Serial Moments 565 – Dal 5 al 11 febbraio 2023 di Diego Castelli
Naufragi, esecuzioni e Hector Salamanca!
ATTENZIONE! SPOILER MARINARESCHI DI MAYOR OF KINGSTOWN, SHRINKING, YOUR HONOR, THE LAST OF US, 1923
5.Mayor of Kingstown 2×04 – Non si corre a bordo vasca
In una puntata in cui Mike continua a vedere il suo ardito piano sfaldarsi di ora in ora, fino al punto di non sapere più nemmeno dove hanno portato i suoi “amici” criminali (con la concreta possibilità che il tentativo di ridurre il caos e la violenza si trasformi in ancora più caos e violenza) eccoci qui a infilare nei Serial Moments la morte del povero Horace, che aveva trovato i titoli al portatore di Milo, sperava di farci qualche soldino, e invece niente, solo tortura, morte e abbandono del cadavere in piscina.
Il fatto poi che Horace fosse interpretato da Charles Baker, ovvero Skinny Pete di Breaking Bad, è solo la ciliegina sulla torta (e non è nemmeno l’unico serial moment a tema Breaking Bad di oggi!)
4.Shrinking 1×04 – Wait, what?
Dopo i primi due episodi, la mia stima nei confronti di Shrinking è cresciuta non tanto perché la serie stia mettendo in campo chissà quali invenzioni o twist narrativi, ma semplicemente perché sta arrivando “l’effetto Bill Lawrence”, cioè la capacità dell’autore di Ted Lasso e Scrubs di costruire situazioni, atmosfere, ambienti visivi e sonori in cui diventa inevitabile amare tutti i suoi personaggi. E sta accadendo anche con quelli di Shrinking, professionisti della psiche degli altri che hanno qualche problema con la loro, che lavorano di puntata in puntata per gestire le loro fragilità e non perdere l’affetto dei propri cari, che siano familiari, colleghi o vicini di casa.
In questo episodio, la storia – tutto sommato classica – del padre che scopre con orrore la vita sessuale della figlia, è il modo per Jimmy di ricominciare a fare davvero il padre (e, si spera, un bravo padre) dopo un anno di assenza, con la necessità di affrontare anche queste questioni spinose.
Poi certo, il momento più comico arriva proprio quando quella gestione diventa più difficile: rimasto per caso a dormire nella casetta di Sean, Jimmy è nascosto dal divano quando la figlia Alice arriva sulla porta con l’evidente desiderio di sedurre il paziente del padre, che però sta dormendo. E lei allora se ne va con un po’ di rammarico, sussurrando “quanto sei bello”.
Questa la reazione del povero papà che per caso sente tutto.
3.Your Honor 2×04 – Hector, sei tu? E il campanello dov’è?
Mi sembra evidente che, nella mente degli autori, il principale serial moment di questo episodio di Your Honor dovesse essere la scena in cui Baxter accoglie pubblicamente Michael nella sua famiglia, per tenersi stretto lui e il sindaco appena prima di minacciare lo stesso Michael di morte in separata sede, dove gli rivela di sapere benissimo del microfono che le autorità gli hanno infilato nella camicia.
Il problema è che tutta questa articolata messinscena, costruita al solo scopo di finire nei Serial Moments, impallidisce di fronte a un altro piccolo eppure gigantesco dettaglio: a un certo punto Baxter presenta a Michael il suocero, e indovina chi lo interpreta? Mark Margolis, ovvero Hector Salamanca di Breaking Bad. Quindi in questo episodio di Your Honor abbiamo l’ex Walter White e l’ex Hector Salamanca che si stringono la mano facendo anche finta di non conoscersi. Suvvia, non ci crede nessuno…
2.The Last of Us 1×04 – Buono e caro, però…
Dopo tre settimane di primi posti inevitabili, The Last of Us cede la prima posizione dei Serial Moments per tirare il fiato con un episodio meno denso di eventi e più di transizione.
Ciò non toglie, però, che sia di nuovo una puntata scritta con precisione millimetrica, capace di raccontare il primo, lento passaggio da una relazione puramente “mercantile” fra Ellie e Joel, a quella che potrebbe sembrare prima un’alleanza e poi un’amicizia. A simboleggiare quel passaggio, un libretto umoristico che costringe Joel a sorridere di una battuta completamente scema, ma che ha il potere di divertirlo anche nella situazione tragica in cui si trovano. E se cominci a ridere con una persona, diventa difficile considerarla “merce”.
Una scena forte però c’è, non a caso una sequenza in consapevole contrasto con la generica pucciosità (si fa per dire) che permea il resto dell’episodio: quando Ellie e Joel vengono sorpresi da misteriosi assalitori, Ellie si trova di fronte alla possibilità di uccidere un ragazzo molto giovane, non tanto più grande di lei, che la implora di risparmiarlo. Joel impedisce che sia Ellie a finire il ragazzo, ma lui non ci pensa neanche un secondo: si ride e si scherza, ma non si fanno prigionieri, e Joel è sì il protagonista e il “buono” della storia, ma il concetto di buoni e cattivi può diventare sfumato se c’è da sopravvivere in un futuro post-apocalittico dove pure i funghi t’ammazzano.
1923 1×05 – Fin che la barca va…
Ancora un’ottima puntata di 1923, che ci strappa il cuore con consumata abilità narrativa.
Finalmente, Spencer riesce a partire dall’Africa per tornare a casa, e grazie ad Alex riesce anche a mandare un telegramma alla zia.
Sembra che tutto finalmente stia andando per il meglio, se non fosse che la piccola imbarcazione scelta da Spencer per fare prima (e comandata dal sempre gagliardo Peter Stormare) finisce nel più surreale degli incidenti: il capitano muore e la barchetta finisce contro una grande nave abbandonata che è rinomata nella zona per menare rogna.
Il risultato è un’ultima scena in cui la zia riceve il telegramma tirando un sospiro di sollievo, proprio mentre vediamo la barca di Spencer ribaltata, senza traccia del giovane Dutton e della moglie.
Molto difficile che sia morto, onestamente, ma il finale spacca lo stesso e ora ci teniamo l’ansia per una settimana.