Serial Moments #67 – Dal 17 al 23 febbraio 2013 di Diego Castelli
Parenti inaspettati, matrimoni e Luke Perry
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Sarà che è stata una settimana densa di serial moments, sarà che siamo nel day after della notte degli oscar, rimane che non ce l’ho fatta a rimanere confinato ai soliti cinque posti, e mi sono inventato di sana pianta delle categorie per farci stare un po’ tutto.
ATTENZIONE! SPOILER A CASCATA DI ONCE UPON A TIME, THE WALKING DEAD, SHAMELESS, COMMUNITY, PARKS & RECREATION, REVENGE, CALIFORNICATION, THE BIG BANG THEORY E PURE GREY’S ANATOMY!
5. Once Upon a Time 2×14 – Ma pensa te, il nonno!
Allora, qui dobbiamo immaginare lo stato mentale del piccolo Henry. Da una parte c’è la pubertà, che cambia la voce, fa spuntare i primi peli, fa provare strane sensazioni. Poi c’è una famiglia quanto meno bislacca: sua madre ha la stessa età di sua nonna, che oltre tutto è Biancaneve, mentre suo nonno è l’affascinante principe Azzurro anche se lui è un mezzo cesso. A tutta questa roba, che da sola è abbastanza per anni di psicoterapia (che Henry ha pure provato a fare, se non fosse che lo psicologo è il Grillo Parlante), si aggiunge ora la nuova scoperta: che il nonno paterno è Tremotino! E se tutto questo non vi basta, se non è sufficiente a mandare fuori di testa un bambino bruttarello e senza poteri magici, arriva la chicca finale: al termine dell’episodio si vede un Tremotino particolarmente stuzzicato dall’idea di ammazzare il nipote. Quando si dice “giornata di merda”.
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4. The Walking Dead 3×10 – Assalto
Nella scelta di un serial moment, l’elemento sorpresa è spesso importante. Cioè, un serial moment troppo telefonato rischia di non essere un serial moment. Allo stesso tempo, però, ci sono cose che proprio si aspettano, e quando arrivano ci si diverte. Tipo l’assalto del Governatore alla prigione, che arriva pure troppo tardi – dopo una puntata tutta giocata sui deliri di Rick che onestamente suscitano scarso interesse – ma quando arriva, quando il Governatore uccide a sorpresa il povero Axel (son saltato sulla poltrona) e comincia a sparare a caso che neanche Schwarzenegger dei giorni migliori, be’, una buona dose di goduria arriva. Ma poi dai, il pulmino con gli zombie, uno spettacolo…
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3. Shameless 3×05 – Quello che vi pare
E poi arrivano quelle puntate di Shameless in cui praticamente ogni scena è un serial moment. E io davvero non so più che fare. Cioè, vogliamo parlare di Sheila che si lamenta con la suora di quanta roba Jody le inserisce in corpo, e la suora posta tutto sul blog? E che dire della spiegazione data alla bambina che in realtà è un maschio? E non serve nemmeno citare Debbie che usa le sue skills da apneista per quasi annegare le stronzette che la prendono per il culo in piscina. Alla fine dei conti, però, il serial moment più importante dal punto di vista narrativo – che tra l’altro pensavo sarebbe arrivato al secondo episodio stagionale – è l’assistente sociale che piomba a casa Gallagher dopo la denuncia di Frank, e trova l’inferno in terra. Nella vita normale tutti i ragazzi sarebbero immediatamente affidati a case famiglia di ogni tipo. Vediamo cosa si inventerà Fiona per tenere insieme la truppa!
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2. Community 4×03 + Raising Hope 3×19 – Piovono Luke Perry!
Non mi è ancora chiaro se è una felice coincidenza, o se per caso il buon vecchio Dylan sta promuovendo qualche tv movie o altro. Fatto sta che sia Community che Raising Hope hanno avuto la bella pensata di offrire una piccola partecipazione all’ex co-protagonista di Beverly Hills 90210. E se Raising Hope lo fa con grande ironia e classe, facendolo vestire da “fantasma dell’Harbor Day” in pieno stile Canto di Natale, la palma per il “miglior serial moment con Luke Perry” va comunque a Community, che piazza l’asso della reunion e coinvolge anche Jennie Garth, in una versione dell’Inspector Spacetime per la quale potrei forse pagare dei soldi. Ah, parentesi, in questo puntata di Community c’erano anche Tricia Helfer di Battlestar Galactica e Matt Lucas di Little Britain.
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1. Parks & Recreation 5×14 – Fiori d’arancio
E’ arrivato il giorno delle nozze per Leslie e Ben. Nozze anticipate, raffazzonate, tirate insieme spontaneamente con largo anticipo rispetto alla data prefissata, ma proprio per questo tenerelle ed emozionanti. Non sono mancati flash back in bianco e nero riguardanti momenti felici della storia tra i due. Tutto molto “ordinario” e zuccheroso, se volete, per quanto Parks possa essere ordinario. Ma è che vogliamo proprio bene a questa gente, e quindi usiamo i serial moments per festeggiare insieme a loro!
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Fuori concorso
Revenge 2×14 – Ormai è un’ecatombe
Per la seconda settimana di fila mi tocca inserire Revenge (ma lo faccio fuori concorso) sulle motivate spinte di fidanzata e amiche varie: ancora una morte illustre, anzi ancora meglio di quella di settimana scorsa, perché stavolta a lasciarci le penne è addirittura Amanda (Emily all’anagrafe), tipico personaggio che sa un sacco di roba che non dovrebbe sapere, e che finisce inesorabilmente con l’essere ucciso da un montare di eventi che va ben oltre le sue capacità. Peraltro mi è sempre stata sui coglioni.
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Premio speciale per la diversità delle comparsate
George Garcia
L’ex Hugo di Lost si fa vedere nel giro di pochi giorni in contesti completamente diversi: gigante buono ma permaloso in Once Upon a Time, e improbabile spacciatore sovrappeso in Californication. Tra l’altro è un reunion indiretta di Lost, visto che in questi giorni intorno a Hank Moody c’è anche Maggie Grace.
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Immagine mortificante della settimana
Raj in slip e bavaglino, abbruttito perché l’appuntamento con la tipa di Raising Hope non è andato bene.
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Miglior esempio di nepotismo
Grey’s Anatomy 9×16 – Ti regalo un ospedale
Meredith e compagni si sbattono come sherpa nepalesi per trovare i soldi per comprare l’ospedale, e poi viene fuori che bastava chiedere alla madre di Avery, che aveva 175 milioni di dollari così, nel portafoglio. Con la piccola clausola che ora è proprio il giovane Jackson è finire a capo del Seattle Grace. Un nepotismo dei più espliciti, che gli altri protagonisti mostrano di non apprezzare più di tanto. Io però gli voglio dire: ragazzi, c’è la crisi, l’ospedale stava per chiudere e ora è salvo, cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno, dai…
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