La Versione di Tina – Donne che sbroccano (quando i telefilm iniziarono a dirci le bugie) di Vale'n'Tina

Eccola!
Tornata alla vita dopo un periodaccio lavorativo che ha trasformato il mio appartamento nella copia esatta di un campo profughi e il mio frigorifero nel deserto dei Tartari; nugoli di polvere che nemmeno le balle di fieno nei campi rotolavano liberi e felici nei corridoi di casa; i vestiti accartocciati da tempi immemori, accumulati l’uno sull’altro imploravano piangendo di essere lavati.
Comunque, tutto ciò è finito, la lavatrice si è fatta un bel turno 24 ore no-stop e ho smesso di puzzare di taleggio.
Parentesi di casalinghitudine a parte, dal punto di vista dell’osservazione antropologica maschile, cari miei, queste tre settimane sono state la terra promessa; sono accadute cose al di là del bene e del male che mi hanno caricata a pallettoni.
L’altro giorno stavo guardando nella notte il pilota di Enlightened – serie quantomeno strana della quale non è che c’ho capito proprio tanto – dove c’è sta poverina della protagonista che sbrocca a livelli colossali poiché il suo capo l’ha scopazzata un po’ e poi bye bye chi s’è visto s’è visto.
Ora, proprio qui m’inserisco io andando ad analizzare le seguenti problematiche:
1-PERCHE’ GLI UOMINI INFIOCCHETTANO IL VOLER VENIRE A LETTO CON TE DI FRASI FRASETTE E FRASETTINE, DI CENE E CARINERIE VARIE CHE FUORVIANO DECISAMENTE LA DONNA FACENDOLE INTENDERE CHE C’E’ FORSE QUALCOSA DI PIU’ IN BALLO?

2-PERCHE’ LE DONNE NON POSSONO TROMBARSI LA QUALUNQUE CON LA NONCHALANCE MASCHILE?

Si dà il caso che tra cazzi miei e cazzi di amiche varie, in questo periodo l’argomento è caldo nel mio giro. Allora, vediamo di concentrarci un attimo e trovare una qualche sorta di risposta.

1-Immaginatevi di essere in un deserto; un sole bruciante vi arrostisce pelle e cervello. Siete stanchi, disidratati, esausti. Fareste QUALUNQUE COSA per un sorso d’acqua: mentire, rubare, forse anche uccidere.
Ecco, considerate che il rapporto uomo-pudenda femminili è regolato dal MECCANISMO DEL DESERTO; non importa da quanto tempo sono in astinenza, può essere un minuto oppure un anno. Un uomo è comunque pronto a giurare il falso, a dire che da quando ti conosce pensa solo a te, a scrivere col sangue sui muri che tu gli hai cambiato la vita e che una bella come te non l’aveva vista mai.
Ma, attenzione, non perché siano tutti dei bastardi senza appello eh… badate bene, nel 90% dei casi, gli uomini, a queste corbellerie che ti propinano, ci credono VERAMENTE.
Loro DAVVERO pensano sempre a te, DAVVERO per loro in quel momento sei la più bella di tutte e come te nessuno mai e ohmioddioguardasenonmibacimuoio.
Il punto è che lo pensano momentaneamente proprio per quella questione che dicevamo prima del meccanismo del deserto; una volta abbeverato il serpente con un occhio solo, abracadabra tutti questi pensieri su quanto voi siete carine e quanto carini e ciccini saranno i vostri figli, spariscono dalla mente dell’uomo per non tornare probabilmente mai più.
Allora una donna si dice: ma scusa, grandissimo stronzo, invece di dirmi “sei troppo bella, penso solo a te, ti prego dammi un bacio altrimenti non posso sopravvivere” (che comunque figlio mio datti una calmata, mi sembra una percezione un tantino apocalittica della realtà…), frase che io, in quanto donna, percepisco come un MI SI VUOLE FARE+E’ INTERESSATO ALLA MIA PERSONA, non puoi essere onesto e dirmi semplicemente “limoniamo altrimenti gli addendi sferici posti all’interno delle mie mutande esploderanno e allora morirò”?
Ecco, una frase così ha un senso…in effetti se ti esplode una parte del corpo c’è un’alta probabilità di morire; una frase così, non mi fa sperare che tu mi voglia anche conoscere e frequentare in quanto persona interessante e degna di un qualcosa di più che uno scambio di salive. Nell’universo femminile la cena, il teatro, il cinema, i fiori e le passeggiate hanno un significato unidirezionale; sì, lo so che tu uomo vuoi solo essere carino; sì, lo so che ti fa brutto infilare parti del tuo corpo in parti del corpo femminili senza aver previamente corredato l’atto con uno dei gesti appena menzionati. Però, uomo, cerchiamo di essere chiari e soprattutto consapevoli di quello che stiamo facendo.
Uomo, dannazione, è tutta una questione di uso corretto della lingua (italiana).
PS: Nella sezione “scuse idiote per portarti a letto”, a questo giro vince il premio il Signor C., che disse alla mia cara amica F.: “Possiamo stare abbracciati nudi e parlare? Ti giuro, non faccio niente”.
Applausi.

2-Da un po’ di tempo, soprattutto da Sex’n’The City in poi, vagola nel mondo l’idea che una donna possa gestire la sua sessualità come un uomo, ovvero a caso. Con tutta sta menata della parità dei sessi ci siamo convinte di poter andare a letto con uno che ci piaciucchia e non sentire il giorno dopo la necessità di richiamarlo.
NULLA DI PIU’ FALSO! L’attrazione per la donna funziona in modo diverso che per l’uomo: non è mai solo meramente fisica; il maschio in questione ha sicuramente detto o fatto qualcosa che ha suscitato nella femmina il fugace pensiero “dai però con questo qui… magari sarebbe carino starci”. Lui sta mentendo, preso nel meccanismo del deserto, e voi dietro boccalone non vi accorgete di nulla, sicure come siete di essere in grado di non farvi coinvolgere emotivamente.
Certo come no… mi han detto che funziona così… poi la donna non ci rimane male…nonnò. La donna notoriamente è capace di distacco… massù, a chi vogliamo darla a bere!

Ecco, detto tutto ciò, voi mi chiederete: quindi, che fare?
Io ho un carattere un po’ avventuroso e quindi avevo la tendenza a buttarmi a volo d’angelo nelle peggio situazioni salvo poi prendermi di quei pali in faccia che mollatemi; tuttavia, recentemente ho incontrato Mauro, per gli amici Mauré, un signore molto carino che ripara bici a Portaportese. Nel giro di una settimana Mauré è diventato il mio consigliere sentimentale, e secondo lui gli uomini “vanno messi alla prova. Non gli devi dare tutto subito, uccello che ha mangiato vola via; se resistono, è perchè ci tengono veramente a te, altrimenti…altrimenti Valentì, chetelodicoaffà?”
Saggezza popolare.