Serial Moments 515 – Dal 13 al 19 febbraio 2022 di Diego Castelli
Faide infinite, camei esilaranti e spose di frontiera
ATTENZIONE! SPOILER MEDICALI DI 1883, THE WALKING DEAD, THIS IS GOING TO HURT, THE MARVELOUS MRS MAISEL, EUPHORIA, PEACEMAKER
6.1883 1×08 – Fulmine giallo
Dopo aver detto, probabilmente per invidia e gelosia, che non mi piaceva il modo in cui gli autori avevano deciso di spingere Elsa fra le braccia di Sam a pochi giorni dalla morte del precedente fidanzato, giustamente in questa puntata siamo già arrivati a una sorta di matrimonio con cui la ragazza si è promessa per sempre al fascinoso nativo americano. Il primo risultato è stato quello di avere un completino nuovo e fichissimo da sfoggiare. Battute a parte, comunque, resta il concetto di un cambiamento profondo avvenuto nel personaggio dopo l’esperienza della frontiera, simboleggiato anche dal modo fiero e in qualche misura noncurante con cui Elsa tiene testa alla madre. Sono però curioso e vagamente terrorizzato di vedere quanta altra angoscia il viaggio potrà tirare in faccia alla giovane e ardimentosa cavallerizza.
5.The Walking Dead 11×09 – Nuovi nemici
The Walking Dead torna da una pausa per l’ultima volta, pronta ad affrontare il tratto finale del suo lungo percorso, e decide di mettere ulteriore carne al fuoco. Al di là del momento in cui Maggie sbrocca completamente, uccidendo gente a sangue freddo (quanto sono lontani i tempi della fattoria…), il vero serial moment sta alla fine: il ritorno di Eugene con quelli del Commonwealth sembra presagire un possibile periodo di pace e prosperità, ma bastano pochissimi minuti per lasciar intendere che le cose non andranno come sperato. Con un flash forward di sei mesi, vediamo Maggie in cima a una palizzata mentre da sotto arriva la minaccia di un Daryl vestito proprio con le divise del Commonwealth. Insomma, perfino l’ultimo sodalizio che sembrava inattaccabile, cioè quello fra due veterani della serie come Daryl e Maggie, pare destinato a sfaldarsi da qui a breve.
Devo ammettere che, al momento, non saprei proprio immaginare come la serie finirà e chi rimarrà in vita. Nonostante la stanchezza per uno show durato decisamente troppo, questo resta un punto a suo favore.
4.This is Going to Hurt 1×02 – Al dottor House andava meglio
Il Villa vi ha già parlato nel dettaglio del piccolo gioiellino inglese che abbiamo deciso di inserire dritto dritto al primo posto della nostra classifica annuale. Per parte mia, e parlando specificamente del secondo episodio, mi sento di segnalare una scena che forse rappresenta meglio di altre il mood e lo stile dietro una serie così particolare: dopo aver dato prova della sua abilità, riscattando l’errore dell’episodio precedente, Adam va nell’ufficio del capo immaginando di ricevere dei complimenti, forse anche qualcosa di più, una promozione o qualcosa del genere. Invece il capo, comunque cordiale e ben disposto, gli dice che per il succitato errore gli verrà fatta causa. Niente di che, sottolinea il boss, non perderai il lavoro, anche se sicuramente ti sarà difficile trovarne un altro dopo questo. Che culo, aggiungo io.
Sì, This Is Going to Hurt sembra una serie votata al #maiunagioia, e per questo l’amiamo già.
3.The Marvelous Mrs Maisel 4×01-02 – Ruote panoramiche
Con la quarta stagione, arrivata a più di due anni di distanza dalla terza a causa della pandemia, The Marvelous Mrs Maisel torna all’antico, una specie di reset, con Midge caduta in semi-disgrazia professionale che si ripromette di diventare una comica più genuina, sanguigna, che parli solo di quello che vuole e di quello che reputa importante. In attesa di capire dove porterà questa linea narrativa, la doppia premiere snocciola un po’ delle classiche scene squisitamente teatrali di Amy Sherman-Palladino, in cui la ricchezza e la rapidità dei dialoghi costruiscono mosaici di frizzante divertimento. La mia preferita è quella sulla ruota panoramica, in cui Midge comunica alla famiglia di essere stata licenziata, con tutti i parenti che reagiscono ognuno a modo suo, in una deliziosa cacofonia dispersa per le cabine.
