Serial Moments 118 – Dal 16 al 22 febbraio 2014 di Diego Castelli
Perquisizioni, bambine impaurite e carne macinata
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ATTENZIONE!!! SPOILER OLIMPICI DI BANSHEE, GIRLS, THE WALKING DEAD, TRUE DETECTIVE E SHAMELESS!!!
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5. Banshee 2×07 – Tritacarne
Come previsto, la morte di Jason la scorsa settimana inasprisce lo scontro mai totalmente sopito tra Proctor e Hood, che ora si è posto ufficialmente l’obiettivo di eliminare per sempre (termine da intendersi in più possibili accezioni) il terribile nemico. Ma al di là di questa sfida, e di quello che succederà, credo sia obbligatorio citare la prima scena, quando scopriamo come Proctor ha deciso di occultare il cadavere del povero Jason. Mi pare che l’immagine qui sotto sia autoesplicativa.
4. Girls 3×07 – Shoshanna ubriaca
Episodio quasi bucolico per Girls, che lascia le strade trafficate di New York per andare a trascorrere il week end al mare. Al di là dei soliti drammi e della solita, calibrata scrittura, a colpire questa volta è un momento specifico, con la dolce e ingenua (più o meno) Shoshanna che grazie a un po’ di alcol diventa cattivissima e acidissima. Al di là del divertimento causato dalla scena, la semplice verità nascosta nelle dure parole di Shoshanna conferma una volta di più, se mai ce ne fosse bisogno, che Lena Dunham e company sanno perfettamente quali sono pregi e difetti dei loro personaggi e, quando calcano la mano sull’antipatia, o l’egoismo, o l’arroganza delle protagoniste, sanno esattamente cosa stanno facendo.
3. The Walking Dead 4×10 – Carol e Judith
Dopo una puntata quasi tutta orientata su Rick e Carl arriva un gran bell’episodio, soprattutto perché… non contempla Rick e Carl! Stavolta al centro del racconto ci sono gli altri sopravvissuti, anche loro costretti a fuggire dalla prigione e a trovare riparo dove possono. Se la narrazione è quasi sempre incalzante, se gli zombie sono numerosi, e se i potenziali serial moments non mancano (tipo quando Maggie sale sul pullman scoprendo lentamente che Glenn si è -forse- salvato), nella classifica di oggi metto le bambine e il ritorno di Carol. Perché se è vero che Walking Dead dà il meglio quando riesce a farci sentire sul serio l’angoscia dei suoi protagonisti, è difficile immaginare una situazione più difficile di quella di Tyreese, che dopo la fuga dal carcere si è trovato a scappare dai non-morti portandosi dietro ben tre bambine: una potenzialmente psicopatica, l’altra paurosissima, e l’altra in fasce (tra l’altro, ecco la conferma che Judith è ancora viva). Ecco allora che la ricomparsa di Carol (mandata via da Rick settimane fa in una scena non proprio ben riuscita) diventa una specie di miracolo per il povero omone, che non sapeva più che pesci prendere. Non che ora siano una famigliola felice con casa al mare, però insomma, ci si accontenta…
2. True Detective 1×05 – Quella casa nel bosco
Episodio che segna il giro di boa di metà stagione per True Detective e, non a caso, fondamentale dal punto di vista della trama, visto che la semplice investigazione si complica con i sospetti attorno al personaggio di Rust. Ma in realtà l’inserimento nei serial moments è ancora una volta di natura tecnica. Perché diciamolo: non è che True Detective sia originalissima in termini strettamente narrativi. Quello che in queste settimane ci sta davvero stupendo è una messa in scena coi controcazzi, in termini di regia, fotografia e recitazione (e ovviamente le battute messe in bocca a Matthew McConaughey aiutano parecchio). E a questo proposito è d’obbligo citare la scena del capanno, in cui i due protagonisti trovano i (presunti) colpevoli degli omicidi, salvano un innocente e si lasciano andare a gesti di goduriosa giustizia sommaria. Il tutto inframmezzato da immagini degli stessi detective che, giorni dopo, raccontano una versione della storia molto lontana dalla verità. Ancora una volta, niente di particolarmente “nuovo”, ma mostrato allo spettatore con una precisione e una cura da applausi.
1. Shameless 4×06 – Galera
Eh no, stavolta devo darle il primo posto. In quello che è forse l’episodio più drammatico di sempre (davvero poche concessioni al grottesco e all’ironia), Emmy Rossum sale in cattedra e dà lezioni a tutti. La perquisizione a cui è sottoposta Fiona prima dell’arrivo in carcere è roba da Golden Globe. Perché non succede nulla di particolare o stravagante rispetto a quello che già sappiamo delle perquisizioni: togli i vestiti, apri la bocca, dito nel culo e via. Ma la Rossum è semplicemente eccezionale, e ci ribalta lo stomaco con una recitazione perfetta immersa in un fotografia fredda e spietata che restituisce tutta la miseria e la disperazione della galera. Standing ovation.