagoniste.
Parliamo di nove anni fa, marzo 2005. Non avevamo ancora vinto il mondiale in Germania, non esisteva l’iphone, non era ancora uscita la playstation 3 (e ora c’è la 4). Non mi ero ancora laureato, andavo a scuola col Villa e Serial Minds non era nemmeno un concetto mentale. Lost era partita da pochi mesi, non avevamo ancora visto un episodio di How I Met Your Mother e, più in generale, il 90% (abbondante) di tutte le serie che guardiamo oggi non esisteva.
Sì insomma, non sarà morta in modo orribile lasciandoci senza fiato, ma con Cristina Yang abbiamo passato quasi dieci anni di vita, il suo addio non può esserci indifferente.
Soprattutto se consideriamo cosa si lascia dietro.
Perché Cristina Yang era un gran bel personaggio: talentuosa, determinata, deliziosamente cinica e fredda, capace di un’ironia spesso involontaria e per questo spiazzante. Un personaggio che sembrava fatto apposta per essere odiato, e che invece una buona fetta dei fan della serie considerava il vero protagonista dello show (in questo senso una versione femminile dell’altro odioso-ma-adorabile, cioè Alex).
In tutto questo, nel sapore nostalgico di un addio annunciato ma pur sempre triste, c’è Lei. Un’ombra nera e molle, un oscuro viscidume che nessuno vuole, ma che nessuno sa come raschiare via, perché le sue grinzose propaggini hanno infettato persino il nome della serie.
Meredith Grey è l’esatto contrario di Cristina Yang: è la protagonista ufficiale, ma di cui non frega niente a nessuno; un chirurgo che tutti dicono bravissimo, ma di cui non ricordiamo una sola operazione fatta da sola; una menosa sproloquiante che vuole esaminare ogni singolo problema parlandone per settimane; un’eterna incompiuta che ha cercato la simpatia delle madri e delle lavoratrici cercando di fare entrambe le cose e ottenendo l’effetto contrario, perché non essendo brava in niente sembra suggerire che le donne debbano dedicarsi alla casa o al lavoro.
Soprattutto, l’amicizia tra Meredith e Cristina doveva essere una delle più leggendarie della storia della tv, ma alla fine non è mai riuscita a diventare il vero cardine della storia, a mio giudizio proprio a causa del fatto che una delle due metà della coppia è sempre stata sostanzialmente insulsa, o comunque così poco originale, rispetto alla sua controparte, da rendere il tutto vistosamente sbilanciato.
Nel giorno in cui se ne va un altro pezzo, forse il più significativo, del Grey’s Anatomy originale, la più grossa rottura di coglioni è la consapevolezza che non solo Cristina se ne va, ma Meredith resta lì, a perpetuare il suo niente come se nulla fosse. E allora, prima di addentrarci nelle appassionanti vicende della sua nuova sorellastra (svelatasi come figlia di Richard e Ellis nell’ultima scena del finale), da Serial Minds lanciamo un appello: gentile Shonda Rhimes, se trovassi il tempo ti saremmo grati se volessi dar vita a una nuova serie dal titolo Grey’s Anatomy: Zurich.
Così almeno non dobbiamo sentirci troppo soli con quella scema…