Le nomination ai golden globe. In ritardo perché i vip alle feste arrivano dopo. di Diego Castelli
C’è anche spazio per Newsroom! Commentiamo va…
Fare i post sui premi è una rottura di balle a più livelli: il primo è che ci vuole parecchio a scriverli/formattarli, e che sbattimento. Il secondo, ben più importante, è che ho la netta percezione che Emmy e Golden Globe si rincorrano con densissima frequenza, come se fossero 7-8 all’anno. L’unica spiegazione è che il tempo ci scorre sotto i piedi a velocità folle, avvicinandoci sempre più alla morte e, soprattutto, alla fine di Fringe, 30 Rock e Sons of Anarchy. Brutta storia…
Ma veniamo a noi. E’ di nuovo la volta delle nomination ai Golden Globe, e tutti i siti concorrenti le hanno pubblicate ieri, appena uscite. Noi abbiamo aspettato, per creare un po’ di suspense e per poter scrivere un commento più articolato.
Vero un cazzo, è che escono quando io e il Villa siamo al lavoro, e non possiamo dire “raga, io in riunione non vengo, devo aggiornare Serial Minds”. Peraltro la lista l’ho copiata da tvblog, quindi se c’è qualcosa di sbagliato è colpa loro.
Ora però sono qui (o meglio, sono ieri sera a casa mia), e posso snocciolarvi i miei famosi commenti, da leggere insieme alle vostre nonne davanti al camino. O davanti all’iPad con l’applicazione camino, se non avete il camino. E se non avete il camino o l’applicazione camino, bruciate dei giornali, sembrerà di avere un camino.
Ancora una volta Homeland domina le nomination tra i drama (e ci fa piacere) mentre Modern Family regna tra le comedy (e ci fa meno piacere). Due belle nomination anche per The Newsroom, che temevamo sarebbe stato bistrattato e invece no: lacrimoni di commozione.
Le nomination sono state presentate da Megan Fox e Jessica Alba, giusto per mettere a rischio la concentrazione dei giornalisti maschi. Ricordiamo invece che la serata di premiazione, prevista per il 13 gennaio, sarà presentata da Tifa Fey e Amy Poehler. Stavolta niente problemi di battito accelerato per i giornalisti, ma le aspettative per questa co-conduzione sono comunque alt:
Andiamo nel dettaglio.
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Miglior serie drama
Breaking Bad (Amc)
Boardwalk Empire (Hbo)
Downton Abbey (Itv)
Homeland (Showtime)
The Newsroom (Hbo)
Discreto rimescolamento rispetto all’anno scorso, dove c’erano American Horror Story, Boss e Game of Thrones. Sostituiti da roba più che degna, niente da dire, anche se sempre e solo cable (a parte Downton che però fa storia a sè). Continuano dunque le difficiltà dei canali generalisti, sempre meno capaci di imporre lo stile seriale che conta. Homeland e Breaking Bad li elogiamo ogni volta che si può, Downton Abbey è sempre un gioiellino, e The Newsroom a tratti un capolavoro. Il commento sulle vere mancanze è il solito: non c’è Sons of Anarchy, e dovrà arrivare prima o poi il giorno in cui qualcuno mi spiegherà perché nessuno lo caga. Mancherebbe anche The Walking Dead, che trovo superiore a Boardwalk Empire (detto che Boardwalk l’ho mollato da tempo perché ormai mi annoiava).
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Miglior serie comedy o musical
The Big Bang Theory (Cbs)
Episodes (Showtime)
Girls (Hbo)
Modern Family (Abc)
Smash (Nbc)
Anche qui diverse novità/ritorni: fuori Enlightened, Glee (era anche ora) e New Girl (che ha iniziato male la stagione e si è rialzata solo nelle ultime due-tre settimane). Dentro The Big Bang Theory (che invece è tornata su ottimi livelli), ma soprattutto Girls e Smash, tra le novità migliori dell’anno solare. Inutile dire che la mia preferenza va a Girls, che ritengo la vera gemma comedy del 2012, ma anche Smash ci sta, perché è riuscita a fornire una vera alternativa adulta a Glee, con una storia efficace e uno spessore musicale non indifferente. Sempre dentro Modern Family, perché evidentemente Sofia Vergara la dà ai giudici. Dai, non c’è altra spiegazione. Soliti non pervenuti Parks & Recreation e Community (il Villa sta per lanciare una campagna di suicidi di fronte all’ambasciata americana, attendiamo le vostre adesioni) e forse manca anche il contentino per 30 Rock, che non vedrà un’altra cerimonia dei Globes.
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Miglior film-tv o miniserie
Game Change (Hbo)
The Girl (Hbo)
Hatfields & McCoys (History Channel)
The Hour (Bbc)
Political Animals (Usa Network)
Qui sono sempre poco ferrato. Ho visto solo Hatfield & McCoys, molto bella, ma onestamente non mi sento di dire di più. Vi ricordo che Game Change ha già vinto l’emmy, quindi parte favorito.
