Serial Moments 109 – Dall’8 al 14 dicembre di Diego Castelli
Omicidi d’impulso, comparsate musicali e sorpresone matrimoniali
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ATTENZIONE!!! SPOILER INFREDDOLITI DI GREY’S ANATOMY, SCANDAL, HOMELAND, ARROW, SONS OF ANARCHY E MICHAL J. FOX SHOW!
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5. Grey’s Anatomy 10×12 – Scene da un matrimonio
L’avevano tirata così in lungo, che quasi ci avevamo creduto. Dai, lo sapevamo che la storia tra Jackson e April non poteva essere davvero finita, c’erano stati troppi sguardi colpevoli, troppe seghe mentali, troppi ormoni roteanti per la stanza. Eppure, nelle ultime settimane, la Kepner sembrava davvero pronta al matrimonio con un non-Avery, tanto da organizzare tutta la faccenda, scegliersi vestito e damigelle ecc ecc. Ma proprio quando pensavamo che la cosa sarebbe andata in porto, distratti da altre faccenduole di contorno (vedi il padre di Karev che quasi ci rimane), ecco che il bel Jackson ci pensa un po’ su e poi si alza in piedi, in mezzo alla chiesa, per dire a April che la ama e che dovrebbe stare con lui. E sulla faccia di lei, che ancora non ci ha fatto sapere cosa vuol fare, schermo nero ed executive producer. Quella vecchia volpe di Shonda Rhimes… son passati dieci anni ma siamo ancora qui a metterla nei serial moments…
4. Scandal 3×10 – Non fatela incazzare
Ne parliamo meno di quanto meriterebbe, ma Scandal è proprio una bella serie: intrighi a non finire, bassezze ogni volta peggiori, segreti e peccati capitali che ti fanno perdere qualunque fiducia nell’umanità. Una figata, insomma. E questa settimana, nella rubrica “il profondo torbidume dell’animo umano”, abbiamo una vicepresidente assai devota che uccide a coltellate il marito che l’aveva tradita con un uomo. Son bei momenti.
E se vogliamo fare i serialminder consapevoli, quelli che si ricordano più i ruoli passati che quelli attuali, possiamo descrivere la scena come “la madre di Meredith Grey uccide Noah Bennet di Heroes“. Non sono cose che si vedono tutti i giorni…
3. Homeland 3×11 – La vero Homeland, un po’ tardi
Il Villa l’altro giorno mi ha detto “con questo episodio è cominciata la stagione di Homeland, peccato finisca la prossima settimana”. Probabilmente io non sono così duro (ma dai? Sul serio?), nel senso che la partenza è stata certamente faticosa, ma dal ritorno di Brody l’interesse è risalito parecchio. E’ fuori di dubbio, comunque, che questa undicesima puntata ha tutta la tensione e il ritmo della vera Homeland, e quella chiusura piena di suspense – con Brody che compie il suo dovere salvo poi trovarsi automaticamente nella merda fino al collo – promette un season finale di quelli tosti. Stiamo a vedere, poi tireremo qualche somma ulteriore.
2. Arrow 2×09 – Tre moments al prezzo di uno
Midseason finale di Arrow, e gli autori decidono che vale la pena spenderci ben tre serial moments. Il primo è la ricomparsa di Slade Wilson (che nei fumetti è il cazzuto Deathstroke), tornato dai flashback per diventare la nuova e più importante minaccia per Oliver. D’altronde si sa, gli ex amici possono sempre diventare degli ottimi cattivi.
In aggiunta, vediamo l’incidente chimico-elettrico che trasformerà Barry Allen in Flash, facendo subito sorgere la domanda “ma che me ne faccio di Green Arrow se posso guardare una serie su Flash” (ma questo è puro gusto personale).
E in ultimo, come ciliegina sulla torta, Oliver abbandona la matita per gli occhi (che fa inevitabilmente un po’ ambiguo) per passare a una maschera che rischia sempre di sembrare troppo power ranger, ma cazzarola sono supereroi, non facciamoci troppi scrupoli. Insomma, un bell’arrivederci: non avremo problemi a farci trovare pronti a gennaio.
1. Sons of Anarchy 6×13 – Che ve lo dico a fare…
Ne abbiamo già parlato, ed è meglio non tornarci sopra per troppo tempo, sennò ci viene di nuovo il magone. Mi pare ovvio, comunque, che il primo posto se lo prende il forchettone da arrosto. E l’unico che potrebbe batterlo è Jax, nella scena subito dopo. Comunque la mettete, primo posto per Sons of Anarchy e arrivederci all’anno prossimo.
Fuori concorso
The Michael J. Fox Show 1×11 – Sting
Sarebbe il sesto serial moment di settimana, appena troppo debole per farsi strada nella classifica ufficiale, ma allo stesso tempo troppo carino per tenerlo fuori. In una serie che per ora sta vivacchiando senza alcun reale guizzo – tenuta in piedi giusto dall’affetto che proviamo per Michael J. Fox – ecco comparire Sting, che interpreta se stesso e viene messo accanto alla moglie di Mike, che è praticamente l’unico essere umano sul pianeta che non conosce nemmeno una sua canzone. Ne nascono siparietti piuttosto divertenti (ben retti dalle più che dignitose capacità attoriali del cantante) che mi piaceva citare almeno di sfuggita.
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Fuori concorso 2
Raising Hope 4×10 – Le citazioni breakingbadesche
E’ raro che io scriva i serial moments solo dopo aver visto “tutte” le mie serie settimanali. Di solito ho sempre qualche telefilm residuo che guardo ad articolo già scritto, sperando di non trovare niente di clamoroso che mi obblighi a un’aggiunta a tarda sera.
E poi succede che in Raising Hope Burt e Virginia decidono di citare Breaking Bad a più riprese. Come diavolo faccio a lasciarli fuori?
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