Le cinque serie tv più belle e assolutamente da vedere degli ultimi tre anni di La Redazione di Serial Minds
Le serie imperdibili andate in onda dalla nascita di Serial Minds
UPDATE: Qui sotto trovate le serie più belle degli ultimi tre anni. Le avete già viste tutte? E allora date uno sguardo a queste dieci nuove serie tv dell’autunno 2013
[LEGGI QUALI SONO LE DIECI NUOVE SERIE TV DELL’AUTUNNO 2013 DA NON PERDERE]
Serial Minds esiste dal 30 giugno 2010 e dal settembre di quell’anno ha avuto sempre la stessa veste grafica. Fino a oggi. Nuova grafica, nuova vita. Per fare un po’ il punto della situazione, abbiamo deciso di fare un post in cui mettiamo insieme le serie più belle che sono cominciate dopo la nascita di questo sito. Per chi ci segue da tempo non sono certo una sorpresa, ma ci sembrava giusto fare il punto della situazione su quello che è successo da quando abbiamo deciso di perdere del tempo a scrivere i nostri pareri su quello che va in onda negli Stati Uniti e in Inghilterra. E soprattutto volevamo fare un post da far girare che fosse una risposta precisa alla classica domanda: ma quali serie devo vedere? Facile: queste. Benvenuti nel nuovo Serial Minds. Diego Castelli (DC) e Marco Villa (MV).
Game of Thrones è la serie che ha messo d’accordo tutti. I supernerd amanti del fantasy, quelli che hanno letto tutti i libri di George R. R. Martin, quelli che, come me, odiano il genere e non hanno mai aperto un libro dello scrittore americano. Game of Thrones è il racconto epico di scontri tra regni immaginari e casate di grandi tradizioni. Un racconto epico che è fatto però di tantissimi momenti minuscoli messi uno accanto all’altro. È l’evento seriale più importante dai tempi di Lost, l’unico vero erede possibile per la serie di JJ Abrams in quanto a potenza di immaginario e impatto come fenomeno di costume. Quella di Game of Thrones è una storia politica e militare, mischiata con talmente tanti fatti personali e sentimentali da poter accontentare chiunque. E poi ha delle svolte narrative di una potenza unica. È LA serie degli anni dieci. Poco altro da aggiungere. (MV)
Nella nostra cinquina dei migliori telefilm di questi tre anni non poteva assolutamente mancare Homeland. Quella di Showtime è la classica serie a crescita costante ed esponenziale, che ti lascia già bene dopo il primo episodio, ma che poi cresce, cresce e cresce, toccando vette che non ti saresti aspettato. E se Game of Thrones vince la palma per la serie più “ricca”, incredibilmente piena di cose, persone, oggetti e storie, Homeland è la regina della suspense, dell’attesa spasmodica, del thrilling. Una storia incalzante, senza un attimo di respiro, sostenuta da due attori straordinari. Per qualcuno la seconda stagione è stata un filino inferiore, ma parliamo comunque di qualità altissima, sia in termini di scrittura che di messa in scena. Spettacolo puro. (DC)
Shameless è un po’ bistrattata. Non fa parte di quelle serie di cui si parla sempre e comunque e che riempiono l’internet con gif animate, immagini e rielaborazioni di ogni tipo. Ma Shameless è una serie bellissima, un capolavoro di equilibri che si reggono tra il (tanto) comico e il (tanto) drammatico. Versione statunitense di una serie inglese di enorme successo, racconta le sfighe e i pochi successi della famiglia Gallagher, che ruota intorno a uno dei personaggi più aberranti visti negli ultimi anni. Mi riferisco al capofamiglia Frank Gallagher, interpretato da un fantastico William H. Macy. Ma tutto il cast merita. Shameless è una serie corale in cui ci si affeziona a ogni personaggio. Probabilmente da qui uscirà una parte della prossima generazione di attori americana. Nel frattempo, Shameless resta una serie che non si può proprio lasciare indietro. (MV)
Quando si parla di classifiche seriali di ogni genere, la prima cosa che vedono i miei occhi è la possibilità di parlare bene di Girls. E per quanto so che un bel po’ di voi non sono d’accordo, lo ribadisco ancora una volta: siamo di fronte a un capolavoro vero, di quelli che si vedono di rado, perché di rado un autore o un’autrice riesce ad avere la bravura e la fortuna di poter creare qualcosa di così personale e distintivo. A ben pensarci, ciò che rende Girls una grande serie è indirettamente ciò che respinge un nutrito gruppo di spettatori: non è fatta per piacere nei termini della classicità, è una specie di semplice trasposizione in video della mente (spesso contorta e disfunzionale) della Dunham. E fin da subito la trovo un viaggio incredibilmente affascinante, in tutte le sue contraddizioni. Detto che poi la ragazza non è un’invasata a cui han messo in mano una macchina da presa: è una che ha una coscienza pienissima di quello che vuole dire e di come vuole dirlo, e non c’è una sola inquadratura di Girls che non trasudi questa poetica personalissima. Io l’adoro completamente. (DC)
Ho scelto Utopia perché è la più recente e quella più forte in testa. Ma Utopia è in questo post in rappresentanza di tutte quelle serie inglesi che ci hanno fatto esaltare in questi tre anni. E Utopia è assolutamente da vedere perché è l’esempio più bello e potente di questa tradizione inglese, fatta di storie sempre al limite e di una qualità visiva che spesso saluta da lontano quella delle serie americane. Utopia è il racconto di una grande cospirazione ai danni dell’umanità intera, contro la quale si batte un gruppo di loser. Ma Utopia è molto più di questo. Utopia è una serie tv fatta di personaggi che diventano icone e piccoli miti nell’arco di pochi episodi, è un gioiello di regia e di fotografia, dove colori tirati al massimo aggiungono ansia e angoscia a un prodotto di per sé molto forte da questo punto di vista. Se non avete mai visto serie inglesi, Utopia è la serie perfetta da cui iniziare. (MV)