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Miglior attore per una serie drama
Steve Buscemi, per il ruolo di Enoch “Nucky” Thompson in “Boardwalk Empire” (Hbo)
Bryan Cranston, per il ruolo di Walter White in “Breaking Bad” (Amc)
Jeff Daniels, per il ruolo di Will McAvoy in “The Newsroom” (Hbo)
Jon Hamm, per il ruolo di Don Draper in “Mad Men” (Amc)
Damian Lewis, per il ruolo di Nicholas Brody in “Homeland” (Showtime)
Pochi cambiamenti per quanto riguarda gli attori. Confermati Buscemi, Cranston e Lewis, torna Jon Hamm, e si inserisce Jeff Daniels, col suo splendido Will McAvoy di The Newsroom. Le nomination per la serie di Aaron Sorkin sono già finite, peccato, ma temevo di non trovare nemmeno queste due, quindi meglio vedere il bicchiere mezzo pieno. Ricordiamo che l’anno scorso Kelsey Grammer tolse la statuetta a Lewis, che poi vinse l’Emmy. Quest’anno il favorito è lui. Deluso chi si aspettava un (invero improbabile) colpo di coda finale di Hugh Laurie.
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Miglior attrice di una serie drama
Connie Britton, per il ruolo di Rayna Jaymes in “Nashville” (Abc)
Glenn Close, per il ruolo di Patty Hewes in “Damages” (Direct Tv)
Claire Danes, per il ruolo di Carrie Mathison in “Homeland” (Showtime)
Michelle Dockery, per il ruolo di Lady Mary in “Downton Abbey” (Itv)
Julianna Margulies, per il ruolo di Alicia Florrick in “The Good Wife” (Cbs)
Ecco, qui arriva la prima sorpresa vera: non avrei scommesso una lira su Connie Britton. Non perché sia da buttare via eh, tutt’altro, ma la sua Rayna James di Nashville non mi sembra spicchi particolarmente sopra la folla. Sarà che in premi come questo c’è sempre un certo apprezzamento per gli attori “non cantanti” che dimostrano di saper calcare il palco (non a caso hanno nominato anche la Panettiere). Per dire, avrei preferito la Emily Mortimer di The Newsroom. Il resto è gente ben nota, con l’aggiunta gradita di Michelle Dockery di Downton. Claire Danes mi sembra comunque una spanna avanti a tutti, con un globo e un emmy già in sacciocca e un personaggio che continua a mostrare una versatilità impressionante. Certo, il labbro tremolante fa meno impressione di prima, ma considerate che questa si allena ogni giorno per dargli quella vibrazione lì: voci nell’ambiente dicono che non riesce più a pronunciare bene le “m” e le “p”.
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Miglior attore di una serie comedy o musical
Alec Baldwin, per il ruolo di Jack Donaghy in “30 Rock” (Nbc)
Don Cheadle, per il ruolo di Marty Kaan in “House of lies” (Showtime)
Louis C.K., per il ruolo di Louie in “Louie” (Fx)
Matt LeBlanc, per il ruolo di sè stesso in “Episodes” (Showtime)
Jim Parsons, per il ruolo di Sheldon Cooper in “The Big Bang Theory” (Cbs)
L’anno scorso vinse Matt LeBlanc, cosa che ci fece solo felici, ma quest’anno spero davvero che il premio passi ad Alec Baldwin. E’ l’ultima stagione di 30 Rock, e il suo Jack Donaghy è un monumento nazionale. Diamogli sta palla e non pensiamoci più, con tutto il rispetto per Louis C.K. e per l’inossidabile Parsons. Meno rispetto per Don Cheadle, che mi sembra inferiore, anche se House of Lies è una robina da riscoprire. James Van Der Beek niente eh? Vabbe’ che lui presto avrà un globo alla carriera, me lo sento!
