30 Giugno 2010 1 commenti

5 Ragioni per il fallimento di Flash Forward di Marco Villa

Ovvero come spreco in modo idiota l’idea più bella degli ultimi anni

1. La sceneggiatura

Ai corsi di sceneggiatura insegnano che le migliori storie sono quelle riassumibili in una riga. Proviamo.

Per due minuti, tutta l’umanità cade in trance e vede cosa le accadrà sei mesi dopo.

Splendido. Ecco, ora tiriamo fuori una storia.
Mmmmh.
Tolte le puntate che parlavano strettamente di cosa fosse successo in quei due minuti (le prime 3-4 per intenderci), non si è mai avuto un passo avanti. Tutti gli avvenimenti venivano affastellati uno sull’altro, apparentemente senza logica.

2. I personaggi

Trovatemi un personaggio decente in questa serie.
Ok, trovato, lei. La talpa gay e triplogiochista.
Perché è decente? Perché è un personaggio che – semplicemente – ha un senso.
È più brava di tutti gli altri agenti dell’FBI, ha una storia interessante legata al flash forward (chi la mette incinta?) e soprattutto – rullo di tamburi – ha uno sviluppo. Inizia come agente-faccio-il-culo-a-tutti, poi si scopre la sua omosessualità, quindi individua la talpa, si scopre essere talpa a sua volta e infine triplogiochista.
Gli altri personaggi, invece, calma piatta. Non solo l’odioso Mark Benford pseudo-protagonista, ma, per citarne a caso, la moglie Olivia, i ricercatori cattivi, il dottore con il cancro e su tutti lui, il cinese morituro che mai più morirà. Odio totale.
Giunti alle ultime puntate si spera che il secondo flash forward abbia su Los Angeles un effetto Hiroshima e Nagasaki. Insieme.

.3. Gli interpreti

La logica del casting è chiarissima. Prendiamo solo gente con l’occhio vitreo e appallato.
Per questo, Joseph Fiennes, John Cho e Sonya Walger sono stati scelti probabilmente dopo mezzo secondo. Inconsapevolmente, la scelta è stata azzeccata, perché i loro volti inespressivi e incapaci di suscitare empatia nello spettatore si sono rivelati perfetti per l’inutilità dei personaggi che portavano in giro.
Riagganciandosi alle prime righe, sono tutte dimostrazioni di un’incapacità produttiva e ideativa a ogni livello.
Una volta trovato il concept-bomba, probabilmente alla ABC hanno pensato che tutto sarebbe venuto di conseguenza.

Nella seconda parte, la bieca analisi della trama successione di eventi.

Solo 1 commento a 5 Ragioni per il fallimento di Flash Forward

  1. Maria Rita ha detto:

    Si intuisce che Flashforward non ha avuto successo perchè a proposito dell’esperimento scientifico (che sfugge dal controllo dei suoi artefici) non vengono date molte spiegazioni e Il finale è sembra piutosto frettoloso tuttavia resta aperto, e questo è giusto che sia così visto che riguarda il futuro che per sua natura è inconoscibile.
    Per quanto mi riguarda ho trovato interessante l’idea di questa serie, che forse è stata un pò penalizzata perchè è stata proposta subito dopo Lost che con il suo eccesso dell’uso dei salti temporali alla fine aveva piuttosto annoiato (almeno credo).



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