30 Rock Live e Community Crime – Episodi bomba di Marco Villa
Prendere due direzioni opposte e arrivare comunque al capolavoro
Avrei voluto fare un post sull’episodio live di 30 Rock, ma ripetere per 3000 battute “è figo è figo è figo” non sarebbe stata ‘sta gran botta di genio. Avrei voluto fare un post su Community, ma ripetere per 3000 battute “Dan Harmon è un genio Dan Harmon è un genio Dan Harmon è un genio” sarebbe stato poco stimolante, anche se doveroso. E quindi ecco la cialtronata del post congiunto. Spoiler: no, non sarà per metà “è figo” e per metà “Dan Harmon è un genio”. Ho una mia dignità. O almeno, ancora ce l’ho.
E allora il filo conduttore è molto semplice. 30 Rock e Community sono le due serie meta per eccellenza, che fanno della tv il proprio campo d’azione. 30 Rock in modo palese, vista l’ambientazione in una produzione televisiva, Community in modo più sfumato, attraverso il filtro di Abed, il personaggio superpop per eccellenza. Capita che, nella stessa settimana, entrambe vadano a scavare ancora più a fondo nella loro essenza meta. Ovviamente, vista la differenza che sta alla base, lo fanno puntando in direzioni opposte. Vediamo come.
Il diciannovesimo episodio della sesta stagione di 30 Rock è il secondo episodio live della storia della serie, dopo il quarto della quinta stagione. Un’operazione ardita, vista la densità delle puntate di questo telefilm in termini di invenzione e di dialoghi, ma ovviamente ricchissima di fascino per il fatto che tutto 30 Rock ruota intorno a un live show. Avete presente i filetti dell’elettricità che si toccano? Ecco. Le scintille lo scorso anno c’erano state, con una parata di personaggi più o meno ricorrenti della serie. Quest’anno, però, si è andati oltre, con una puntata impressionante per spunti e qualità. Qualità delle guest star, su tutti il protagonista del Serial Moment numero 1 di lunedì, ovvero Sir Paul McCartney, ma non si possono non citare Amy Poehler, Donald Glover (ex autore di 30 Rock: entrò nello staff a 23 anni. Adesso ne ha 29 e, oltre all’attore in Community, fa anche il rapper. E lo fa bene. Seguono bestemmie di ammirazione e scoramento insieme) e Kim Kardashian, oltre al solito drappello di amici della cricca, guidata da Jon Hamm. Qualità degli sketch, in puro stile Saturday Night Live ovviamente: su tutti, il dottor Spacemen, che mi fa ribaltare ogni volta, e il meraviglioso tg degli anni Sessanta. Qualità degli interpreti, con un Alec Baldwin semplicemente mostruoso in ogni parte. Insomma: la strada scelta da 30 Rock è stata quella di elevare a potenza lo spirito televisivo e celebrarlo in modo nazionalpopolare, ovvero con grandi nomi e con omaggi diretti a vari momenti della storia della tv (sì lo so, nazionalpopolare e 30 Rock non vanno d’accordo, ma ci siamo capiti, su).
Il diciassettesimo episodio della terza stagione di Community è dedicato al genere crime e a Law & Order in particolare. Scritto dalla neanche trentenne Megan Ganz (vedi sopra il discorso su Donald Glover), è l’ennesima parodia di un genere televisivo ed è in perfetto stile Community, ovvero in perfetto stile Abed: ai limiti dell’autismo, oltre ogni confine di nerdismo. Lo sapete com’è Law & Order, no? Diviso a metà tra indagine poliziesca e tribunale, un crime e un legal uniti, ma di fatto quasi stereotipi dei rispettivi genere. Poliziotti con il cappotto aperto e lo sguardo duro, avvocati impettiti e un filino impalati. Questa divisione e questo stile sono stati rispettati e, ovviamente, portati all’estremo, perché tutta l’impalcatura crime si basa su un delitto idiota: “l’uccisione” di una patata di un esperimento di biologia. Altrettanto idiota tutto quello che gira intorno, con Abed e Troy subito pronti a calarsi nel ruolo dei poliziotti, mentre tutti quelli che sono al di fuori del gruppo di studio continuano a ripetere loro che non sono agenti e che è tutta una gran puttanata. Come sempre, fantastico Jim Rash e il suo dean Pelton, questa volta affascinato in modo incontenibile dalle divise. Insomma, Community, serie di suo molto più chiusa e complessa di 30 Rock, per fare l’ennesimo episodio capolavoro ha deciso di chiudersi ancora di più, scavando nella propria autoreferenzialità.
Riassumendo, che è tardi: una si apre al nazionalpopolare, l’altra si chiude a riccio sulla propria deriva Asperger. Il risultato è lo stesso: bomba. E per chi non si accontenta, sappiate che il 17 maggio la stagione di Community si conclude con un triplo episodio. Triplo episodio. Amen.