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Miglior attrice di una serie comedy o musical
Tina Fey, per il ruolo di Liz Lemon in “30 Rock” (Nbc)
Zooey Deschanel, per il ruolo di Jess Day in “New Girl” (Fox)
Lena Dunham, per il ruolo di Hannah Horvath in “Girls” (Hbo)
Julia Louis-Dreyfus, per il ruolo di Selina Meyer in “Veep” (Hbo)
Amy Poehler, per il ruolo di Leslie Knope in “Parks and recreation” (Nbc)
Si potrebbe fare lo stesso discorso di Alec Baldwin, chiedendo il premio per Tina Fey. Qui però sono emotivamente meno coinvolto, e la presenza della Poehler, della Dunham e anche della Deschanel mi fa dire “cazzarola, però c’è anche altra bella gente”. L’anno scorso vinse Laura Dern, che quest’anno non c’è (come Melissa McCarthy, molto ben considerata negli ultimi anni), ma la Louis-Dreyfus ha vinto l’emmy, quindi è la donna da battere. Io comunque avrei nominato anche Ellen Pompeo. Ah, non è un’attrice comica? Cioè mi state dicendo che quando piange lo fa per commuovere? Ma dai, smettetela…
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Miglior attore non protagonista di una serie, film-tv o miniserie
Max Greenfield, per il ruolo di Schmidt in “New Girl” (Fox)
Ed Harris, per il ruolo di John McCain in “Game Change” (Hbo)
Danny Huston, per il ruolo di Ben “The Butcher” Diamond in “Magic City” (Starz)
Mandy Patinkin, per il ruolo di Saul Berenson in “Homeland” (Showtime)
Eric Stonestreet, per il ruolo di Cameron Tucker in “Modern Family” (Abc)
Cinquina quasi del tutto diversa rispetto all’anno scorso, quando vinse Peter Dinklage di Game of Thrones. E’ rimasto solo il solito Stonestreet di Modern Family, attorniato però da pezzi da novanta. Considerando che qui non c’è la divisione tra drama e comedy, il mio cuore è diviso tra Greenfield e Patinkin. Schmidt e Saul Berenson sono come il giorno e la notte, ma sono entrambi perfetti per le loro serie. Quindi non lo so. Forse dico Schmidt, ma non vorrei farmi influenzare dal fatto che è un personaggio più “rumoroso”, perché guardate che Patinkin ha una mimica eccezionale. Ah, ovviamente manca Nick Offerman, e il grido è sempre quello: dove cazzo è Ron Swanson?!?!
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Miglior attrice non protagonista di una serie, film-tv o miniserie
Hayden Panettiere, per il ruolo di Juliette Barnes in “Nashville” (Abc)
Archie Panjabi, per il ruolo di Kalinda Sharma in “The Good Wife” (Cbs)
Sarah Paulson, per il ruolo di Lana Winters in “American Horror Story: Asylum” (Fx)
Maggie Smith, per il ruolo di Lady Violet in “Downton Abbey” (Itv)
Sofia Vergara, per il ruolo di Gloria Pritchett in “Modern Family” (Abc)
Qui manca la vincitrice dell’anno scorso, la bravissima Jessica Lange di American Horror Story (che nel frattempo è diventata “protagonista” ed è stata virtualmente sostituita dalla Paulson). Per la Panettiere c’è lo stesso discorso della Britton: faceva la cheerleader in Heroes, s’è scoperto che sa cantare (neanche troppo, se vogliamo dirla tutta) e quindi viene nominata. Non credo si meriti il premio, che tra queste darei effettivamente alla Paulson, o magari alla solita Maggie Smith. La Panjabi la conosco meno, ditemi voi. In questa categoria comunque manca della gente e faccio un solo esempio tra i tanti: vogliamo paragonare davvero, per restare sul musical, la Panettiere con Megan Hilty di Smash? dai, non scherziamo…
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Miglior attore per un film-tv o miniserie
Kevin Costner, per il ruolo di William Anderson “Devil Anse” Hatfield in Hatfields & McCoys (History Channel)
Benedict Cumberbatch, per il ruolo di Sherlock Holmes in “Sherlock” (Bbc)
Woody Harrelson, per il ruolo di Steve Schmidt in “Game Change” (Hbo)
Toby Jones, per il ruolo di Alfred Hitchcock in “The Girl” (Hbo)
Clive Owen, per il ruolo di Ernest Hemingway in “Hemingway & Gellhorn” (Hbo)
Visto poco e niente, anche se un globetto a Cumberbatch ci starebbe sempre (almeno finché fa Sherlock e rimane moro, altrimenti va bruciato vivo).
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Miglior attrice per un film-tv o miniserie
Nicole Kidman, per il ruolo di Martha Gellhorn in “Hemingway & Gellhorn” (Hbo)
Jessica Lange, per il ruolo di Sister Jude in “American Horror Story: Asylum” (Fx)
Sienna Miller, per il ruolo di Tippi Hedren in “The Girl” (Hbo)
Julianne Moore per il ruolo di Sarah Palin in “Game Change” (Hbo)
Sigourney Weaver, per il ruolo di Elaine Barrish in “Political Animals” (Usa Network)
Eccola qua la nostra Jessica Lange. Evidentemente la catalogazione di American Horror Story continua a essere complicata anche per gli addetti ai lavori: una volta è serie, l’altra è miniserie, poi è film, cortometraggio, cartone in 3D e pubblicità progresso, decidetevi. Le altre non le ho viste, anche se la Moore nei panni di Sarah Palin in Game Change ha già vinto l’emmy, e pare favorita.
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Appuntamento dunque a gennaio, per il post coi vincitori. Sempre in ritardo, ma con stile. Solo su Serial Minds!
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