3 Ottobre 2012 8 commenti

The Neighbors – La serie più assurda dell’autunno di Marco Villa

La serie più folle dell’anno. Il post con più parentesi della storia.

Copertina, Pilot

The Neighbors è fondamentalmente una serie folle. La trama di base è molto semplice: un gruppo di alieni arriva sulla terra e si stabilisce in una quartierino stile The Truman Show, formando una comunità chiusa, senza relazioni con l’esterno. Tutto cambia quando una famiglia di umani viene ad abitare nel quartiere.

Ora: potete immaginarvi mille possibili sviluppi da un punto di partenza del genere. Da quello tipicamente drama dello scontro di civilità, a quello comedy con tante interazioni simpatiche. The Neighbors sceglie una strada tutta sua, quella che il mio socio ha giustamente definito, in un sagace scambio di mail, a cazzo di cane. E non è detto che sia un male, eh.

Dicevo, alieni che abitano in un quartiere stile Milano 2, tendente però all’azzurro e non al rosso mattone. Ecco, ci starebbe un aggettivo in più: alieni idioti. Va detto infatti che la scelta degli autori è chiara: gli extraterrestri di The Neighbors non hanno nulla degli invasori inquietanti o pericolosi. Il tratto distintivo è una totale imbecillità. Non è un caso che ci mettano pochissimo tempo a rivelarsi in quanto alieni ai nuovi arrivati, togliendo così di mezzo tutta la possibile (e possibilmente noiosa) sottotrama di “chissà quando lo scoprono” con equivoci annessi e connessi.

Questa tara dei personaggi si ritrova in parte anche nella serie stessa. Che, diciamolo, è una mezza cagata. Anche più di mezza probabilmente. Anzi: è una cagata. Ma non è una serie a cui puoi volere male, almeno non dopo la visione del solo pilot. Tutta la parte tecnologico-avveniristica è 100% vintage e richiama a tratti la follia (ancora maggiore) di Danger 5 (quel post l’avete letto in tre, è l’occasione per recuperare). Basti pensare alla navicella fatta di cartapesta, ma anche ai bozzoli in cui dormono gli alieni-quasi umani: roba assemblata con gli scarti di produzione di qualche filmetto alien-porn (esiste l’alien porn? secondo me sì. Ok, ho googlato. Esiste. Gente verde che si accoppia), eppure siamo su ABC. Cioè, dai, guardate la foto promozionale che ho messo in apertura di post. E’ una foto ufficiale, ma pare fatta con il tutorial di Paint.

Una serie visivamente così fuori dai canoni della tv generalista avrebbe meritato dialoghi e storia altrettanto folli. Così non è e questo è il punto che fa crollare un po’ tutto. Perché se gli alieni sono divertenti e l’alieno capo è veramente un personaggione (una sorta di Fred Armisen di Portlandia con il capello lungo. A proposito, la seconda stagione di Portlandia è molto meglio della prima), gli altri lasciano parecchio a desiderare. Soprattutto la famiglia umana, vittima di un casting anti-simpatia che lascia piuttosto basiti.

Poi certo, volendo si può fare la lettura impegnata del diverso che non nasconde le proprie origini e, anzi, ne è fiero e viene comunque accolto senza problemi. Ma che palle. Non vi siete già annoiati? Io sì. Quindi meglio tornare terra terra. The Neighbors è fuori dagli schermi, ha aspetti interessanti ed enormi falle. Soprattutto: non è che faccia poi così ridere, fatto non secondario per una comedy. Però è fatta a cazzo di cane. E lo ripeto: non è detto che sia un male. Anzi, potrebbe essere il vero motivo per cui continuerò a seguirla. Vabbè, ok, scherzavo: mi sa che non la seguirò.

Perché seguirlo: perché è talmente idiota e lontana da quello che si vede di solito sui canali generalisti da meritarsi un’opportunità

Perché mollarlo: perché il fatto di guardarlo con ironia e con la consapevolezza di essere di fronte a una cagata potrebbe essere troppo per il vostro hipster alert

 



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