Witches of East End – La serie tv che tocca il fondo e poi scava fortissimo di Marco Villa
Tipo il cilicio, ma anche peggio
Voi non avete idea. Davvero. Voi non avete idea di quanto faccia schifo Witches of East End. Stava andando fin troppo bene questa nuova stagione di pilot, ma sono arrivate The Crazy Ones e Witches of East End a riportarci con i piedi per terra. Intendiamoci: tra queste serie c’è un abisso: The Crazy Ones è una brutta serie tv, Witches of East End è una recita dell’oratorio venuta male.
In onda su Lifetime dal 6 ottobre, Witches of East End racconta la storia di una famiglia di streghe. La madre che sa usare bene i propri poteri, le figlie tenute all’oscuro, la zia ribbbbelle che invece vuole metterle a conoscenza di queste abilità. E tanti cattivi che tramano contro le streghe, che ovviamente sono streghe buone, stile “solo magia bianca per noi, grazie. Temperatura ambiente”.
Witches of East End in fondo è una rielaborazione ultra-sciatta di The Vampire Diaries con le streghe al posto dei vampiri (la protagonista ignara dei propri poteri che non riesce a scegliere tra il fratello buono e biondo e il moro misterioso e passionale, dice qualcosa a parte l’aggettivo banale?) e l’aggiunta di trashate figlie di True Blood, ma senza la genialità della serie di Alan Ball. E di trashate ce ne sono tante, visto che Witches of East End impiega meno di un minuto a raggiungere l’epic fail, per poi mantenersi ad alti livelli di imbarazzo per tutto il pilot.
La sensazione è quella degli amici che si trovano insieme per fare un filmetto in allegria e se qualcosa va male, tanto peggio, non muore mica nessuno. Peccato che questa sia una serie tv vera, che va in onda e allora non sono assolutamente giustificabili scene come quelle che vedete in queste gif animate: lei vede lui e la rosa diventa rossa, loro limonano e la pianta si incendia (e si incendia in quel modo!), lei corre e i fiori esplodono, alla madre cresce l’incintitudine dei nove mesi in pochi secondo e con suo sommo sbigottimento.
Ma c’è di più: il quadro 3D orrendo di un deserto che contiene un cattivo imprigionato (spoilerino: quando viene liberato è tutto scottato. E certo, era nel deserto); la mutaforme con gli occhi che diventano verdognoli per far capire che è cattiva; il gatto investito da una macchina che si trasforma in donna nuda dopo l’impatto e che tadà torna in vita. E tante altre cazzate simili. Ma tante. E non c’è nessuna volontà meta: non è una serie tv che prende in giro il genere, ogni tipo di parodia è assolutamente involontaria. E non siamo nemmeno dalle parti del guilty pleasure, a meno che non vogliate prendervi di forza la corona di snob del secolo e diventare i capi degli sfigati. Siamo dalle parti della monnezza. Ma monnezza che puzza, tipo l’umido. Ad agosto.
Perché seguirlo: perché avete pene da espiare e al Brico hanno finito il cilicio
Perché mollarlo: le gif animate di questo post non vi bastano?