Serial Moments #32 – Dal 17 al 23 giugno 2012 di Diego Castelli
Un po’ di finali, un gradito ritorno, e tanti spoiler!
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La regola non scritta che seguiamo quasi sempre è quella di non far gareggiare nei serial moments quei telefilm che in settimana hanno avuto un post tutto loro. Ma così facendo, complici gli articoli di settimana scorsa e il numero ridotto dei telefilm estivi, saremmo forse costretti a scegliere i moments anche dalle repliche di Dawson’s Creek su Italia uno. Quindi questa settimana sgarriamo e voi non ve la prendete.
Oh, visto con quale leggiadria sono riuscito a linkare di nuovo i miei video da Capeside? Una faina proprio…
ATTENZIONE! SPOILER IMBARAZZANTI DI THE KILLING, GIRLS, TRUE BLOOD, WILFRED E BUNNHEADS!!!
5. Bunnheads 1×02 – Eredità
Non abbiamo ancora parlato di Bunnheads, la nuova serie di Amy Sherman Palladino, già creatrice diGilmore Girls. Probabilmente lo faremo nei prossimi giorni, ma quelli che l’hanno iniziata vi avranno già detto che è un prodottino carino carino, con tutta quella sorta di buffa simpatia tipica dei personaggi di Una mamma per amica. Ma intanto che prepariamo il post, c’è da segnalare un serial moment: dopo che la morte del novello marito avvenuta a un giorno dalle nozze (sarebbe stato pure quello un bel serial moment, a dirla tutta), la povera Michelle sembrerebbe avere poco da fare nella cittadina di Paradise, e se non ci fosse un telefilm da tenere in piedi verrebbe da pensare che potrebbe andarsene. Fortunatamente, mentre noi non abbiamo sceneggiatori a gestire le nostre vite, lei ce li ha, ed ecco che arriva l’eredità del defunto, che le lascia tutto-tutto-ma-proprio-tutto, compresa la casa dove la madre vive e lavora. A questo punto Michelle non se ne potrà proprio andare, a meno di risultare una stronza insensibile. Ma visto che non lo è, siamo a posto per 6-7 stagioni.
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4. True Blood 5×02 – Dio è un vampiro, e i suoi seguaci recitano in un sacco di telefilm
Quanto ci è piaciuta (plurale maiestatis, il Villa per ora riesce solo a sorbire i draghetti di Game of Thrones, sui vampiri ci sta ancora lavorando) tutta la storiella del Dio Vampiro, di Adamo ed Eva creati a mero scopo culinario, e via dicendo. E metterò questo come serial moments, per sottolineare ancora il mio acume filosofico, anche se è stata dura convincermi a non mettere la tavolata dell’Authority, con tutti gli attori degli altri telefilm che mi facevano dire “guarda chi è, guarda chi è!”
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3. Wilfred 2×01 – Robin Williams in Will Hunting
E’ tornato alla grande il nostro cagnolone preferito, con un episodio onirico molto sperimentale, di cui magari parleremo meglio nei prossimi giorni, se ci sarà tempo e voglia. Per adesso, limitiamoci ad applaudire alla presa di coscienza di Ryan, che scopre che il suo psichiatria è frutto dei suoi sogni quando il suddetto medico, interpretato da Robin Williams, si mette a citare le battute di Will Hunting – Genio Ribelle. L’addizione è semplice: guest star importante + twist narrativo veramente figo ad essa collegato = orgasmo telefilmico.
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2. The Killing 1×13 – And the winner is…
Giusto per sottolineare ancora una volta che la scoperta della colpevolezza della zia Terry, unita alla scena straordinariamente potente del suo crollo psicologico, hanno contribuito a chiudere degnamente un “caso di puntata” che di puntate ne ha prese 26. Chi lo sa, potrebbe anche essere l’ultima volta che scriviamo qualcosa su The Killing. Ma voglio che Sarah Linden sappia che non la dimenticheremo, cosa che sono certo la renderà felice anche se nessuno se ne potrà accorgere visto che non sorriderà comunque. D’altronde chi riderebbe con addosso quei maglioni?
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1. Girls 1×10 – Matrimoni a cazzo di cane
Già il Villa ha parlato bene del finale, rivelando anche certe mie debolezze di fronte alle scene girate all’alba sulla spiaggia. Detto questo, giusto per andare sul sicuro mettiamo tra i serial moments il matrimonio di Jessa, sorpresone completamente casuale eppure stranamente accettabile, capace poi di innescare tutta una serie di meccanismi capaci di influire sullo sviluppo di tutti i personaggi. E’ stato un puntatone, poco da fare…