Ah, e a proposito: la quarta stagione è anche la prima proposta nella tradizionale scansione settimanale degli episodi, senza binge watching. Una sorpresa graditissima da queste parti e una scusa per far entrare finalmente The Marvelous Mrs Maisel nei serial moments!
2.Euphoria 2×06 – Speranze tradite
Ormai non ci sono più aggettivi per descrivere la bellezza di Euphoria, che ogni settimana propone scene d’antologia, straordinarie prove attoriali, la capacità di unire temi di grande spessore con uno stile visivo e narrativo di impatto clamoroso.
Anche in questo episodio c’è solo l’imbarazzo della scelta: la scena iniziale con la crisi di astinenza di Rue, un vero pugno nello stomaco; il comportamento terrificante di Nate che prima va a bullizzare Maddie per riavere il disco con le malefatte di suo padre, e poi fa tutto il carino con Jules; il superamento del momento peggiore da parte di Rue e la cena con madre, sorella e Ali, venuto a perdonare la ragazza e darle il suo supporto. Ma la botta vera, come spesso accade, sta alla fine: dopo averci mostrato il momento peggiore di Rue ma anche l’inizio della sua risalita, siamo costretti a guardare la madre disperarsi alla notizia che (non ci viene spiegato meglio di così) non c’è più posto per Rue in rehab. Il lento movimento di macchina con cui Sam Levinson si sposta dalla madre sempre più disperata alla figlia che in quel momento sta dormendo pacificamente insieme alla sorella, è una promessa di tragedia che ci si ficca sottopelle come un ferro rovente. Verrebbe voglia di lasciar perdere, di smettere di seguire prima che anche quel piccolo filo di speranza venga spezzato. Ma naturalmente non sarà così, il percorso di Rue è ancora lungo, e noi saremo qui fino alla fine.
1.Peacemaker 1×08 – Vatti a scopare un pesce!
Sono rimasto completamente soddisfatto dal finale di Peacemaker, che riesce a mettere insieme un sacco di spunti diversi: la solita, adorabile stupidera (la scena di Eagly che non fa neanche per sbaglio quello che le viene detto); qualche momento più intimo e perfino commovente (la confessione di Economos sulla sua barba tinta, ma anche la tenerezza finale fra Chris e Harcourt); perfino un twist politico non particolarmente raffinato, ma comunque efficace in quel contesto (la rivelazione che le farfalle stanno in realtà cercando di salvare l’umanità da se stessa). Detto tutto questo, c’è però un serial moment completamente ovvio: dopo aver ucciso tutti gli alieni e l’enorme “mucca” che li sostentava, Peacemaker si allontana dal luogo dello scontro e vede arrivare (in ritardo) la Justice League, nelle persone di Superman, Wonder Woman, Aquaman e Flash. I volti di Superman e Wonder Woman (che teoricamente sarebbero quelli di Henry Cavill e Gal Gadot) non ce li fanno vedere, ma gli altri due sì: ecco allora l’inaspettato cameo di Jason Momoa ed Ezra Miller, che permettono di chiudere il cerchio di un tormentone durato tutta la stagione. Fin dall’inizio, infatti, Peacemaker sosteneva che Aquaman si scopasse i pesci, e ora, incazzato com’era dopo il tardivo ingresso in campo degli eroi più titolati, non ha mancato di insultare il diretto interessato usando proprio questo pettegolezzo. Aquaman ha provato a ribadire che si tratta per l’appunto di un rumor, ma Flash non è parso essere d’accordo.
Insomma, anche la nobile Justice League piegata alle esigenze della bieca, volgarotta, adorabile comicità di Peacemaker. Solo applausi.