Ravenswood – Lo spin-off di Pretty Little Liars di Vale Marla Morganti
Lo spin-off che non finirà bene
Sempre in rigoroso ritardo rispetto alla messa in onda originale, ci troviamo oggi a parlare di Ravenswood, nuova serie di ABC Family. Iniziamo a mettere i puntini sulle i, più che nuova serie parliamo di uno spin-off di Pretty Little Liars, teen drama sempre di ABC alla sua quarta stagione.
In Pretty Little Liars quattro “Giovani, carine e bugiarde” – come recita il titolo italianizzato – sono tenute in pungo da una misteriosa figura, che conosce tutti i loro più reconditi segreti e, nel tentativo di scoprirne l’identità, si ficcano in un sacco di guai e pericoli. Perché sentire il bisogno di fare uno spin-off di questo capolavoro della serialità? Perché scegliere come protagonsita un personaggio a prima vista sciapo e di scarso appeal? Sinceramente non lo so, in più parlare di spin-off è forse un po’ esagerato, in fin dei conti la costola dalla quale è stata creata la serie è Caleb Rivers (Tyler Blackburn), il fidanzato di una delle quattro ragazze, Hannah.
In un tristissimo voice over di apertura, Caleb ci fa sapere che Hannah, la fidanzatina, l’ha mandato in missione a Ravenswood per
aiutare Miranda (Nicole Anderson), una sua amica. Caleb ci informa anche che non sa come ma appena l’ha incontrata sull’autobus ha sentito subito una connessione tra loro due – maddai! -. Miranda, dal canto suo, ci spiega perché due giovanotti sconosciuti si trovano su un bus che attraversa le foreste americane, di notte, senza parlare ma solo pensando, e perché tutto ciò ci dovrebbe – di certo – interessare. Miranda è cresciuta da orfana in famiglie affidatarie, perché il suo unico parente in vita, uno zio che per l’appunto vive a Ravenswood, ha preferito darla a estranei che crescerla lui stesso. Arrivata a un momento cruciale della sua vita sente la necessità di far visita a questo zio e scoprire di più. Perché ha privato dell’affetto e del calore della famiglia di origine una bambina di 3 anni? Era brutta? Puzzava? Scendeva le scale a gattoni al rovescio e faceva la pipì sul letto con gli occhi riversi? Questo dilemma ha rovinato la sua adolescenza, portandola a partire, una fredda e nebbiosa notte, su un pullman, con uno sconosciuto, alla volta di Ravenswood.
Quando arrivi a Ravenswood in piena notte e il bus ti lascia in un cimitero, dove trovi una lapide con il tuo nome e la tua faccia, io me lo chiederei il perché lo zietto non ha voluto crescermi in questo villaggio. Poi conosci lo zio ed è un rigidissimo e torvo uomo sulla quarantina che fa il beccamorto, e ti accoglie non con timore e freddezza, ma con disgusto e ribrezzo, e, senza troppi convenevoli, dato che l’accoglienza non era troppo accogliente, chiede al tuo accompagnatore di aiutarlo a scaricare la bara che ha in macchina. Bel biglietto di presentazione lo zio eh. Per di più la casa è un covo di spiriti, rumori, terremoti, ombre che compaiono dietro le finestre e mani che affogano durante rilassanti bagni nella vasca. La governante un’inquietante donna anziana con gli occhi più spiritati che si possano mai aver visto, anche nella peggior festa di Halloween. Il paese è brulicante di persone che profanano lapidi, statue che piangono sangue, spiriti che compaiono e ti fanno sbandare, gente che guarda torvo, tristissime parate con le majorettes, le cadillac e le reginette che salutano con fidanzati impomatati.
Insomma…grazie zio per avermi dato via. Sono cresciuta serena, con dei sani valori, e soprattutto sono viva e in salute. Ed è quello che pensa la povera Miranda, che vaga per il villaggio con uno zainetto in spalla e gli occhi sbarrati. Ma per sua sfortuna la sua amichetta Hannah gli ha affibbiato il suo fidanzatino, molto probabilmente stanco di Hannah e del fatto che lei abbia una vita piena di drammi e pericoli, una serie tutta sua, e lui no. Caleb vuole saperne più, soprattutto vuole capire perché era partito per un weekend, con la speranza di farsi l’amica della sua fidanza, e invece si trova in una cittadina spiritata dove trova il suo nome scritto su una tomba, cioè ha tutte le carte in regola per diventare il scialbo protagonista di una serie. Insomma dai l’avete capito, non solo la città pare infestata ma su Caleb, Miranda e i nuovi amichetti che si fanno nel primo giorno di gita a Ravenswood (Remy – aspirante giornalista, con papà misterioso -, Luke e Olivia – fratelli belli, con mamma accusata di uxoricidio-).
Per mettere la ciliegina sulla torta. Oltre al parentame ostile e alla città infestata, potrebbe anche esserci una maledizione. Ogni volta che a Raveswood torna qualcuno che sopravvive a una tragedia (sì, è anche successo più volte a Ravenswood) e dice
“Non so perché sono qui. Non dovrei essere vivo”, muoiono cinque ragazzi. Inizierei col dire che in una città dove un evento del genere si ripete più di una volta, scappa e non guardarti indietro! Caso vuole che la mamma di Remy – medico da trincea – è appena tornata dall’Afghanistan, unica sopravvissuta di un’imboscata. E, non so se ci avete fatto caso ma, loro sono cinque giovincelli. Che dire…missà che non finirà bene…
In realtà sarei curiosa di scoprire come inizia l’episodio 2, data la fine del pilota un po’ birbantella. Però penso che me ne farò una ragione. Diciamo che non è il mio genere di serie, per capirci…se guardando un teen drama di ABC family copri gli occhi con la mano, meglio cambiar canale!
Perché seguirlo: perché ti piacciono i teen drama con quei misteri birbantelli
Perché non seguirlo: perché appena vedi un riflesso nello specchio inizi a tremare di paura, anche se poi capisci che il misterioso riflesso sei tu. E poi perché, dai, c’è molto di meglio.